I ministri degli Esteri e della Difesa romeni - all'ora del bilancio, dopo sei mesi di governo dell'Esecutivo presieduto da Viorica Dăncilă.
Dopo la recente presentazione - globale - del bilancio di sei mesi dell'attuale Governo di coalizione PSD-ALDE di Bucarest fatto dal premier Viorica Dăncilă, ciascun ministro è comparso, negli ultimi giorni, davanti alla stampa, per parlare della sua attività, ma anche dei progetti in vista nel successivo periodo. Martedi', è stato il turno dei ministri degli Esteri e della Difesa, Teodor Meleşcanu e Mihai Fifor. Su piano diplomatico, d'interesse è la prospettiva dello spostamento dell'ambasciata della Romania in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme, argomento che, non molto tempo fa, accendeva gli spiriti al vertice a Bucarest. Secondo Teodor Meleşcanu, un'analisi su un eventuale spostamento è gia pronta e sarà presto inviata al capo dello stato, al premier e al Parlamento.
"Abbiamo cercato di capire quali i vantaggi e quali gli svantaggi, quali i problemi giuridici che una simile iniziativa pone, visto che c'è una risoluzione del Consiglio di Sicurezza, 478, la quale prevede direttamente che tutti i Paesi devono avere, nei rapporti diplomatici con Israele, le loro ambasciate a Tel Aviv", ha detto Teodor Meleşcanu.
Dalla conferenza stampa non è mancato l'argomento Russia. "Nella relazione con la Russia promuoviamo la politica della deterrenza, da una parte, e del dialogo, d'altra parte, un dialogo che deve puntare sugli interessi reciproci, nel pieno rispetto dei principi e delle norme di diritto internazionale", ha dichiarato Teodor Meleşcanu.
Il ministro degli Esteri ha pure precisato che i preparativi per la Presidenza di turno romena del Consiglio dell'Ue, nel primo semestre del prossimo anno, sono in tabella di marcia. Da membro alleato, Bucarest ritiene prioritario il rafforzamento del ruolo del Paese nella Nato. Al recente vertice dell'Alleanza è stata adottata la proposta della Romania di ospitare un Centro di Comando a livello di corpo di esercito. È stata, allo stesso tempo, organizzata una rionione speciale dedicata alla sicurezza al Mar Nero, la Romania ottendendo una crescita considerevole della presenza navale dei Paesi alleati nella zona. Sempre su piano militare, il ministro della Difesa, Mihai Fifor, ha sottolineato, dal canto suo, che Bucarest ha continuato gli sforzi di dotazione dell'Esercito, basati sullo stanziamento del 2% del Pil. Tra gli obiettivi raggiunti nei primi sei mesi dell'anno, tra l'altro, l'acquisto di sistemi missilistici Patriot e Hymers oppure l'avvio delle procedure di acquisto di 4 corvette multiruolo. La principale sfida del Ministero della Difesa quest'anno è però - stando al ministro Mihai Fifor - lo sviluppo dell'Istituto Nazionale Medico-Militare Cantacuzino.
"Già siamo in una fase molto avanzata delle discussioni con una serie di compagnie note nel settore della produzione di vaccini, per individuare potenziali collaborazioni", ha detto Mihai Fifor.
Uno dei maggiori produttori di vaccini nel mondo, con una base di ricerca nazionale molto importante, l'Istituto Cantacuzino è entrato, negli ultimi 10 anni, in declino, ritrovandosi, ad un certo punto, persino sull'orlo del fallimento. Con il passaggio dell'istituzione, lo scorso dicembre, nel subordine del Ministero della Difesa, si spera, però, nella sua rinascita.
Useful Links
Copyright © . All rights reserved