Anche quest'anno, la ROASIT ha invitato i suoi membri e gli amici alla tradizionale Festa di Natale: canti, panettone e vino attorno all'albero natalizio.
Se negli ultimi 20 anni l'Italia è diventata destinazione prediletta dei romeni che vanno a lavorare all'estero, forse pochi ricordano che tra fine Ottocento e inizio del Novecento era la Romania uno dei Paesi più ricercati dagli italiani che volevano emigrare.
Provenuti nella maggior parte dal nord della Penisola, hanno scelto mestieri come quelli di scalpellino, carpentiere o boscaiolo. Ma erano in ugual misura anche ingegneri e costruttori, per cui recarono un prezioso contributo all'edificazione della Romania moderna. Si stima che dal 1860 al 1920 nel nostro Paese emigrarono circa 60.000 italiani.
Secondo il censimento del 2011, la comunità costituita in Romania dai loro discendenti conta oggi poco più di 3000 persone. La minoranza storica è rappresentata dall'Associazione degli Italiani di Romania, ROASIT, e dal deputato Andi Gabriel Grosaru, diventato membro della Camera dei deputati in seguito alle elezioni politiche svoltesi a dicembre 2016.
Anche quest'anno, la ROASIT ha invitato i suoi membri e gli amici alla tradizionale Festa di Natale: canti, panettone e vino attorno all'albero natalizio. L'evento si è svolto proprio il 18 dicembre, Giornata delle minoranze etniche di Romania, dichiarata di recente come festa nazionale tramite un decreto promulgato dal presidente Klaus Iohannis.
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