Scontri violenti alla manifestazione dei romeni all’estero / Banca Centrale, inflazione al ribasso/Bilancio dei Ministeri degli Esteri e della Difesa/Politiche ambientali proattive
Oltre 450 persone, di cui 35 gendarmi, hanno avuto bisogno di cure mediche, in seguito alle violenze scoppiate ieri sera durante le proteste avvenute al centro di Bucarest. Lo ha annunciato oggi, in una conferenza stampa, il portavoce della Gendarmeria. Circa 100.000 persone, tra cui anche abitanti della capitale, hanno partecipato, davanti alla sede del Governo di Bucarest, alle proteste dei romeni all’estero. Sempre ieri, in numerose città di tutto il Paese, decine di migliaia di persone, solidali con la manifestazione dei romeni all’estero, sono scese in strada per protestare contro il governo. I manifestanti, scontenti dell’Esecutivo di coalizione PSD-ALDE, hanno chiesto le dimissioni del governo e l’organizzazione di elezioni anticipate. Putroppo, si sono registrati anche scontri violenti tra manifestanti e le forze della Gendarmeria. Nel tentativo di disperdere la folla, le forze dell’ordine hanno lanciato lacrimogeni ed hanno adoperato cannoni ad acqua. La polizia ha annunciato la presenza di gruppi provocatori davanti alla sede del Governo. I gendarmi sono intervenuti dopo che alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine erano stati aggrediti. Il presidente Klaus Iohannis ha condannato con fermezza l’intervento brutale della gendarmeria contro i manifestanti, sottolineando che il ministro dell’Interno, Carmen Dan, deve presentare al più presto spiegazioni per il modo in cui è stata gestita la situazione. Anche i leader dell’opposizione hanno condannato la brutalità delle forze dell’ordine, sollecitando le dimissioni del ministro dell’Interno. I leader della maggioranza avevano dichiarato che la manifestazione dovrebbe essere assunta dall’opposizione, che loro considerano il vero organizzatore delle proteste.
La Banca Centrale romena ha rivisto al ribasso le previsioni inflazionistiche per la fine dell'anno dal 3,6 al 3,5%. Le stime sono state riviste al ribasso anche per la fine del 2019, dal 3 al 2,7%. Lo ha reso noto il governatore della Banca Centrale romena, Mugur Isărescu. Il governatore ha spiegato che il tasso inflazionistico può rientrare nell'intervallo di variazione cui mira la Banca Centrale se non ci saranno nuovi shock i cui effetti non possono essere influenzati dalla politica monetaria. D'altra parte, la crescita economica della Romania stimata per quest'anno dalla Banca Centrale è di quasi il 4%, rispetto al 7% nel 2017. Mugur Isărescu considera che uno sviluppo costante a lungo termine sia migliore per l'economia, a seconda del potenziale. Quando c'è una crescita economica maggiore, gli investimenti sono piùnumerosi, la produttività è maggiore e la forza lavoro diventa migliore, ha aggiunto Isarescu.
Dopo la recente presentazione - globale - del bilancio di sei mesi dell'attuale Governo di coalizione PSD-ALDE di Bucarest, fatta dal premier Viorica Dăncilă, ciascun ministro è comparso davanti alla stampa per parlare della sua attività fino a questo punto e dei progetti che ha in vista per il successivo periodo. Martedi', è stato il turno dei ministri degli Esteri e della Difesa, rispettivamente Teodor Meleşcanu e Mihai Fifor. Su piano diplomatico, d'interesse è la prospettiva dello spostamento dell'ambasciata della Romania in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme, argomento che, non molto tempo fa, accendeva gli spiriti al vertice a Bucarest. Secondo Teodor Meleşcanu, un'analisi su un eventuale spostamento è gia pronta e sarà presto inviata al capo dello stato, al premier e al Parlamento. Per quanto riguarda la relazione con la Russia, Melescanu ha detto che il dialogo che deve puntare sugli interessi reciproci, nel pieno rispetto dei principi e delle norme di diritto internazionale.
Il ministro degli Esteri ha pure precisato che i preparativi per la Presidenza di turno romena del Consiglio dell'Ue, nel primo semestre del prossimo anno, sono in tabella di marcia. Da membro alleato, Bucarest ritiene prioritario il rafforzamento del ruolo del Paese nella Nato. Al recente vertice dell'Alleanza è stata adottata la proposta della Romania di ospitare un Centro di Comando a livello di corpo di esercito. È stata, allo stesso tempo, organizzata una riunione speciale dedicata alla sicurezza al Mar Nero, la Romania ottendendo una crescita considerevole della presenza navale dei Paesi alleati nella zona. Sempre su piano militare, il ministro della Difesa, Mihai Fifor, ha sottolineato, dal canto suo, che Bucarest ha continuato gli sforzi di dotazione dell'Esercito, basati sullo stanziamento del 2% del Pil. Tra gli obiettivi raggiunti nei primi sei mesi dell'anno, tra l'altro, l'acquisto di sistemi missilistici Patriot e Hymers oppure l'avvio delle procedure di acquisto di 4 corvette multiruolo. La principale sfida del Ministero della Difesa quest'anno è però - stando al ministro Mihai Fifor - lo sviluppo dell'Istituto Nazionale Medico-Militare Cantacuzino, in declino negli ultimi anni. Con il passaggio dell'istituzione, lo scorso dicembre, nel subordine del Ministero della Difesa, si spera, però, nella sua rinascita.
Il ministro romeno dell'Ambiente, Graţiela Gavrilescu, ha annunciato che, nel successivo periodo si terranno diversi incontri regionali con i cittadini sul tema della gestione dei rifiuti. Allo stesso tempo, il ministro ha affermato che 9000 abitazioni sprovviste di energia elettrica potranno essere dotate di celle fotovoltaiche tramite il progetto "Il Centenario della luce". Le autorità auspicano che in Romania non esista più alcuna masseria sprovvista di energia elettrica, mentre l'installazione delle prime celle fotovoltaiche potrebbe cominciare quest'anno. Un altro progetto del Ministero è il lancio del Programma di rottamazione per gli elettrodomestici. Graţiela Gavrilescu afferma che c'è il finanziamento necessario per l'avvio del programma. Il valore dei voucher sarà stabilito e annunciato entro la metà del mese. D'altra parte, nella seduta di governo del 20 agosto, sarà sottoposta all'approvazione la domanda di introduzione di altri 30 mila voucher per il programma di rottamazione e rinnovo del parco circolante 2018. Finora sono state acquistate tramite questo programma 21 mila auto.
Tre squadre romene di calcio hanno giocato, giovedi', la partita di andata del terzo turno preliminare dell'Europa League. La vicecampione FCSB (ex Steaua di Bucarest), ha finito in pareggio, per 0-0, contro la croata Hajduk Split, una squadra forte, riconosciuta a livello europeo anche per i suoi tifosi duri. Eliminata dalla svedese Malmo FF dalla Champions League, la campione CFR Cluj (nord-ovest) si è imposta facilmente davanti all'armena Alaşkert, per 2-0. E la detentrice dello scudetto, CSU Craiova (sud), è stata battuta, per 3-1 dalla RB Lipsia, la nuova forza del calcio tedesco. La partita di ritorno è programmata per la prossima settimana.
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