Covid: Romania, record di nuovi contagi – quasi 19.000 / Politica: parere negativo dalle commissioni specializzate ai ministri proposti dal premier designato Dacian Cioloş
Coronavirus - La campagna di vaccinazione si è mossa troppo lentamente e sono necessarie misure urgenti. Lo ha detto questa sera il presidente romeno, Klaus Iohannis. Iohannis ha sottolineato che si tratta di un periodo di sofferenza, di un dramma nazionale di dimensioni terribili, e che la vaccinazione è l'unica soluzione che funziona in tutti gli stati. Il capo dello stato ha annunciato per domani un incontro con tutti i responsabili per l'istituzione di misure restrittive, le uniche in grado di contenere la diffusione dei contagi. La Romania ha registrato, oggi, un numero record di contagi da Covid-19 in 24 ore - 18.863, a fronte di 81.000 tamponi. L'Istituto Nazionale di Salute Pubblica ha annunciato anche 574 nuovi decessi tra i pazienti Covid. Secondo le autorità, a livello nazionale, nelle terapie intensive non esistono più posti-letto disponibili dedicati ai pazienti Covid-19. Il ministro dell'Interno interinale romeno, Lucian Bode, ha dichiarato che 26 pazienti Covid sono stati trasferiti in Ungheria. Da lunedì, 32 operatori sanitari della Repubblica di Moldova si trovano in Romania per occuparsi dei pazienti Covid-19 ricoverati presso l'ospedale modulare di Lețcani, in provincia di Iași (nord-est). D'altra parte, La Romania ha stabilito nuovi target per la vaccinazione, dopo il mancato raggiungmento dei precedenti. Al momento, il numero di persone vaccinate con il ciclo completo è di circa 5,7 milioni.
Covid - La Polonia e la Slovenia hanno annunciato la loro dispobilità a aiutare la Romania a risolvere la crisi sanitaria. Le offerte arrivano dopo che il presidente romeno Klaus Iohannis ha presentato la situazione interna durante una videoconferenza organizzata in preparazione della riunione del Consiglio Europeo, che si svolgerà giovedì e venerdì a Bruxelles. Alla conferenza hanno partecipato anche i primi ministri dei due stati, che hanno espresso l'intenzione di aiutare la Romania, nonché il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, il quale si è impegnato ad agevolare il sostegno a livello europeo. Colpita dalla quarta ondata della pandemia, la Romania ha già ricevuto aparecchiature mediche da parte di Polonia, Italia e Danimarca. Decine di pazienti Covid romeni sono stati trasferiti negli ospedali della confinante Ungheria.
Politica - I candidati proposti dal premier designato, Dacian Cioloş, per le cariche di ministri nel governo monocolore USR, sono stati ascoltati dalle Commissioni specializzate del Parlamento di Bucarest. Quasi tutti hanno ricevuto parere negativo, con un'eccezione: Cătălin Drulă, nominato ai Trasporti, nel caso del quale non e' stato raggiunto il numero di voti necessario per il parere negativo. Presenti davanti a senatori e deputati anche alcuni ex ministri del governo sfiduciato PNL-USR-UDMR e guidato dal liberale Florin Cîţu. Tra questi, Stelian Ion, proposto per il dicastero della Giustizia, Ioana Mihăilă, per la Salute, o Cătălin Drulă, ai Trasporti. L'ex vice primo ministro Dan Barna è stato proposto per il portafoglio degli Esteri. Tra i nuovi nomi si annoverano l'attivista ambientale Mihai Goţiu, all'Ambiente, l'ex prefetto della Capitale, Alin Stoica, all'Interno, o l'ex pilota militare Nicu Fălcoi, alla Difesa. La decisione dell'USR di presentarsi nel Parlamento con un governo di minoranza è stata presa dopo il fallimento dei negoziati con gli ex partner di governo volti a rifare la precedente coalizione. PNL e UDMR non vogliono riprendere la collaborazione con l'USR, perché l'ex partner di governo ha votato una mozione contro l'Esecutivo del quale ha fatto parte. Neanche il PSD, all'opposizione, sostiene un governo guidato da Cioloş accusandolo di irresponsabilità, in quanto prolungherebbe la crisi politica. I socialdemocratici e l'AUR (opposizione nazionalista) chiedono elezioni anticipate. Per l'investitura, l'Esecutivo proposto da Cioloş ha bisogno di 234 voti. L'USR ha solo 80 parlamentari. Il voto nel Parlamento è previsto per domani.
La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo - Nella Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, anche la Comunità Radiotelevisiva Italofona riprende i suoi eventi in presenza, con una rosa di appuntamenti a Roma, in programma dal 20 al 22 ottobre. L'agenda prevede la partecipazione dei rappresentanti delle radio aderenti come ospiti della Giornata ProGrammatica, in onda su Rai Radio 3 il 20 ottobre. Il programma del 21 ottobre include un cammino al Quirinale e una serata Poetry Slam AnDANTE con moto - La vita Nuova, organizzato presso il Monk, in collaborazione con l'Ambasciata di Svizzera in Italia, mentre il 22 ottobre la Casa delle Letterature ospita il convegno "Infinito Dante". Il viaggio della rappresentante di Radio Romania Internazionale a Roma è sponsorizzato dalla compagnia SERBAN & MUSNECI ASSOCIATES.
Fiducia - L'Esercito e la Chiesa occupano i primi posti in un sondaggio sulla fiducia dei romeni, condotto dal Laboratorio per l'Analisi della Guerra Informazionale e la Comunicazione strategica. In questo senso, circa l'87% dei romeni afferma di avere fiducia nell'Esercito, il 70% - nella Chiesa, il 67% - nei Servizi di informazione e nell'Accademia Romena. La fiducia nella classe politica è di circa il 20%, ai primi tre posti: presidente, parlamento, governo. Le principali minacce contro la Romania sono considerate da oltre il 40% degli intervistati la corruzione e l'incompetenza della classe politica. Le principali minacce per l'Unione Europea sono considerate, invece, la crisi economica, la pandemia di COVID-19, nonchè le incomprensioni tra alcuni stati membri. L'indagine è stata condotta telefonicamente, tra il 1 e il 10 ottobre, su un campione rappresentativo e presenta un errore massimo di +/- 3,1%.
Eurostat - Secondo i dati presentati dall'Eurostat, i lavori nel settore dell'edilizia nell'Unione Europea sono diminuiti dell'1,8% ad agosto, rispetto al mese precedente, con la Romania che si annovera tra i Paesi membri con il maggior calo sia mensile, che annuale. Nel caso della Romania, il calo del 2,6% rilevato ad agosto arriva dopo un calo pari al 5% registrato a luglio. Su base annua, anche in Romania, i lavori nell'edilizia sono diminuiti del 7%, una contrazione più brusca essendo registrata solo in Spagna (meno 13,9%).
Moldova - Il leader del Partito dei Socialisti della Repubblica di Moldova, l'ex leader filorusso Igor Dodon, ha annunciato le sue dimissioni dal mandato di deputato e dalla leadership del partito. Dodon sostiene che continuerà il suo lavoro nell'"Unione degli imprenditori moldavo-russi" per rafforzare le relazioni economiche con la Russia. L'ex presidente ha precisato di aver deciso di ritirarsi in quanto considera che il suo ruolo di leader dell'opposizione sia più adeguato fuori dal Legislativo, "con un'agenda popolare, attuata di casa in casa". Dodon ha perso le elezioni presidenziali un anno fa contro la filo-occidentale Maia Sandu. Il partito della Sandu, Azione e Solidarietà, ha sconfitto i socialisti e i loro alleati comunisti anche nelle elezioni anticipate di luglio. Gli analisti politici di Chisinau affermano che le dimissioni di Dodon erano prevedibili, poiché il PSM lo ha abbandonato come vettore di immagine subito dopo le elezioni e perchè Mosca ha perso la fiducia nel leader socialista.
Auto - Lo stabilimento Ford di Craiova (sud-ovest della Romania) riduce temporaneamente la sua produzione per mancanza di semiconduttori. Fino a giovedì, lo stabilimento lavorerà in un unico turno, anzichè tre, sia nel reparto produzione veicoli, che produzione motori. La priorità sarà data alle auto per cui sono già stati firmati i contratti, annunciano i rappresentanti dell'azienda. I dipendenti che rimarranno a casa riceveranno un'indennità pari al 78% dello stipendio base. Anche lo stabilimento Dacia di Mioveni (sud della Romania), parte del gruppo Renault, ha cessato l'attività, l'8 ottobre, a causa della mancanza di componenti elettronici.
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