In assenza di misure, soprattutto per quanto riguarda la raccolta delle imposte e delle tasse, il deficit di bilancio arriverà quest’anno al 4% del PIL, dichiara il nuovo ministro liberale delle Finanze.
Il ministro delle Finanze nel nuovo governo liberale, Florin Cîţu, ha dichiarato giovedì che la situazione economica e finanziaria lasciata dal governo PSD, in particolare dal suo predecessore, Eugen Teodorovici, supera le più pessimistiche stime. Il capo delle Finanze ha lanciato accuse senza precedenti, cioè che negli ultimi tre anni la Romania sia stata governata in base a due bilanci, uno presentato pubblicamente nel Parlamento, e l’altro che include le cifre reali, utilizzato per il finanziamento dei leader socialdemocratici locali.
Il meccanismo, considerato da Cîţu una doppia contabilità di tipo mafioso, sarebbe il seguente: tramite le manovre finanziarie, venivano tolti fondi dagli investimenti e dirottati verso il partito. Il ministro Cîţu ha dichiarato che sta analizzando l’opportunità di informare le istituzioni giudiziarie su una possibile creazione di gruppo delinquenziale organizzato, in merito alla situazione in cui si trovano le finanze pubbliche. Di 21 miliardi di lei, cioè di 4,4 miliardi di euro, è il deficit scoperto, indicherebbero le cifre reali.
Florin Cîţu: „Gli incassi stimati per i primi nove mesi dovevano ammontare a 249 miliardi di lei. Il valore reale è di 228 miliardi di lei, quindi c’è un deficit di 21 miliardi di lei. 11 miliardi sono i fondi non raccolti. L’altra metà è rappresentata da fondi europei. Il deficit a nove mesi doveva essere del 2,28%. Al bilancio dei primi nove mesi il deficit è del 2,60%, mentre il deficit a 10 mesi ammonta al 2,84%, più di quanto previsto per la fine dell’anno. Abbiamo discusso molto del budget delle pensioni e sapete bene che nel parlamento c’è stato tutto un dibattito sull’avanzo che doveva esserci quest’anno al budget delle pensioni. A 10 mesi il deficit è già di 2,9 miliardi di lei. A fine anno, le cose staranno molto peggio se non facciamo qualcosa”.
La conclusione del ministro Cîţu è preoccupante: se non saranno prese misure, soprattutto per quanto riguarda la raccolta delle tasse, il deficit di bilancio supererà il 4% alla fine dell’anno, l’1% in più rispetto al valore limite accettato dall’UE. In risposta, l’ex ministro delle Finanze, Eugen Teodorovici, ha accusato il suo successore di non capire le cifre del bilancio ed ha smentito con veemenza l’idea della doppia contabilità nelle finanze pubbliche.
Eugen Teodorovici: „Voglio esprimere la mia profonda delusione per il fatto che il signor Cîţu non sa leggere un bilancio. In riferimento all’esecuzione del bilancio, c’è sempre stata una differenza, che si traduce per deficit, però se consideriamo il 2019, diciamo che attualmente abbiamo 21,7 miliardi di lei, incassi stimati, e le spese ammontano a 21 miliardi di lei, il che vuol dire molto chiaramente che non esiste alcun buco nel budget dello stato. Ho visto anche un’affermazione del signor Cîţu relativa a gruppi delinquenziali, a doppi bilanci. Credo che non ci siano differenze tra ciò che afferma il ministro delle Finanze, almeno fino al momento in cui io ho lasciato il Ministero, e quello che esiste in realtà. Si tratta di dati che i colleghi del Ministero delle Finanze, l’intera equipe di esperti, presentano chiaramente e si assumono questi dati”.
Le urgenze al Ministero delle Finanze sono la manovra finanziaria per il 2019 e la costruzione del bilancio di previsione per l’anno prossimo.
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