Ricorrono cinque anni da quando gli impianti Aegis Ashore di Deveselu sono diventati operativi, come elemento-chiave del sistema NATO di difesa antibalistica.
Cinque anni fa, l’Alleanza Nord-Atlantica metteva sulla carta strategica del mondo libero Deveselu, che altrimenti sarebbe rimasta una località anonima della Romania meridionale. A Deveselu sono stati installati elementi dello scudo antimissile americano, tramite cui Washington protegge gli alleati europei. Esso include anche un impianto radar terrestre in Turchia, quattro navi della US Navy dotate di armi antimissile in Spagna, un centro di comando alla Rammstein Air Base in Germania, e un secondo intercettore terrestre, simile a quello in Romania, costruito in Polonia.
"E’ un giorno molto importante per noi tutti", affermava, contento, il presidente Klaus Iohannis, a maggio 2016, quando ha partecipato all’inaugurazione accanto al segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg. Il capo dello stato ha ribadito il carattere esclusivamente difensivo dello scudo e il suo ruolo nell’adempimento al principale obiettivo della NATO, quello di garantire la difesa collettiva degli stati membri. Le autorità di Bucarest non hanno ommesso di sottolineare che lo scudo antimissile non è rivolto contro la Russia. D’altronde, Mosca precisava che non considera lo scudo una minaccia al suo potenziale nucleare offensivo, ma si ritiene obbligata a rispondere alle azioni americane modernizzando i propri missili balistici.
Dal canto suo, l’allora assistente del segretario di stato americano per il controllo degli armamenti, Frank Rose, ha insistito che il sistema di Deveselu punta con priorità sulla protezione di fronte a missili balistici a breve e media gittata che potrebbero essere lanciati dal Medio Oriente, dove l’Iran continua a sviluppare, testare e svolgere una serie di capacità militari che possono colpire l’Europa. Il Dipartimento di Stato ritiene gli impianti collocati nel sud della Romania un contributo significativo al sistema di difesa antimissile della NATO e un’espressione dell’impegno fermo degli USA a garantire la sicurezza europea ed euro-atlantica, come pure della solidità del Partenariato Strategico romeno-americano, firmato esattamente un decennio addietro.
Il capo della diplomazia di Bucarest, Bogdan Aurescu, precisa che lo scudo di Deveselu "è un progetto che ho curato dall’inizio fino al momento in cui è stato portato a termine; sono stato il negoziatore capo di questo accordo per la Romania”. Bogdan Aurescu ha accennato anche al contributo dell’attuale leader della Casa Bianca, Joe Biden, allora vicepresidente di Barack Obama, nei preparativi degli accordi sul collocamento dello scudo. Il ministro degli Esteri nota anche la recente partecipazione, in videoconferenza, del presidente Biden al vertice degli stati dell’Europa centro-orientale membri NATO, occasione in cui gli USA hanno ribadito la decisione ferma a proteggere il Fianco Orientale dell’Alleanza.
Link utili
Copyright © . All rights reserved