Manca pochissimo al Natale, periodo dell'anno in cui l'intera Romania si colora di usanze e tradizioni popolari.
Manca pochissimo al Natale, periodo dell'anno in cui l'intera Romania si colora di usanze e tradizioni popolari. Una delle più belle vacanze nel periodo delle feste invernali nel nostro Paese è quella in agriturismo, come ha raccontato a RRI la presidente-fondatrice di Antrec - l'Associazione Nazionale di Turismo Rurale, Ecologico e Culturale, Marilena Stoian.
"In tutte le zone rurali in cui esistono agriturismi potete fare un tufo nelle nostre tradizioni tipiche, grazie anche ai programmi turistici che completano l'offerta di vitto e alloggio. Un'usanza tipica della zona di Neamt, nel nord-est, ad esempio, è la danza delle maschere popolari, tra cui la più famosa è la danza della capra. Neamt è l'epicentro della tradizione delle maschere popolari e sono numerosi gli artigiani che le confezionano. Molto gettonate dagli ospiti degli agriturismi, romeni e stranieri, sono le passeggiate con le slitte trainate da cavalli. Poi, se i turisti ospitati dagli agriturismi vogliono fare anche un breve viaggio nelle grandi città nelle zone in cui passano le vacanze in agriturismo una tappa imperdibile sono i mercatini di Natale. I più famosi sono quelli di Sibiu e Brasov, città che hanno nelle vicinanze anche piste da sci, una calamita per tanti turisti stranieri, di solito da Germania, Francia e altri Paesi europei, ma anche dagli Usa", ci ha detto Marilena Stoian.
I mercatini natalizi in Romania resteranno aperti fino al 31 dicembre. Se li visitate, potrete assaggiare specialità gastronomiche stagionali e ammirare l'artigianato tipico, tra costumi popolari, tappetti tessuti a mano, maschere, ceramiche, ricami e intrecciature di paglia, e potete anche vedere anche artigiani all'opera. Uno dei più bei mercatini di Natale in Romania si svolge a Sibiu, nel centro del Paese. Famoso per le sue dimensioni e la sua atmosfera, spesso paragonato a quello di Vienna, il mercatino di Natale di Sibiu è un progetto culturale iniziato nel 2007, anno in cui la città romena fu Capitale Europea della Cultura. Sono oltre 100 gli espositori presenti all'attuale edizione del mercatino, completato dal 2016 da un progetto di videomapping, ossia proiezioni di immagini sugli edifici storici in Piazza Grande. Quest'anno sulle facciate viene proietatta una nevicata con fiocchi grandissimi che illumina l'intera piazza, accompagnata da messaggi di auguri natalizi in almeno 5 lingue. Al mercatino di Natale di Sibiu si può anche pattinare e dopo ci si può riscaldare con grappa o vino cotto aromatizzato con spezie. Le bancarelle sono strapiene di potenziali regali e non mancanto gli assaggi di pietanze tradizionali e i dolci. Se volete scoprire la città di Sibiu, avete a disposizione un trenino turistico che ci mette 15 minuti a fare il giro della città per 10 lei a persona (2,15 euro).
I romeni cominciano a prepararsi per il Natale già con l'inizio della Quaresima della Natività. Partecipano alle messe religiose e puliscono la casa e la masseria in un rito di purificazione. I primi ad annunciare la nascita di Gesù con i canti natalizi sono i piccoli, la sera della vigilia, che vengono ripagati con ciambelle, mele, noci e dolcini. Poi, tocca ai giovani girare per le case in costumi popolari tradizionali e interpretare canti natalizi, che, oltre a parlare della Natività, fanno auguri di salute e prosperità.
Le mete predilette dei turisti restano, nel periodo del Natale e del Capodanno, la Bucovina e il Maramures, ambedue nel nord del Paese, regioni romene in cui le tradizioni invernali tipiche romene sono ancora vivissme. In Maramures, il Museo di Etnografia e Arte Popolare di Baia Mare vi aspetta anche quest'anno all'evento "Natale in Maramures", organizzato dal Consiglio Provinciale Maramures e giunto alla decima edizione, che porta alla ribalta le tradizioni natalizie autentiche. Se visitate in questo periodo il museo, lungo le sue viuzze incontrerete massaie che preparano piatti tipici di Natale e vi invitano a fare assaggi, artigiani popolari e farete un bel tufo nell'atmosfera dei canti natalizi, delle danze rituali e delle maschere popolari. Tra le prelibatezze tipiche invernali spiccano quelle di carne suina, tra cui gli involtini di carne trita, in foglie di verza in salamoia, gli insaccati e l'arrosto di maiale, e i sottaceti come contorno, ma anche il panettone alle noci, tutti fatti in casa. L'aperitivo di benvenuto è in Maramures la grappa di prugne o mele, chiamata da queste parti horinca. Al Museo di Etnografia e Arte Popolare di Baia Mare potete vedere anche una pregiata collezione di icone su vetro e legno, mentre nella chiesa portata nel museo nel 1939 da un villaggio del Maramures potete assistere a delle messe.
Nel giorno di Natale, in Maramures, in chiesa viene cantato il Viflaim, che parla di avvenimenti pieni di mistero, risalenti al momento della nascita di Cristo. Nei paesini, le ragazze e i ragazzi partecipano alla tradizionale carola del villaggio. Sempre in Maramures, a Natale, si indossa il costume popolare tipico, ricco di ricami colorati, con motivi floreali e rombi, con i tipici colori, rosso, nero e verde. Il Maramures è patria dell'intaglio nel legno. Chi giunge nei paesini di questa regione scoprirà che quasi ciascuna masseria ha un antico telaio a mano. In casa si produce quasi tutto, dai tappetti agli oggetti artigianali o parti del costume tradizionale indossato la domenica in chiesa o alle grandi feste.
Un altro festival del Maramures dove potete scoprire le nostre tradizioni è quello ospitato dal 14 al 27 dicembre da Sighet - il "Festival delle Usanze e Tradizioni InvernaliMarmația" di Sighet, che si svolge ormai da metà secolo. Quest'anno potete vedere una mostra documentaria dedicata alle sue 50 edizioni e alle maschere e danze delle maschere popolari.
Anche la Bucovina, in Moldavia, vi aspetta fino a Capodanno con tradizioni, sapori, musica folcloristica, paesini pittoreschi dove potete passare qualche giorno in agriturismo, e con i monasteri della provincia di Suceava, con le loro chiese ad affreschi esterni, anch'esse nella lista del "patrimonio dell'umanità" dell'Unesco. Come per tradizione, il Consiglio Provinciale Suceava aspetta i turisti con l'evento "Natale in Bucovina", programma turistico che offre un'immersione nell'atmosfera tipica delle feste inverali romene, e che si svolge in decine di città e paesini. Potete ascoltare concerti natalizi nei monasteri Sucevita, Moldovita, Voronet e Putna. Poi tra Natale e Capodanno, nei paesini della Provincia di Suceava potete vedere il Festival delle usanze e tradizioni invernali. Famoase le danze dell'orso, della capra o del cavallo, l'usanza delle maschere popolari romene che simboleggiano la successione delle stagioni o la fertilizzazione della terra nel nuovo anno. Il programma "Natale in Bucovina", con il suo ricco calendario di eventi, non è l'unico che vi aspetta in Moldavia, cosi' come la Moldavia non è l'unica ad offrire indimenticabili vacanze invernali in agriturismo, ci ha raccontato sempre Marilena Stoian, la presidente dell'Antrec.
"Anche a Vorona, vicino a Botosani, c'è un festival delle tradizioni e usanze invernali, che si svolgerà il 31 dicembre e il 1 gennaio. Poi, nella zona Rasnov-Bran-Moeciu-Fundata, in provincia di Brasov, la culla del turismo rurale romeno, oltre al tufo nelle tradizioni, potete anche praticare vari sport invernali, come lo sci fondo. A Rasnov ci sono trampolini di salto con gli sci, a Bran-Fundata c'è il resort Le Gole di Gradistea, con piste da sci, piste da pattinaggio e piste da slittino", ha detto Marilena Stoiana RRI.
I prezzi in agriturismo variano tra 200-250 lei (43-54 euro), con piccola colazione inclusa e cena festiva in un agriturismo a 3 margherite, e 500-600 (107-129 euro), pacchetti che includono, ad esempio, anche le passeggiate in slitte trainate da cavalli o l' accesso alla piscina coperta.
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