Vi invitiamo ad una carrellata dei più interessanti eventi turistici del 2016 in Romania.
Nel 2016, Timişoara (città nell'ovest del Paese) è stata designata "Capitale Europea della Cultura nel 2021". È per la seconda volta che una città romena si aggiudica il titolo di Capitale Europea della Cultura, dopo Sibiu-capitale europea della cultura nel 2007.
"Abbiamo una storia da raccontare - quella di una città cosmopolita, di una città che ha resistito e poi si è reinventata, ai confini dell'Europa Centrale e sud-orientale. A volte, i grandi cambiamenti cominciano dietro l'angolo. Nel 1884, Timişoara è stata la prima città dell'Europa continentale dotata di illuminazione elettrica stradale. Nel 1989, la scintilla della rivoluzione contro il regime comunista di Ceauşescu si è accesa sulle strade di Timişoara. Partendo dalla forte metafora della luce desideriamo esportare i valori in cui crediamo in altre città dell'Europa, per stimolare un atteggiamento aperto, visionario, tra i cittadini. Lo slogan della campagna è l'essenza del nostro messaggio: illumina la città tramite te stesso!", scriveva per l'occasione l'equipe dell'Associazione Timisoara Capitale Europea della Cultura 20121.
Testimonianza di un tempo in cui le costruzioni in legno si facevano con la tecnica tradizionale, dell'incastro senza chiodi, le chiese in legno della Romania, questa volta quelle meno conosciute al grande pubblico, sono state protagoniste, nel 2016, di un documentario di eccezione, con la regia del romeno Kiki Vasilescu e prodotto da Cristina Iordache. Chiamato "Chiese in legno della Romania", il documentario presenta la storia dei luoghi di culto risalenti ai secoli XVIII-XIXesimo e delle tecniche costruttive degli edifici in legno quasi dimenticate oggi, ma anche le comunità in cui essi continuano a svolgere la loro funzione. L'ambizione dei produttori è di mettere sulla mappa turistica del Paese questi edifici unici dal punto di vista architettonico e storico. Il documentario e' stato presentato, l'anno scorso, in vari Paesi, tra cui l'Italia. È contraddistinto dall'uso delle riprese aeree con droni, da oltre 500 metri di altezza. Per la colonna sonora, firmata dall'americano Brian Katona e dall'italiano Pasquale Mollo., è stato scelto il fusion, che abbina il jazz alle musiche tradizionali religiose romene, rendendo più dinamica l'atmosfera.
Sempre nel 2016, la Provincia di Sibiu, sita in Transilvania, nel centro della Romania, è stata designata Regione Europea della Gastronomia nel 2019, titolo che condividerà con la regione l'Egeo Meridionale della Grecia. Nel 2019, i due territori saranno i primattori di quest'iniziativa che intende promuovere le aree nel loro insieme, puntando sul connubio tradizione enogastronomica locale e patrimonio artistico e naturalistico.
Nei prossimi tre anni, le autorità si sono impegnate ad investire oltre 8,5 milioni di euro nel Programma Sibiu-Regione Gastronomica Europea 2019. Terra multiculturale, ricca di tradizioni, chiese fortificate sassoni, miniere di sale, pastori e formaggi e paesaggi mozzafiato, la Provincia di Sibiu., ospita per tutta la durata dell'anno vari festival e manifestazioni di cultura gastronomica, una prova del fatto che la gastronomia è un punto di forza della zona.
La Mocăniţa di Vişeu de Sus, trenino d'epoca che circola su una ferrovia a scartamento ridotto, è stata premiata come destinazione di eccellenza nel 2016 alla Gala del Turismo Romeno. La ferrovia della mocăniţa è l'ultima ferrovia forestale su cui circola un trenino a vapore in Europa. Essa porta i turisti alla scoperta di un paesaggio unico per la sua bellezza lungo la Valle del torrente Vaser, in Maramureş. Nel 2016, la mocăniţa della Valle del Vaser è stata una delle maggiori attrattive turistiche in Romania, su essa viaggiando 40.000 turisti.
All'edizione d'autunno della Fiera del Turismo della Romania, la zona Contrada dell'Haţeg-Retezat ha ricevuto da parte dell'Autorità Nazionale per il Turismo il riconoscimento di destinazione ecoturistica, accanto alla Contrada dell'Uro-Vânători Neamţ. Questo nuovo riconoscimento alla Contrada dell'Haţeg arriva ad un anno dall'adozione della decisione dell'Unesco di creare il Programma Internazionale Geoscienze e Geoparchi. L'area Contrada dell'Haţeg-Retezat è l'unica in Romania ad ospitare due siti d'importanza internazionale, riconosciuti e promossi dall'UNESCO (il Geoparco dei Dinosauri-Contrada dell'Haţeg e la Riserva della Biosfera Retezat).
Lo scorso 1 dicembre, in coincidenza con la Festa Nazionale della Romania, la tecnica tradizionale degli arazzi tessuti al telaio, chiamati scoarţe, tipica della Romania e della confinante Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona) è stata introdotta nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità dell'Unesco. Questi arazzi, fatti nelle comunità di artigiani e ritenuti attualmente opere d'arte, sono adoperati per decorare le pareti interne delle case, ma anche durante certe cerimonie,come quelle funebri, o come parte del baule della dote. Le scoarţe tipiche romene sono contraddistinte dalla varietà e vivacità dei colori e dalla presenza di motivi geometrici, vegetali, figurali (animali e persone, spesso donne che ballano il girotondo) e di motivi simbolici, come l'albero della vita.
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