Il 7 marzo, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ha inaugurato la mostra di pittura “Dal Sile alla Dâmbovița. Divinità femminili lungo i corsi d’acqua” dell'artista Luciano Longo.
Il 7 marzo scorso, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ha ospitato l’inaugurazione della mostra di pittura “Dal Sile alla Dâmbovița. Divinità femminili lungo i corsi d’acqua” di Luciano Longo.
L'artista ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Treviso ed è un artista complesso: scolpisce, dipinge ed affresca avendo come soggetto prevalente la figura umana. Lo studio delle opere classiche ne segna profondamente il carattere artistico tanto che, dopo una parentesi di produzione astratta, è tornato all’analisi del corpo umano, soprattutto nelle sue relazioni spaziali. Esordisce pubblicamente all’inizio degli anni ’70 con opere astratte, pitture e sculture, dimostrando particolare interesse per l’aspetto estetico dei diversi materiali utilizzati. Realizza soprattutto sculture, affreschi e mosaici dove utilizza vari materiali, tra cui vetro, marmi, legno, pietre dure.
La varietà dei materiali e delle tecniche utilizzate si nota anche nelle opere esposte all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest che spaziano da acrilici su tela, a smalti a fuoco su metallo o rame, stoffe, acrilici e iuta su tavola, oppure acrilici e carta su tavola. Dalle opere esposte spuntano delicate figure femminili ideali assimilate alle divinità delle acque che esistono in tutte le culture e che invitano il visitatore a fare un viaggio nel loro mondo.
L’artista di Treviso ha esposto in varie città in Italia, in Europa e nel mondo presso gallerie, musei ed altri spazi pubblici e privati. Una sua opera è esposta nel Museo Nazionale d’Arte Moderna di Sofia. A Bucarest è venuto per la seconda volta, dopo una prima visita, lo scorso ottobre, appunto per organizzare questa mostra. Ha molti amici romeni a Treviso e durante il soggiorno a Bucarest per l’allestimento della mostra ha conosciuto molte persone ed ha allacciato amicizie, motivo per cui, come lui stesso ha confessato in un’intervista a Radio Romania Internazionale, si ripromette di tornare in estate a conoscere meglio la Romania e la sua cultura. Luciano Longo ci ha spiegato anche il titolo della mostra, quali sono le sue fonti di ispirazione, ma anche le tecniche utilizzate nella pittura e come ha cominciato ad inserire pezzi di tessuto nei quadri.
La mostra a Bucarest resterà aperta fine a fine marzo, ma non è da escludere che sia presentata anche in altre città romene nel corso del 2018.
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