Il premier romeno Ludovic Orban a Bruxelles/ La Romania e la situazione nel Medio Oriente/ Il presidente romeno in visita di lavoro nel lander tedesco della Baviera
Il premier romeno Ludovic Orban a Bruxelles
Nella sua prima visita ufficiale a Bruxelles, dopo l’investitura ufficiale di novembre, il premier liberale romeno Ludovic Orban ha avuto, per tre giorni, incontri con esponenti europei e rappresentanti della NATO. Il capo del governo di Bucarest e il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, hanno discusso, giovedì, delle tensioni nel Medio Oriente. Stoltenberg ha salutato il contributo della Romania alla missione NATO di addestramento e formazione in Iraq ed ha precisato che l’Alleanza ha la possibilità di fare di più nel Medio Oriente, come le è stato richiesto, di recente, dal presidente americano Donald Trump. Ludovic Orban ha dichiarato che l’Alleanza Nord Atlantica è fondamentale per la Romania ed ha dato assicurazioni sul pieno sostegno di Bucarest al raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione. Egli ha precisato che la Romania continuerà a partecipare alle missioni e alle iniziative alleate relative alla presenza avanzata sul fianco est, come pure in Afghanistan, Kosovo e Iraq. I due esponenti hanno discusso anche della cooperazione all’interno dell’Alleanza e della sicurezza nella zona del Mar Nero. Jens Stoltenberg ha salutato lo stanziamento da parte della Romania del 2% del PIL alla difesa ed ha sottolineato che la regione del Mar Nero ha un’importanza strategica per l’Alleanza. Sempre a Bruxelles, il premier Ludovic Orban ha avuto colloqui con il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel. Egli ha dichiarato che la Romania appoggerà la promozione dell’agenda strategica dell’UE che, oltre alla tutela dei cittadini e delle libertà, mira alla costruzione di un’Europa verde equa e neutra dal punto di vista dell’impatto ambientale, ma anche alla promozione degli interessi e dei valori europei a livello mondiale. Sono seguiti colloqui con il negoziatore capo dell’UE per la Brexit, Michel Barnier, in cui entrambi gli esponenti hanno sottolineato l’importanza dell’accordo sul ritiro della Gran Bretagna dall’Unione, soprattutto per la tutela dei diritti dei cittadini. All’incontro con il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, Ludovic Orban ha ribadito il desiderio della Romania di aderire all’Area Schengen, obiettivo appoggiato dal Legislativo Comunitario. Altri temi analizzati hanno riguardato i negoziati sul futuro bilancio pluriennale dell’Unione e il Patto europeo per la sostenibilità. Orban si è detto preoccupato per le possibili conseguenze sulla competitività delle compagnie europee, in seguito all’implementazione del "Patto Verde" per il contrasto dei mutamenti climatici. Le misure per la riforma della giustizia romena, ma anche i piani della autorità di Bucarest per il settore economico sono stati argomenti toccati nei colloqui tra il premier Ludovic Orban e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Si è parlato anche di temi attinenti al futuro del progetto europeo. La Romania è un partner serio, responsabile e impegnato nel raggiungimento degli obiettivi dell’UE e nell’applicazione delle regolamentazioni adottate dalle istituzioni comunitarie, ha affermato il premier Ludovic Orban. Dal canto suo, il capo dell’esecutivo comunitario ha affermato che l’UE è accanto alla Romania, che l’Unione si sta preparando per l’era digitale e conta sul sostegno di Bucarest che vanta un’ottima reputazione in questo campo.
La Romania e la situazione nel Medio Oriente
Per tutta la settimana, la comunità internazionale ha seguito attentamente gli sviluppi della crisi tra gli USA e l’Iran scoppiata dopo l’uccisione, a Bagdad, da un drone americano, del generale iraniano Qassem Soleimani, comandante del potente Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica. In risposta, Teheran ha lanciato attacchi con missili contro alcune basi militari americane in Iraq. Gli attacchi hanno allertato la comunità internazionale, la Romania compresa, che ha deciso di rilocare temporaneamente i suoi 14 militari distaccati in Iraq. Le autorità di Bucarest hanno esortato ad un approccio calmo e diplomatico.
"La Romania ribadisce fermamente il suo appello alla distensione. Possiamo inoltre informare che i militari romeni che fanno parte della coalizione contro DAESH non hanno subito danni, il che è una buona notizia. In più, tenuto conto che alcuni missili hanno colpito anche la regione di Erbil, dove c'è una comunità di circa 180 cittadini romeni, abbiamo potuto confermare, tramite il Consolato Generale della Romania a Erbil, che i cittadini romeni non hanno subito danni in seguito a questi sviluppi", ha dichiarato il ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu.
Dal canto suo, il presidente romeno Klaus Iohannis ha affermato che un maggiore impegno della NATO nel Medio Oriente sarebbe opportuno per la sicurezza e la ricostruzione alla quale la Romania è interessata. Il capo dello stato romeno ha dichiarato che, sebbene a distanza, le recenti tensioni nel Medio Oriente sono rilevanti anche per la sicurezza dell’Europa, non solo per gli stati direttamente coinvolti. Il presidente ha aggiunto che la Romania sta coordinando in permanenza le sue azioni con i partner dell’UE e della NATO, soprattutto con gli USA, e che Bucarest sostiene l’integrità, l’unità e la sovranità dell’Iraq. Klaus Iohannis ha aggiunto che la lotta al terrorismo va continuata ed ha esortato alla calma, alla ripresa del dialogo e all’osservanza degli impegni assunti.
Il presidente romeno in visita di lavoro nel land tedesco della Baviera
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha effettuato, martedì, una visita di lavoro nel land tedesco della Baviera, dove ha partecipato alla seduta del Governo locale. Il capo dello stato si è incontrato con il ministro presidente della Baviera, Markus Söder, presidente dell’Unione Cristiano-Sociale (CSU). I temi analizzati: i rapporti bilaterali, alcuni temi europei, tra cui il futuro bilancio pluriennale dell’Unione, la Brexit e la politica sulla migrazione. Klaus Iohannis ha promesso che la Romania si impegnerà accanto agli altri stati membri affinché l’UE diventi più forte e più unita. La Romania è ancora in attesa di una decisione sulla sua adesione all’Area Schengen, senza la quale non si può parlare della piena funzionalità della zona di libera circolazione – ha affermato il presidente Klaus Iohannis, davanti ai parlamentari del gruppo dell’Unione Cristiano-Sociale del Bundestag. D’altra parte, il capo dello stato ha sostenuto la necessità dell’unità, della coesione e della solidarietà negli sforzi per il consolidamento del progetto europeo. Ha inoltre aggiunto che i principali obiettivi dell’Unione devono continuare a puntare su un’Europa unita, che porti agli stati membri una maggiore convergenza e uguaglianza, con risultati visibili per i cittadini.
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