Oltre 10.000 malati di morbillo e 36 decessi dichiarati sarebbero stati causati da questa malattia estremamente contagiosa... Ecco le più recenti statistiche ufficiali di un'epidemia che ha colpito la Romania nel 2017, continuando quest'anno.
Oltre 10.000 malati di morbillo e 36 decessi dichiarati sarebbero stati causati da questa malattia estremamente contagiosa... Ecco le più recenti statistiche ufficiali di un'epidemia che ha colpito la Romania nel 2017, continuando quest'anno. L'epidemia si è verificata nel contesto di una serie di accesi dibattiti, provocati negli ultimi anni tra l'opinione pubblica, ma anche di un ddl che prevede l'istituzione dell'obbligo di vaccinazione, proposto per la prima volta 4 anni fa. Il fatto che 9.688 dei 10.000 contagi si siano verificati tra persone non vaccinate contro il morbillo non ha fatto altro che alimentare le polemiche. I due schieramenti sono la maggioranza dei medici e i rappresentanti del sistema sanitario contro una parte della società civile e dei genitori che si oppongono all'obbligo di vaccinazione. Ma "nemmeno sarebbe stato sollevato il problema dell'obbligo di vaccinazione se non si fosse verificata la situazione preoccupante della copertura vaccinale", come spiega la dottoressa Sandra Alexiu, vicepresidente della Società Nazionale di Medicina di Famiglia.
"In Romania,rispetto ad altri vaccini mancanti dalle nostre scorte, il vaccino contro il morbillo, che è un vaccino trivalente, antimorbillo, antiparotite e antirosolia, non è mancato. Cosicchè, dai nostri dati almeno, risulta logico collegare l'epidemia al rifiuto della vaccinazione. Inoltre, possiamo addebitare l'intensità della malattia anche alla sfiducia dei genitori e dei pazienti, in generale, nel sistema sanitario romeno. Il sistema ha registrato una serie importante di fallimenti e adesso sta attraversando una crisi, uno degli elementi che hanno destato sfiducia essendo proprio la mancanza di vaccini che non sono stati forniti in tempo. Si tratta di vaccini contro altre malattie, il che ha destato la sfiducia nell'efficienza della vaccinazione, alimentata anche dalle campagnie antivaccinazione nel mondo, non solo in Romania", spiega Sandra Alexiu.
Schierati dall'altra parte, coloro che sostengono il diritto di rifiutare la vaccinazione insistono sulla loro libertà di scelta. È il caso dell'Associazione Lion Mentor, la cui presidente, Irina Thiery, ci spiega la sua posizione e di quelli che rappresenta.
"Lion Mentor non è contro la vaccinazione. Viviamo in uno stato di diritto in cui, riteniamo noi, la vaccinazione è una scelta. Di conseguenza, rispettiamo i cittadini che scelgono di assumersi i rischi della vaccinazione, ma ci opponiamo fermamente e irrevocabilmente all'obbligo di vaccinazione. La vaccinazione è un atto medico preventivo, anzichè terapeutico, e va fatta in seguito ad una serie di esami standard o approfonditi. Per minimizzare i rischi, l'esame deve includere test genetici, alergologici, neurologici e immunologici. Solo simili esami potrebbero prevenire, in una certa misura, alcuni effetti avversi gravi come le allergie, le paralisi, la morte improvvisa o le crisi di epilessia", ha affermato Irina Thiery.
Tutti questi effetti avversi sono, del resto, descritti nelle avvertenze di ciascun vaccino e la loro apparizione o portata dipende da un paziente all'altro, precisa la dottoressa Sandra Alexiu. "Le reazioni avverse più spesso riscontrate sono quelle minori e sono reazioni locali, che appaiono in molti adulti e bimbi: rossore o gonfiore nel luogo della vaccinazione, febbre moderata o erruzioni locali. Queste reazioni sono menzionate nelle avvertenze. Ma ci sono anche reazioni avverse più importanti. Simili effetti vanno considerati in rapporto all'importanza della vaccinazione e al fatto che cosi' riusciamo a prevenire malattie non trattabili, ma che si posono solo prevenire tramite la vaccinazione. Ad esempio, tra 1000 bimbi non vaccinati, uno può fare encefalite morbillosa e un altro rischia di morire, a causa della gravità della malattia. Se, invece, parliamo delle reazioni che appaiono dopo la vaccinazione, uno tra 1.000.000 di bimbi vaccinati può fare encefalite postvaccinale, ma non ci sono stati casi di decessi dopo la vaccinazione antimorbillo.
Ma proprio queste statistiche sono messe in dubbio dagli scettici della vaccinazione.
"Queste reazioniavverse possono verificarsi in uno su 10 casi oppure, se si tratta di reazioni rare, in uno su 100.000. Uno su un milione, come si dice negli spot pubblicitari per i vaccini, non è vero. In Romania, i medici non sono istruiti per segnalare i casi di effetti avversi. Ad esempio, tre province, negli ultimi anni, non hanno segnalato nessun caso di effetti avversi ai vaccini, il che a noi sembra non conforme alla realtà", precisa Irina Thiery.
In questo contesto, inclusivamente le statistiche ufficiali sull'epidemia di morbillo sono guardate con scetticismo.
"In Romanianon esistono protocolli unici per la diagnosi.Ciò significa che un caso di morbillo registrato e segnalato non è necessariamente un caso reale di morbillo.Sintomi simili possono portare a diagnosi diverse.Quindi, ilnumero di casisegnalato ufficialmente non può essere accertato dal Ministero della Salute con documenti medici concreti e indubitabili. Un'analisi della situazione dei decessi comunicati dall'Agenzia Nazionale del Farmaco come provocati dal morbillo è sorprendente, perchè il morbillo appare come causa della morte solo in 10 dei 36 decessi annunciati. Negli altri casi, esso appare come fattore associato accanto ad altre malattie o condizioni pre-esistenti", afferma Irina Thiery.
Siccome, nel caso delle malattie contagiose, la prevenzione e la loro comparsa non è solo una questione individuale, bensi' anche una sociale, abbiamo chiesto anche l'opinione di una serie di genitori sull'obbligo di vaccinazione. Sostenitrice della vaccinazione, la madre di una bimba di sei anni è d'accordo col diritto di altri genitori di decidere se vaccinare o meno i figli. "Io sono una sostenitrice dei vaccini, ma se altri ritengono che non siano buoni, credo che ciascuno abbia il diritto di allevare i propri figli secondo i propri principi. Se, ad esempio, non fossi convinta dei benefici della vaccinazione, potrebbe dirmi un intero Paese che è benefica, io farei comunque di testa mia."
Un'altra madre ci ha detto:"Sono madre di una bimba di otto anni e ho fatto assolutamente tutti i vaccini raccomandati per i bambini. Rispetto l'opinione dei genitori che non vaccinano i propri figli, ma non posso esserci d'accordo finchè tutti i medici raccomandano questi vaccini."
Cosa crede del modo in cui la società è colpita dalla proliferazione delle malattie contagiose scoppiate in seguito al rifiuto della vaccinazione e l'istituzione dell'obbligo legale di vaccinazione? "Anche i bambini hanno dei diritti, e quando i genitori sbagliano, qualcuno deve intervenire. Perciò credo che una simile legge sia di buon auspicio", ci ha detto la rispettiva madre.
Attualmente, le legge sulla vaccinazione obbligatoria, adottata dal Senato, si trova all'esame della Camera dei Deputati. (traduzione di Adina Vasile)
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