In Romania, le misure per l'inizio delle lezioni saranno prese nelle scuole a seconda della situazione epidemiologica in ciascuna località.
La pandemia minaccia le nostre vite e sconvolge oppure rende più complicato il funzionamento delle istituzioni. Le scuole non vi fanno eccezione. La Romania è riuscita a portare a buon fine un anno scolastico atipico, privato praticamente del secondo semestre a causa dei rischi che la diffusione accelerata della malattia da nuovo coronavirus comporta per gli allievi se presenti effettivamente a scuola. In questo contesto è nato il dibattito sulla sucola on line ed è sorta la domanda se la Romania sia capace dal punto di vista amministrativo di ricorrere a questa soluzione temporanea. Il Governo è preparato anche per l'insegnamento on line se la situazione epidemiologica si aggraverà, ha rassicurato la vicepremier Raluca Turcan. A tal fine, sono stati acquistati tablet e si svolgono discussioni per assicurare le reti di accesso a internet.
Gli insegnanti hanno seguito quest'estate corsi di formazione per l'insegnamento on line. Il Ministero dell'Istruzione ha acquistato 250.000 tablet, e noi, del governo, abbiamo individuato fondi europei - 100 milioni di euro - per rimborsare alle autorità locali il costo di altri 500.000 tablet", ha detto Raluca Turcan in un'intervista a Radio Romania.
Il nuovo anno scolastico inizierà il prossimo 14 settembre e le autorità sono costrette a lavorare con diversi scenari. Un progetto di ordine ministeriale pubblicato sul sito del Ministero della Salute prevede che le Direzioni di Sanità Pubblica informino entro il 7 settembre gli ispettorati scolastici e i comitati per situazioni di emergenza sulla situazione epidemiologica in ciascuna località, affinchè si possano prendere misure per l'inizio delle lezioni. A seconda del numero totale di contagi degli ultimi 14 giorni, per mille abitanti, si deciderà in che modo si svolgerà il processo di insegnamento, a scuola oppure on line. Qualora fossero segnalati tre contagi accertati da COVID-19 in classi diverse della stessa scuola, verranno sospese le lezioni per due settimane dalla segnalazione dell'ultimo caso. Nelle aule verrà assicurato il distanziamento fisico di un metro tra gli allievi oppure la dotazione delle panche con separatori in plexiglas. Gli allievi e insegnanti indosseranno mascherine di protezione sanitaria, sia durante le lezioni, che negli intervalli, allorquando si troveranno all'interno delle scuole.
L'ordine del Ministero della Salute prevede, inoltre, misure ferme di igienizzazione e disinfezione, l'igiene rigorosa delle mani e di evitare il cambiamento delle aule da parte degli allievi durante la giornata. Laddove possibile, l'intervallo giornaliero verrà preso dalle classi a ore diverse al fine di limitare il numero di persone presenti nei bagni oppure nel cortile della scuola. Le lezioni di sport nelle palestre scolastiche vanno limitate alle attività che non comportano un grande sforzo fisico, con l'assicurazione obbligatoria della distanza minima di un metro e mezzo, situazione in cui non è indicato indossare la mascherina. Gli insegnanti che si contagiano hanno l'obbligo di informare il dirigente scolastico, il quale notificherà la Direzione di sanità pubblica provinciale. Inoltre, ciascuna scuola deve avere uno spazio per l'isolamento temporaneo dei casi sospetti. Non in ultimo, i genitori saranno incoraggiati a monitorare lo stato di salute dei figli e agire in modo responsabile.
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