Ampi incendi boschivi hanno colpito negli ultimi giorni più stati europei, sullo sfondo delle temperature molte alte. L’UE si è impegnata a offrire sostegno.
Gli incendi stanno devastando più Paesi del continente, dopo che il sud dell’Europa si è confrontato con una delle più gravi ondate di calore degli ultimi decenni. L’UE ha mobilitato aerei, elicotteri e vigili del fuoco per aiutare Italia, Grecia, Albania e Macedonia del Nord nella lotta contro il fuoco. Secondo la Commissione Europea, aerei di tipo Canadair dalla Francia sono stati già inviati in zone colpite da incendi in Italia. Aerei di lotta contro gli incendi, dal Cipro, ma anche un equipaggio di lotta contro gli incendi incaricato a sostenere le operazioni sul terreno, stanno offrendo aiuto in Grecia. Sempre in Grecia sono stati dispiegati già oltre mille vigili del fuoco, nove aerei (messi a disposizione da Francia, Svezia, Croazia, Spagna e Cipro) e 200 veicoli. La Rep. Ceca e l’Olanda hanno mandato elicotteri che eseguono operazioni in Albania, mentre Austria, Bulgaria e Slovenia hanno inviato vigili del fuoco in Macedonia del Nord. L’UE ha inoltre messo aerei antincendio a disposizione della Turchia, Paese confrontato con i più gravi incendi dell’ultimo decennio. Questi incendi hanno provocato pure vittime umane e stanno devastando foreste, terreni agricoli e zone costiere abitate.
Il sostegno concesso rientra nel Meccanismo di Protezione Civile dell’UE e la Commissione si fa carico del 75% dei costi di trasporto. Finora, l’Unione Europea ha mobilitato aerei per spegnere incendi, elicotteri, centinaia di veicoli e oltre 1.300 vigili del fuoco per aiutare i Paesi colpiti. In più, la Commissione ha annunciato che, negli ultimi giorni, ha aumentato il numero di aerei, elicotteri e vigili del fuoco inviati in Grecia, ma anche in Albania, Macedonia del Nord e Turchia. Più stati membri dell’UE (Francia, Germania, Polonia, Austria e Slovacchia) annunciavano, la settimana scorsa, di prepararsi per inviare squadre di vigili del fuoco in più sempre in Grecia, che si affiancheranno a quelle già inviate da Cipro, Romania e Francia, secondo l’Esecutivo europeo. La Romania vi ha dislocato più di 100 vigili del fuoco e 22 veicoli attrezzati per dare una mano a spegnere gli incendi. I vigili del fuoco romeni sono stati già lodati da tutti, dalla stampa, dagli abitanti, ma anche dai colleghi greci per il modo di intervenire e per il loro coraggio. Inoltre, più militari romeni hanno eseguito, negli ultimi giorni, diverse missioni per spegnere gli incendi boschivi che hanno colpito la Macedonia del Nord.
Stando agli specialisti, il mese di luglio di quest’anno è stato il secondo più caldo registrato in Europa dopo quello del 2010. Inoltre, il mese scorso assieme a luglio 2020 sono stati i più calorosi nel mondo, dopo quelli del 2019 e 2016. In un rapporto, l’ONU ha ammonito che, senza alcun dubbio, è l’attività umana ad accelerare il riscaldamento globale nell’atmosfera, nell’oceano e sulla terra. In risposta al rapporto dell’ONU, la Commissione Europea afferma che non è troppo tardi per fermare questa tendenza, a patto che i Paesi del mondo agiscano subito e in maniera congiunta. Per quanto riguarda la Romania, il presidente Klaus Iohannis ha promesso di impegnarsi attivamente nei processi che mirano alla soluzione della crisi climatica.
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