"Il sole nero di Roşia Montană" è il titolo della mostra d'arte contemporanea del noto pittore romeno Ioan Sbârciu, aperta fino al 24 settembre presso la Piccola Galleria dell'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.
"Il sole nero di Roşia Montană" è il titolo della mostra d'arte contemporanea del noto pittore romeno Ioan Sbârciu, aperta fino al 24 settembre presso la Piccola Galleria dell'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.
"Il pittore Ioan Sbârciu è, da tanti punti di vista, una personalità di eccezione nella famiglia delle arti visive romene. Artista di grande successo, lui non dà però credito al successo facile e ci tiene sempre a prevenire - da bravo pedagogo - i suoi discepoli sulle sue trappole. Personalità di spicco, Ioan Sbârciu preferisce la discrezione al mettersi in mostra e con grande generosità mette in luce o si mette in luce insieme a colleghi e studenti. Fondatore di istituzione ed edificatore di scuola - si vedrà un giorno quanto la Scuola di Cluj gli debba in termini di incoraggiamento, di spirito - lui non ha mai imposto le proprie opzioni, i propri mezzi artistici e non ha chiesto l'adattamento ad un sistema estetico chiuso. Per questa ragione ci può soltanto meravigliare l'aria di familiarità che irradia intorno a sé la presenza del maestro tra i suoi studenti delle nuove generazioni". E' il ritratto dell'artista delineato dal curatore della mostra, il prof. Aurel Codoban, citato dall'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.
"Il paradosso della personalità artistica di Ioan Sbârciu risiede in una certa forza intuitiva interiore che lo colloca in maniera molto equilibrata tra la tradizione e l'attualità nell'arte del pennello, tra il non figurativo astratto che punta sull'espressività della superficie pittorica e un figurativo fine e sensuale e, allo stesso tempo, lo colloca fuori dalle linee di una scuola o di discendenze facilmente identificabili. Questa forza interiore intuitiva ha molte sfaccettature e ricorrenze nei suoi accenti plastici personali, nella professionalità e nell'accuratezza del suo gesto pittorico, nella drammaticità coloristica e persino nelle dimensioni delle superfici di gran parte delle sue opere", sottolinea ancora il prof. Codoban.
In un collegamento con Radio Romania Internazionale, Alexandru Damian, responsabile progetti arti visive dell'IRCCU Venezia, ha offerto tutti i dettagli sulla mostra realizzata con il sostegno dell'Istituto Culturale Romeno di Bucarest. Una mostra che celebra anche il 70/o anniversario del pittore tra i cui studenti si sono annoverati grandi nomi della giovane generazione di artisti romeni, come Adrian Ghenie.
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