La legge sulle pensioni

la legge sulle pensioni   L’Esecutivo romeno ha approvato la nuova legge sulle pensioni, su proposta del Ministero del Lavoro e della Giustizia Sociale.

Il disegno della nuova legge sulle pensioni è stato adottato dal governo di Bucarest e verrà inviato al Parlamento. L’età standard e il periodo di contribuzione restano immutati, mentre tutte le pensioni verranno ricalcolate. Lo ha annunciato la ministra del Lavoro, Lia Olguţa Vasilescu, precisando che ci sarà un aumento a tappe del punto pensionistico, fino al 2021. Così, l’anno prossimo sarà di 1.265 lei (270 euro), nel 2020 di 1.775 lei (380 euro) e di 1.875 lei (400 euro) nel 2021. La ministra ha inoltre aggiunto che, dopo l’applicazione della nuova legge, le pensioni non diminuiranno. Lia Olguţa Vasilescu: “Nel disegno di legge si precisa che nessuna pensione sarà abbassata. Se nel caso del ricalcolo risulterà una somma inferiore a quella attuale, allora sarà mantenuta la vecchia somma. Non saranno modificati l’età standard di pensionamento e nemmeno il periodo di contribuzione minimo e quello completo. Un’altra novità è che le donne con un periodo di contribuzione di almeno 15 anni, che hanno partorito e allevato tre figli possono beneficiare di un abbassamento di sei anni dell’età di pensionamento.”

 

Secondo il disegno di legge, non vengono modificati l’età standard di pensionamento, il periodo di contribuzioni minimo e neanche quello completo. Per poter diventare pensionato, in Romania, c’è bisogno di un’anzianità di almeno 15 anni. Le persone che non adempiono a questo requisito, alla data dell’entrata in vigore della legge, potranno optare, per la prima volta, per l’indennità sociale minima, se è maggiore della pensione che ricevono. Tra le novità apportate si annoverano l’introduzione del master e del dottorato come periodo non contributivo assimilati al periodo di contribuzione, che si aggiunge alla facoltà, al servizio di leva, alla pensione di invalidità, al congedo per malattia, a quello per l’allevamento del figlio, all’indennità di disoccupazione, alla deportazione, alla detenzione politica, previsti nella legislazione vigente.

 

Il ddl prevede sempre quattro categorie di pensioni – di vecchiaia, anticipata, di invalidità e di reversibilità -, però alcune hanno subito modifiche di struttura. In più, si mantiene il contratto di assicurazione facoltativa, ma con alcune modifiche. Così, m mentre nell’attuale legge si può pagare solo per cinque anni consecutivi retroattivi, in futuro l’interessato potrà scegliere diversi periodi non contributivi per un totale di 5 anni. La pensione minima viene calcolata in rapporto allo stipendio minimo lordo del rispettivo anno. Le persone con un’anzianità di almeno 15 anni ricevono il 45% dello stipendio minimo lordo, mentre per ogni anno di anzianità in più si aggiunge l’1% dello stipendio minimo lordo. Vengono valorizzati tutti i diritti di tipo salariale, per cui sono stati pagati contributi: scatti, accordo globale, il 13esimo stipendio, straordinari, premi e altri bonus. Parallelamente, il disegno di legge prevede anche la sburocratizzazione e l’accesso online alle informazioni sui propri contributi.


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Publicat: 2018-10-11 14:51:00
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