07.12.2018

07.12.2018 Ministri: l'Esecutivo romeno fa una segnalazione alla Corte Costituzionale sul tema del rimpasto governativo/Trasporti: la Romania invia alla Commissione Europea, in vista del finanziamento, 15 progetti di infrastruttura di 4,8 miliardi di euro

Rimpasto governativo - L'Esecutivo romeno ha fatto una segnalazione, oggi, alla Corte Costituzionale, sul tema del rimpasto governativo, dopo che il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha comunicato, ieri, alla premier socialdemocratica, Viorica Dancila, in un colloquio telefonico, che fino alla prossima settimana non prenderà nessuna decisione sulla nomina di nuovi ministri alla guida dei Ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo Regionale. In precedenza, il capo dello stato, scontento che, in due anni di governo, la coalizione governativa PSD-ALDE abbia cambiato circa 70 ministri, aveva precisato di non aver ancora ultimato l'analisi delle proposte fatte per i due ministeri, ossia Olguţa Vasilescu, per il dicastero dello Sviluppo, e Mircea Drăghici per quello dei Trasporti. Ricordiamo che a fine novembre, Klaus Iohannis ha accettato sei proposte di nomina di nuovi ministri inoltrate dalla premier Viorica Dăncilă, per i Ministeri della Difesa, del Lavoro, dell'Economia, della Cultura, delle Comunicazioni e della Gioventù e dello Sport. Il presidente Klaus Iohannis, che ha accusato il PSD di "inabilità di fare politica", ha annunciato che aspetterà la risposta della CC prima di prendere una decisione. I giudici della Corte Costituzionale hanno stabilito per il 13 dicembre il termine per la trasmissione dei punti di vista in questo caso. 

 

Salario minimo - Il Governo romeno ha adottato, oggi, l'aumento del salario minimo lordo garantito e del salario di chi ha un titolo di studio universitario. Le misure entreranno in vigore dal 1 gennaio prossimo - il salario minimo lordo garantito crescerà da 1900 lei (circa 410 euro) a 2080  lei (circa 450 euro), mentre per chi occupa posizioni per cui è necessaria una laurea o per chi ha un'anzianità di servizio pari ad almeno 12 mesi il salario crescerà da 1900 lei a 2350 lei (500 euro). Sempre oggi, il Governo ha deciso la concessione di voucher vacanze per un valore di 1.450 lei (circa 310 euro) ai dipendenti del settore pubblico nel 2019 e 2020. Nel 2018, circa 1,2 milioni  di pubblici dipendenti hanno goduto del rimborso di simili voucher esclusivamente nelle unità ricettive romene. Solo a settembre, il numero dei turisti romeni che hanno pernottato in un'unità ricettiva autorizzata è cresciuto del 14% rispetto all'anno scorso.

 

Presidenza Ue – La ministra romena della Salute, Sorina Pintea, ha assunto dalla collega austriaca, Beate Hartinger-Klein, il mandato della Presidenza di turno del Consiglio dell’Ue. Lo ha reso noto, oggi, un comunicato del dicastero. Stando al comunicato, l’obiettivo della Romania durante il suo mandato è la garanzia dell’accesso alla salute per tutti i cittadini europei. Il programma della presidenza romena nel campo della salute si prefigge 5 priorità: la resistenza anti-microbica, la vaccinazione, l’accesso equo ai farmaci per i pazienti dell’Unione, la mobilità dei pazienti e la E-Health. Ieri, a Bruxelles, il ministro romeno del Lavoro e della Giustizia Sociale, Marius Budăi, ha assunto, simbolicamente, la Presidenza del Consiglio Occupazione, Politica Sociale, Salute e Consumatori, nel contesto della Presidenza romena di turno del Consiglio dell’Ue, del 1 gennaio-30 giugno del 2019.

 

Trasporti - Il Ministero dei Trasporti di Bucarest ha inviato alla Commissione Europea in vista del finanziamento 15 progetti di infrastruttura per un valore  totale di 4,8 miliardi di euro. Lo ha reso noto il ministro dei Trasporti, Lucian Şova. Due dei progetti - la linea di metropolitana verso l'aeroporto internazionale Otopeni e la tangenziale di Bucarest - sono definiti come progetti prioritari e hanno un valore totale di 1,5 miliardi di euro. Dall'inizio dell'anno sono stati inaugurati tre tronchi di autostrada, per una distanza totale di 40 km, e questo mese saranno aperti al traffico altri 14 km in provincia di Mureş (centro), come parte dell'Autostrada Transilvania, e 6 km dell'Autostrada Autostrada Bucarest-Ploieşti (sud).

 

Difesa – Il capo di stato maggiore dell’Esercito romeno, il generale Nicolae Ciucă, si è incontrato con alcuni dei militari romeni del Distaccamento di Difesa Antiaerea “I Pipistrelli Neri”, dislocati in Polonia, come parte del Gruppo di Lotta della Nato a guida statunitense. Il distaccamento romeno è formato di 120 militari, che hanno la missione di assicurare la presenza consolidata, in sistema rotazionale, nel nord-est dell’Alleanza, in conformità alle misure adottate al Vertice di Varsavia. In occasione della visita in Polonia, il generale Nicolae Ciucă ha discusso con il collega polacco, il generale-tenente Rajmund Andrzejczak, dell’individuazione di nuovi campi di cooperazione tra le forze armate dei due Paesi, e della diversificazione delle modalità di addestramento congiunto.

 

Romania – Polonia – Il presidente del Senato romeno, Călin Popescu-Tăriceanu, effettua dal 6-8 dicembre una visita ufficiale in Polonia. L’esponente romeno ha avuto incontri con il presidente polacco Andrzej Duda e con altri alti esponenti di Varsavia. Tariceanu ha apprezzato il dialogo tra i Parlamenti dei due Paesi e ha sottolineato l’importanza dei progetti organizzati insieme. Tariceanu ha accennato alla “Trilaterale Romania-Polonia-Turchia”, che si realizza a livello dei Parlamenti e dei Ministeri degli Esteri, e al Formato Bucarest (B9)”, a livello di capi di stato, presidenti dei parlamenti e ministri della Difesa dei 9 Paesi che assicurano il fianco est della Nato. Allo stesso tempo, l’esponente di Bucarest ha espresso l’interesse per l’ampliamento delle relazioni economiche bilaterali. Sull’agenda anche una visita a Gdansk, dove il presidente del Senato romeno ha previsti incontri con esponenti polacchi e imprenditori della regione

 

OSCE – ll segretario di stato presso il Ministero degli Esteri di Bucarest, Dan Neculăescu, ha partecipato, dal 6-7 dicembre, alla riunione del Consiglio Ministeriale dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa di Milano L’esponente romeno ha espresso la sua preoccupazione per il deterioramento del contesto di sicurezza a livello europeo, segnato dal conflitto in Ucraina, la persistenza dei conflitti congelati nella regione del Mar Nero e l’erosione del regime di controllo degli armamento convenzionali. Dan Neculăescu ha ribadito il fermo sostegno della Romania agli sforzi per risolvere la crisi in Ucraina, inclusivamente tramite la partecipazione attiva nell’ambito della Missione Speciale di Monitoraggio dell’OSCE. Nel contesto del passaggio di consegne alla Romania alla Presidenza del Consiglio dell’Ue, il 1 gennaio prossimo, Dan Neculăescu ha espresso la disponibilità a cooperare strettamente con la futura Presidenza di turno slovacca dell’OSCE. 

 

PIL – Il Pil è cresciuto dello 0,2% nell’Eurolandia e dello 0,3% nell’Ue nel terzo trimestre del 2018 rispetto al secondo trimestre. Gli stati membri con le più forti crescite sono stati Malta (3,6%) e Romania (1,9%), secondo i dati preliminari resi pubblici oggi da Eurostat. A Bucarest, l’Istituto Nazionale di Statistica ha confermato le stime pubblicate a metà novembre, sulla crescita del 4,3% dell’economia romena nel terzo trimestre del 2018, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Rispetto al precedente trimestre, il PIL è cresciuto dell’1,9%. Allo stesso tempo, nei primi 9 mesi dell’anno, il PIL è cresciuto del 4,2%, principalmente grazie alle spese della popolazione.

 

Schengen – Gli eurodeputati prenderanno in esame, lunedi’, 10 dicembre, e voteranno, martedi’, 11 dicembre, una risoluzione con cui chiederanno al Consiglio Ue di prendere una decisione rapida e positiva sull’ingresso della Romania e Bulgaria come membri a pieno titolo nell’Area Schengen. Il Parlamento ha dato la luce verde all’adesione della Bulgaria e Romania a Schengen a giugno 2011 e ha ribadito la sua posizione diverse volte dopo la risoluzione legislativa. La decisione finale va presa all’unanimità nel Consiglio Ue. L’adesione di Romania e Bulgaria allo spazio di libera circolazione europeo è stata rinviata più volte a causa dell’opposizione di vari Paesi membri, che hanno motivato con le mancate riforme nel campo della giustizia.


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Publicat: 2018-12-07 17:03:00
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