L'alosa del Danubio affumicata - prodotto a marchio IGP

l'alosa del danubio affumicata - prodotto a marchio igp Dal 3 dicembre scorso, il patrimonio culinario europeo si è arricchito di un'altra prelibatezza: l'alosa del Danubio affumicata, il quinto prodotto tipico romeno riconosciuto e tutelato dall'UE.

Dal 3 dicembre scorso, il patrimonio culinario europeo si è arricchito di un'altra prelibatezza: l'alosa del Danubio affumicata, il quinto prodotto tipico romeno riconosciuto e tutelato dall'UE. È stata la decisione della Commissione Europea di inserire l'alosa del Danubio affumicata tra i prodotti a indicazione geografica protetta (IGP), quelli per i quali la materia prima e/o la trasformazione e/o la stagionatura si riferiscono a un territorio determinato che conferisce caratteristiche particolari. Questa certificazione comunitaria dà maggiori garanzie ai consumatori, grazie al livello di tracciabilità e di sicurezza alimentare più elevato rispetto ad altri prodotti.

 

Il marchio di qualità IGP assegnato all'alosa del Danubio afumicata, oltre a proteggere la sua tipicità, è un riconoscimento della reputazione e della lunga tradizione culinaria dell'industria di lavorazione del pesce di Tulcea, città nota come la principale porta d'ingresso nel Delta del Danubio, sito naturalistico nel sud-est della Romania inserito nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco. L'alosa del Danubio è una specie di pesce che migra dal Mar Nero verso il Danubio e che vive solo in quest'area geografica, potendo essere pescata solo durante il periodo di migrazione. Si tratta, quindi, di una specie di pesce di stagione, che si trova in una quantità limitata in natura.

 

Il riconoscimento europeo si deve al percorso intrapreso dall'Associazione Ro-Pescador di Tulcea, l'unica in Romania che può produrre e valorizzare l'alosa del Danubio affumicata IGP e che si è occupata del dossier di candidatura, inviando la documentazione e il disciplinare di produzione. Questo antipasto deltaico viene prodotto a Tulcea, in un'unità moderna di lavorazione del pesce, cofinanziata dal Programma Operativo Nazionale del Fondo Europeo per la Pesca 2007-2013. Tiberiu Cazacioc, rappresentante dell'Associazione Ro-Pescador, ci racconta la storia di questo antipasto deltaico, che chiama "un annunciatore della primavera".

 

"La provincia di Tulcea, quindi il nord della Dobrugia, ha avuto una forte industria di lavorazione del pesce negli anni '60-'70-'80. Poi, il crollo del comunismo ha portato, naturalmente, a certe trasformazioni nell'industria romena. Questa importante certificazione, il marchio IGP, è il frutto di due anni di lavoro. L'alosa del Danubio affumicata - prodotto a indicazione geografica protetta - è un simbolo della rinascita del valore culinario e di patrimonio dell'industria romena di lavorazione del pesce. È un riconoscimento che dobbiamo alla tradizione della lavorazione del pesce, all'area geografica di provenienza, ma anche all'attività delle comunità di pescatori della zona. È, inoltre, merito è di una serie di compagnie riunite in un'associazione di produttori della provincia di Tulcea, Ro-Pescador, all'interno della quale c'è anche un'organizzazione dei pescatori. L'alosa del Danubio è una specie di stagione, a marzo migra dal Mar Nero verso il Danubio per riprodursi e, quindi, ci sono certi periodi in cui può essere catturata. Le quantità annuali medie di pescato si agirano su 10-20 tonnellate, e parliamo della cattura legale. Praticamente Ro-Pescador ha l'esclusiva di produzione. Il riconoscimento IGP è, direi, a beneficio delle comunità locali, un beneficio culturale soprattutto. Questa specie di pesce ha segnato culturalmente, lungo il tempo, la vita delle comunità deltaiche e danubiane", ha spiegato Tiberiu Cazacioc.

 

L'alosa del Danubio pesa 250-400 etti, ha tra 25-30 centimetri ed è riconosciuta come il pesce più ricco di acidi grassi in rapporto alla sua grandezza. Tibieriu Cazacioc ci ha parlato del metodo di preparazione dell'alosa del Danubio affumicata secondo una ricetta tramandata di generazione in generazione.

 

"Il metodo di preparazione è solo una parte di ciò che significa l'alosa del Danubio affumicata. Si tratta della tradizionale affumicatura a freddo con schegge di legno di conifere, che consente una migliore conservazione del sapore e dell'aroma. Questa delizia deltaica risale a molto tempo fa, praticamente la produzione artigianale di antipasti di pesce risale al 19esimo secolo nel Delta del Danubio. All'epoca, a seconda delle risorse a disposizione, il più pregiato era il caviale, poi fu l'alosa del Danubio affumicata a diventare ricercatissima. Era fornita in delle botti, conservata nell'olio, affumicata. Era una delle delizie locali. È una specie che vive solo qui, è per questo che è a Indicazione Geografica Protetta. Della sua famiglia di pesci, è la più ricca di OMEGA 3 e OMEGA 6. Motivo per cui quando viene preparata non c'è bisogno di nient'altro. È un prodotto premium, di qualità, per la cui produzione si lavora tantissimo. Ed è una risorsa limitata disponibile in un'area ristretta - il Delta del Danubio. È non solo una gioia culinaria, bensi' un valore aggiunto per il Delta del Danubio. Allorquando appare, ogni anno, in primavera, nel periodo di riproduzione, c'è una vera e propria effervescenza nelle comunità locali, perchè è un momento speciale offerto dalla natura, ideale per i turisti che vogliono vedere come si pratica la pesca artigianale e fare pescaturismo. E lo si può fare praticamente fuori stagione, un pò prima della Pasqua", ci ha raccontato Tiberiu Cazacioc.

 

Sempre quest'anno, l'alosa del Danubio affumicata è stata inclusa nell'Arca del Gusto Slow Food, che viaggia per il mondo per raccogliere prodotti appartenenti alla cultura, alla storia e alle tradizioni locali, come prodotto alimentare artigianale del patrimonio culinario del Delta del Danubio.

 

"Il movimento Slow Food, di cui faccio parte come attivista, ha un catalogo di prodotti ritenuti di qualità, molti in via di estinzione e che sono prova di un'eredità culturale. Poi, sul fronte dei marchi di qualità, l'Associazione RoPescador ambisce a fare molto di più, intende proporre anche l'insalata di uova di luccio di Tulcea, prodotto già all'esame della Commissione Europea, sempre per l'IGP. E al Ministero dell'Agricoltura abbiamo inoltrato il dossier di candidatura per la certificazione come specialità tradizionale garantita dell'insalata di uova di carpa, un altro prodotto artigianale romeno", ha detto Tiberiu Cazacioc a RRI.

 

Gli altri quattro prodotti tipici romeni riconosciuti finora e tutelati dall'UE sono la marmellata di prugne di Topoloveni, il Salame di Sibiu, la Carpa testagrossa affumicata della Contrada di Bârsa e il formaggio "Telemea de Ibăneşti".

 

 

 


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Publicat: 2018-12-07 20:52:00
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