Sguardo sul 2018 turistico in Romania (II)

sguardo sul 2018 turistico in romania (ii) Il 2018 è stato un anno ricco non solo di eventi turistico-culturali, ma anche di eventi enogastronomici e di traguardi raggiunti dalla Romania in questo settore.

Il 2018 è stato un anno ricco non solo di eventi turistico-culturali, ma anche di eventi enogastronomici e di traguardi raggiunti dalla Romania in questo settore.

 

Dal 7 giugno del 2018, il formaggio "telemea di Sibiu", apprezzatissima specialità casearia romena è prodotto tutelato dal marchio di qualità nazionale, un passo in avanti nel percoso di valorizzazione dei prodotti tipici romeni. Il diritto di comercializzazione del prodotto spetta adesso solo ai produttori e lavoratori della provincia di Sibiu, in Transilvania, regione storica nel centro della Romania. Uno dei requisiti da rispettare è la composizione floreale dei pascoli montani della provincia di Sibiu. Può utilizzare l'etichetta con la denominazione "Telemea di Sibiu" solo chi alleva gli ovini e produce il formaggio telemea esclusivamente nella provincia di Sibiu, contraddistinta da una lunga tradizione pastorizia e casearia, che potete scoprire lungo una "Strada dei formaggi", al centro della quale si trova la zona Marginimea Sibiului, nel sud-ovest della provincia, nota come "patria del formaggio". E restando nel campo della gastronomia e dei prodotti tipici romeni, va ricordato anche che, dal 3 dicembre scorso, il patrimonio culinario europeo si è arricchito di un'altra prelibatezza: l'alosa del Danubio affumicata, il quinto prodotto tipico romeno riconosciuto e tutelato dall'UE. Il marchio di qualità IGP assegnato all'alosa del Danubio afumicata protegge la sua tipicità ed è un riconoscimento della reputazione e della lunga tradizione culinaria dell'industria di lavorazione del pesce di Tulcea, città nota come la principale porta d'ingresso nel Delta del Danubio, sito naturalistico nel sud-est della Romania inserito nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco. L'alosa del Danubio è una specie di pesce che migra dal Mar Nero verso il Danubio e che vive solo in quest'area geografica, potendo essere pescata solo durante il periodo di migrazione. Si tratta, quindi, di una specie di pesce di stagione, che si trova in una quantità limitata in natura. Il riconoscimento europeo si deve al percorso intrapreso dall'Associazione Ro-Pescador di Tulcea, città in cui viene prodotto questo antipasto deltaico. Il rappresentante dell'associazione,  Tiberiu Cazacioc, precisava in occasione dell'assegnazione del marchio di qualità IGP all'alosa del Danubio affumicata che esso è a beneficio delle comunità locali, un beneficio culturale soprattutto, in quanto questa specie di pesce ha segnato culturalmente, lungo il tempo, la vita delle comunità deltaiche e danubiane. L'alosa del Danubio affumicata viene ancora oggi preparata secondo una ricetta tramandata di generazione in generazione. Gli altri quattro prodotti tipici romeni riconosciuti finora e tutelati dall'UE sono la marmellata di prugne di Topoloveni, il Salame di Sibiu, la Carpa testagrossa affumicata della Contrada di Bârsa e il formaggio "Telemea di Ibăneşti".

 

 Nel 2018, i vini della Romania, e quelli della confinante Moldova, due Paesi che condividono tanti aspetti della loro storia e cultura e vantano ambedue una millenaria tradizione di coltivazione della vite e produzione di vino, sono stati portati alla ribalta nel nostro Paese e all'estero a vari eventi. Nel maggio del 2018, i vini di Vrancea, epicentro della viticoltura romena, hanno ricevuto nuovi riconoscimenti al prestigioso Concours Mondial de Bruxelles, di Pechino, in Cina: due medaglie d'oro. In autunno, il capoluogo di provincia Focsani è diventato un'altra volta capitale dei vini romeni, ospitando il Festival Internazionale della Vite e del Vino "Bacco", giunto alla XXVIesima edizione. La Repubblica Moldova, tra i 20 maggiori produttori mondiali di vino, punta anch'essa moltissimo sull'enoturismo e vanta delle cantine sotterranee uniche al mondo, come Cricova e Milestii Mici. Milestii Mici è, da agosto del 2005, nel libro dei primati, per avere la maggiore collezione di vino nel mondo: 2 milioni di bottiglie conservate in oltre 200 km di cunicoli sotterranei. La Moldova ha, sin dal 2013, un brand Paese: "Wine of Moldova. A legend alive" - "Il vino della Moldova, una leggenda viva", con cui si propone di promouovere i vini locali sui mercati esteri. Nella stessa strategia di promozione si iscrive anche la Giornata Nazionale del Vino, festeggiata nella capitale Chișinău e in tutte le cantine del Paese ogni ottobre. Ad ottobre, il meglio della produzione vitivincola moldava è stato portato alla ribalta alla prima edizione del Festival del Vino della Repubblica Moldova, in uno dei piú pittoreschi luoghi nei pressi di Bucarest, sulle sponde del lago Snagov, a 40 km dalla capitale. L'evento, organizzato nel Centenario della Romania e in simultanea con la Giornata Nazionale del Vino di Chisinau, per rendere un omaggio alla storia e alle tradizioni comuni dei due Paesi, legati non solo da una lingua e una storia comuni, ma anche da vitigni comuni, è stato un'idea dell'Ufficio Nazionale della Vite e del Vino della Repubblica Moldova. All'evento in Romania hanno partecipato 20 produttori moldavi.

 

Sempre nel 2018, nel paesino Ciocanesti, in provincia di Calarasi, nella regione Valacchia, nel sud della Romania, è stato lanciato un bellissimo progetto rivolto agli amanti della natura, della gastronomia e della bici attraverso un evento speciale: un bike brunch. Si tratta di un mix tra piccola colazione e pranzo, abbinato al cicloturismo amico della natura e alla scoperta della gastronomia e delle tradizioni con la partecipazione delle comunità locali. Il progetto, chiamato "Sviluppo dell'economia locale e conservazione della natura nella pianura alluvionale del Danubio", è stato ideato dalla sezione romena della più grande organizzazione mondiale per la conservazione della natura - World Wide Fund for Nature (il Fondo Mondiale per la Natura) -, in collaborazione con le ong Outhentic Cycling Romania, My Secret Romania e My Transilvania, promotrici del turismo responsabile. Al centro del progetto, quindi, la pianura alluvionale del Danubio, che si stende tra le Gole del Danubio "Le Porte di Ferro" e Calarasi, città-porto sul Danubio. I percorsi cicloturistici promossi portano alla scoperta della biodiversità locale e delle tradizioni del paesino Ciocanesti, nonchè della vita dei suoi abitanti. Ciocanesti è stato dichiarato area naturale protetta del sito Natura 2000 in quanto casa o luogo di sosta di moltissime specie di uccelli. Il punto dei partenza dell'itinerario cicloturistico inaugurato nel 2018, lungo 66 km, è stato l'Allevamento piscicolo Ciocăneşti, forte attrattiva per gli appassionati di pisicoltura, di osservazione degli uccelli o di cicloturismo. Il manager di progetto Raluca Dan ha raccontato a RRI che si tratta di un'area ricca non solo di biodiversità, ma anche di tradizioni dove si possono scoprire antiche attività artigianali.  

 

 

 


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Publicat: 2019-01-04 19:43:00
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