Conseguenze della falsificazione dei farmaci

conseguenze della falsificazione dei farmaci Fino al 10% dei farmaci prodotti a livello globale sono contraffatti. Lo rilevano le stime dell'Organizzazione Mondiale della Salute.

Fino al 10% dei farmaci prodotti a livello globale sono contraffatti. Lo rilevano le stime dell'Organizzazione Mondiale della Salute. E il fenomeno colpisce ciascun Paese. La situazione non provoca solo una grande perdita di profitti nell'industria farmaceutica, ma rappresenta anche un grande pericolo per le persone che acquistano i farmaci conttraffatti. Secondo l'OMS, la percentuale delle contraffazioni nell'intera industria farmaceutica continua a crescere a causa di più fattori - la natura sempre più complessa delle catene di approvigionamento, l'estensione del commercio elettronico e l'assenza della capacità di esecuzione e applicazione delle sanzioni. Con la crescita drammatica delle contraffazioni di beni industriali e di consumo, sono stati stabiliti vari regolamenti al fine di proteggere la catena ufficiale di approvigionamento. E, sebbene nei Paesi occidentali, il tasso delle contraffazioni non sia molto alto, sono state adottare regolamentazioni utili per l'individuazione, la scoperta e il monitoraggio dei beni. Di recente, la direttiva europea che include misure per la sicurezza dei farmaci è entrata pienamente in vigore. Tra i nuovi provvedimenti, la stampa sulle scatolette dei farmaci di un codice speciale, atto a prevenire la contraffazione. Inoltre, è stato raccomandato che i farmaci non siano più venduti a ritaglio.


"I produttori fanno lunghe ricerche per scoprire farmaci che siano, da una parte efficaci, e, d'altra parte, sicuri, nel senso di non avere effetti secondari. Parliamo di farmaci contraffatti allorquando un farmaco viene fatto con altri mezzi rispetto a quelli ufficiali e allora non riunisce gli standard in base ai quali ha ricevuto l'autorizzazione di commercializzazione in un Paese o una regione. Com'è apparso l'interesse a contraffare farmaci? Allorquando i farmaci hanno un certo valore sul mercato, sostituire con qualcos'altro diventa redditizio per coloro che hanno simili preoccupazioni, che non sono nè morali, nè sane. Perchè si è constatato che nell'Ue sono apparsi casi più frequenti di sostituzioni si simili prodotti, ossia prodotti che non sono conformi, è apparsa questa direttiva, atta a dare assicurazioni ai pazienti, nel senso che i prodotti che acquista siano prodotti sicuri", ha spiegato il docente universitario Dumitru Lupuleasa, il presidente del Collegio dei Farmacisti, ospite a Radio Romania.


Dan Zaharescu, direttore esecutivo dell'Associazione romena dei Produttori Internazionali di Farmaci ha parlato a Radio Romania delle condizioni in cui i farmaci contraffatti sono diventati un problema all'interno dell'Ue.


"C'erano delle crepe nella catena commerciale standard dei farmaci che consentivano simili penetrazioni di prodotti contraffatti. L'obiettivo della direttiva era proprio di assicurare il paziente che nel momento in cui riceve dalla mano del farmacista un farmaco quel farmaco è uno autentico. Non parliamo adesso dei rischi che si assumono i pazienti - anche questi sono dei rischi di cui si deve diventare consapevoli - acquistando farmaci da altre fonti che le farmacie, rispettivamente da internet, da fonti non controllabili attraverso i canali ufficiali tramite cui dovrebbero circolare i farmaci e che espongono i pazienti ai maggiori rischi", ha detto Zaharescu.


Per la prevenzione delle contraffazioni occorre un approccio complesso, un elemento-chiave essendo l'imballaggio securizzato - è la premessa dalla quale è partita l'iniziativa europea. Perciò, la Direttiva Europea sui Farmaci Contraffatti impone l'uso di elementi di sicurezza obbligatori, sulla parte esterna dell'imballaggio dei farmaci: la presenza di una serie unica per l'individuazione e l'autenticazione dei prodotti individuali, e di una modalità di sigillatura che permetta la verifica visiva dei tentativi di contraffazione. Cosi', a partire dal 9 febbraio del 2019, nessun produttore di farmaci può più mettere sul mercato farmaci non serializzati. Ciò signifca che ciascuna scatoletta di farmaci deve recare un codice unico, cosi' come le persone hanno il Codice Numerico Personale, che si ritrova in una base dati europea. Nel momento in cui il farmacista rilascia un simile farmaco al paziente, quando lo scanerizza per metterlo sullo scontrino, fa automaticamente anche una verifica della validità della serie del rispettivo farmaco. Se l'applicazione informatica gli dice che il farmaco è autentico, sicuro, allore lo può rilasciare al paziente. Inoltre, ciascuna scatoletta serializzata deve avere anche un sigillo, un autoadesivo oppure un elemento atto a impedire l'apertura della scatoletta prima della vendita, come garanzia dell'autenticità. Tutte queste misure appaiono nel contesto in cui la Commissione Europea, l'Interpol, l'Europol e le Agenzie Nazionali specializzate hanno segnalato lungo il tempo la contraffazione di diversi farmaci e hanno chiuso centinaia di siti illegali ogni anno. 



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Publicat: 2019-03-12 18:51:00
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