Il Parco Nazionale dei Monti di Rodna

il parco nazionale dei monti di rodna Il Parco Nazionale i Monti di Rodna è la più estesa area protetta nel nord dei Carpazi Orientali.

Il Parco Nazionale i Monti di Rodna è la più estesa area protetta nel nord dei Carpazi Orientali. È il secondo parco nazionale per grandezza in Romania, dopo il Parco Domogled - la Valle del Cerna, di 54.000 ettari. Il Parco Nazionale I Monti di Rodna è stato creato nel 1932, e nel 2007 è stato designato sito Natura 2000. In esso ricadono più aree naturali di particolare interesse scientifico, geologico, paesaggistico, floristico, faunistico e speleologico e diversi tipi di habitat, tra giuncacee, pascoli alpini, paludi. Esso vanta un rilievo glaciale spettacolare e ben conservato. Le foreste, i pascoli e i complessi rocciosi ospitano una flora e fauna ricche e svariate, con numerose specie rare ed endemiti dei Monti Carpazi, come racconta Lucia Mihaela Poll, direttrice dell'Amministrazione del Parco Nazionale i Monti di Rodna.


"Abbiamo la crotonella dei Monti di Rodna, unica nel mondo, con un fiore piccolo, rosa. Abbiamo oltre 2000 specie di piante superiori, specie di relitti glaciali, specie protette come la genziana, l'angelica e la peonia selvatica. Abbiamo anche il tasso, il pino cembro, abbiamo oltre 600 specie di farfalle, 12 specie di lombricidi, ma anche molte specie di uccelli: il gallo forcello, questa zona essendo una delle ultime in Romania in cui vive questa specie, ma anche il gallo cedrone, l'acquila montana ecc. Nelle acque di montagna vivono specie come il salmone del Danubio, la trota o il temolo. Se parliamo di mammiferi, va ricordato il capro nero, il cui numero è cresciuto. Ci sono famiglie di marmotte, cervi dei Carpazi, caprioli, orsi, lupi, linci e gatti selvatici. Nel parco vivono 100 orsi. E ci sono oltre 110 malghe, perchè la transumanza viene ancora praticata nella zona ogni anno", ha detto Mihaela Poll.


Il capro nero è una specie emblematica per le zone alte dei Carpazi, dichiarato "monumento della natura" sin dal 1933. È una specie protetta e una delle più valorose in Romania. I capri neri, le acquile montane, i cervi e gli avvoltoi animano il paesaggio selvatico delle cime dei Monti di Rodna. Anche se non rappresenta alcun pericolo diretto o indiretto per gli uomini e non è una specie dannosa, il capro nero è stato introdotto di recente nella lista delle specie cacciabili. Gli ambientalisti sono indignati da questa decisione e chiedono che il capro nero sia tutelato per legge.


"Prima del 1918 nei Monti di Rodna vivevano tra 120 e 160 esemplari di capro nero. Durante la Seconda Guerra Mondiale, essi sono stati sterminati, poi, nel 1964, si è passati alla ripopolazione con capretti portati dai monti Bucegi  e Retezat. Nel 1967, 8-10 simili esemplari sono stati lasciati in libertà. Nel 1990 si è giunti a circa 320 esemplari, e, nel 2004, dalla creazione dell'Amministrazione del Parco Nazionale i Monti i Rodna, sono stati avvistati 36 esemplari in primavera e 61 in autunno. Poi, abbiamo avviato noi la ripopolazione. Nel 2004, vi sono stati portati 8 esemplari dai Bucegi e Retezat. Nel 2019, durante il censimento di primavera, abbiamo constatato che c'erano oltre 120 capri neri, e presto sarà fatta la valutazione d'autunno. Ma ci sono i capri neri, molti turisti li hanno avvistati. Ci sono frotte di 50-60 esemplari. Qui, nel Parco Nazionale c'è il divieto di caccia, e il capro nero è considerato monumento della natura e cerchiamo di proteggerlo. Ma ci sono problemi sia per quanto riguarda il bracconaggio, che le malattie. Il capro nero muore d'infarto se si spaventa. Pochi lo sanno. Ma, ultimamente, grazie al fatto che è tutto tranquillo sulle montagne, il loro numero è cresciuto", ha spiegato Mihaela Poll.


Nel Parco Nazionale i Monti di Rodna ricadono anche molte riserve naturali. Sul versante settentrionale si trova una delle più spettacolari cascate in Romania  - la  "Cascata dei Cavalli", a 1300 metri. Nella zona di Borşa si trova il Lago Iezer, sottostante la cima Pietrosu, a 1.825 m, che viene chiamato anche "il lago senza fondo". È un lago glaciale fiancheggiato da cime selvagge e prive di vegetazione che fa parte della riserva scientifica "Pietrosu Mare". Uno dei maggiori laghi glaciali in Romania è il Lago Lala Mare, sito a 1.815 m, in cui vivono trote e  che è circondato da peonie selvatiche, pianta protetta per legge. Nelle zone paludose nei dintorni si trovano relitti glaciali, come la stella alpina o la genziana gialla.


In qualsiasi stagione, i Monti di Rodna offrono paesaggi mozzafiato, come racconta  Mihaela Poll. "Abbiamo la Radura dei narcisi, a 1600 metri di altezza. Dal 2007 la monitoriamo attentamente, e, da qualche centinaia di metri siamo giunti a circa 6 ettari, l'anno scorso. Sono tanti i turisti che vengono a maggio per ammirare i narcisi. Nel massiccio Pietrosul Mare abbiamo laghi glaciali unici nel mondo. Pietrosul è la più alta cima nei Carpazi Orientali (2303 m), abbiamo tante specie, molte famiglie di marmotte, una ricca vegetazione. Ci sono anche sorgenti carsiche, vallate, radure, pascoli, foreste di coniferi, foreste di latifoglie e miste. Non solo questo massicci, bensi' l'intera catena dei Monti di Rodna vantano paesaggi mozzafiato. Ciascuna stagione ha la sua bellezza", ha detto a RRI Mihaela Poll.


Circa 2.300 ettari del Parco Nazionale I Monti di Rodna sono stati dichiarati zone a tutela speciale, grazie alle aree protette di grande importanza scientifica, che includono zone selvatiche in cui l'intervento dell'uomo è stato estremamente ridotto. Oltre 800 ettari di foreste secolari saranno inclusi nel Catalogo Nazionale delle Foreste Vergini e Quasivergini. 



www.rri.ro
Publicat: 2019-11-28 19:29:00
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