Discussioni sulle elezioni politiche anticipate

discussioni sulle elezioni politiche anticipate I leader politici di Bucarest evocano, sempre più spesso, lo scenario delle elezioni anticipate.

Nei tre decenni di democrazia postcomunista, la Romania ha attraversato numerose crisi politiche e governative, però nessuna risolta tramite elezioni anticipate, perché il processo è complesso e richiede tempo. Tuttavia, attualmente, si discute più che mai di uno scenario del genere, nel contesto in cui il governo liberale minoritario insediato a novembre non può promuovere le proprie iniziative in un legislativo dominato ancora dai socialdemocratici. Il Governo Ludovic Orban ha fatto passare alcune leggi ponendone la fiducia nel Parlamento, compresa – per la prima volta in assoluto – la bozza della finanziaria per il 2020. Sebbene sia legale, la procedura è discutibile, visto che elimina la possibilità del dibattito sui disegni di legge in questione.

 

Dopo tre anni di coabitazione con il governo PSD e la maggioranza di sinistra, trasformata, sin dall’inizio, in una guerra politica e istituzionale aperta, il presidente Klaus Iohannis, ha, finalmente, all’inizio del nuovo mandato, un partner nell’esecutivo liberale, ma constata che i suoi poteri sono limitati a causa della mancanza di sostegno. Perciò, ha deciso di impegnarsi personalmente nella promozione di uno scrutinio parlamentare prima della data prevista. Tale ipotesi è possibile in due situazioni: se l’attuale governo viene rimosso tramite mozione di sfiducia, oppure se il premier rassegna le dimissioni. In entrambe le situazioni c’è bisogno poi, secondo la Costituzione, che il Parlamento bocci due proposte consecutive di nuovo esecutivo, quindi la posta in gioco è di trovare una maggioranza nel legislativo che respinga due governi. Klaus Iohannis ha in mente di discutere quest’argomento con i leader politici. „Sì, desidero elezioni anticipate. Evidentemente, la mozione di sfiducia è una variante tramite cui si potrebbe avviare questa pratica, ma dal punto di vista tecnico anche la dimissione può essere un metodo. Discuterò questi aspetti con il premier e con altri”, ha detto Klaus Iohannis.

 

Il premier e leader del PNL, Ludovic Orban, ha ripetuto che le elezioni anticipate si possono organizzare solo se sarà tracciata una maggioranza nel parlamento favorevole a quest’iniziativa. Dal canto suo, il leader ad interim del PSD, Marcel Ciolacu, ha affermato che il suo partito non teme il voto dei romeni, a prescindere dall’organizzazione delle elezioni prima oppure alla data prevista, in autunno. Il Governo PNL è disastroso, è del parere Ciolacu, e il PSD sta pensando seriamente di avviare una mozione di sfiducia. Una decisione in tal senso sarà presa alla riunione della direzione del partito in programma la prossima settimana. „E’ una cosa richiesta dai membri del partito, dalla società. È un fatto evidente, non si può governare un Paese, ponendo la fiducia su tutte le leggi ed evitando il Parlamento oppure cercando di rimanere nella logica elettorale e nascondere dietro slogan gli errori compiuti nell’atto di governo”, dichiarato Marcel Ciolacu.

 

Gli osservatori politici non si lasciano, però, convincere, dalla retorica del leader PSD, che probabilmente sta cercando di costruirsi una piattaforma per le prossime elezioni interne nel partito. I socialdemocratici non hanno ancora superato gli shock elettorali del 2019, quando hanno perso le elezioni europee e sono stati umiliati alle presidenziali. Un recente sondaggio IMAS rileva che uno scrutinio legislativo sarebbe stravinto, adesso, dal PNL, con il 45%, mentre il PSD otterrebbe meno del 20%.


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Publicat: 2020-01-10 12:21:00
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