Governo: revoca del Ministro delle Finanze

governo: revoca del ministro delle finanze Il premier Florin Cîţu ricopre ad interim la carica di ministro delle Finanze, dopo la revoca del titolare, Alexandru Nazare.

Il liberale Alexandru Nazare è stato rimosso, ieri, dalla carica di ministro delle Finanze, su richiesta del suo collega di partito, il premier Florin Cîţu. È la seconda revoca dal governo di coalizione formato dal PNL – USR-PLUS – UDMR, dopo quella dell’ex ministro della Salute, Vlad Voiculescu, a metà aprile. Allora, la rimozione di Voiculescu era sollecitata da quasi tutti ed è avvenuta sullo sfondo di alcuni gravi incidenti che hanno colpito ospedali di Romania e delle carenze di comunicazione, tutto ciò avendo una carica politica maggiore delle buone intenzioni del ministro. Ora, però, la rimozione alquanto intempestiva di Nazare alimenta le speculazioni secondo cui avrebbe a che fare con la lotta per la direzione del PNL tra il primo ministro Cîţu e l’attuale leader liberale Ludovic Orban, presidente della Camera dei Deputati.

 

Il premier Florin Cîţu ha spiegato, però, che la decisione di revoca giunge in seguito all’analisi dell’attività svolta al Ministero delle Finanze, che avrebbe rilevato ritardi nell’implementazione di alcuni progetti importanti legati ai fondi europei e al contrasto dell’evasione fiscale. „Il ministro Nazare ha avuto la possibilità di rassegnare le dimissioni, ma ha preferito la revoca. Tutti i leader della coalizione ne sono stati informati martedì pomeriggio”, ha dichiarato Florin Cîţu.

 

La versione di Alexandru Nazare è però diversa. In un messaggio su una rete sociale, l’ex titolare delle Finanze ha affermato che il motivo è il suo rifiuto di affiancarsi all’equipe che sostiene il premier Florin Cîţu per la carica di presidente del PNL. La revoca non è basata su motivi oggettivi, ha affermato Ludovic Orban a sua difesa, richiamando l’attenzione che la designazione di un nuovo ministro delle Finanze andrebbe stabilita dalla direzione del PNL e all’interno della coalizione governativa: „Non esiste alcun motivo serio per sostenere questo rimpasto governativo. Normalmente, qualsiasi discussione del genere sarebbe fatta all’interno del Partito Nazionale Liberale e della coalizione governativa”.

 

L’opposizione socialdemocratica non ha perso l’occasione di lanciare nuove accuse contro la coalizione governativa. Il PSD considera che le sostituzioni nel governo siano fatte solo per soddisfare gli orgogli della maggioranza. Il portavoce del partito Radu Oprea ha dichiarato: „Purtroppo, l’attuale premier sta distruggendo il Paese, i prezzi aumentano, la popolazione è sempre più povera. Anziché governare, è preoccupato solo dalla campagna interna”.

 

La disputa nel PNL rileva il totale disinteresse della maggioranza governativa per i problemi reali dei cittadini, accusa il PSD. Cioè proprio il partito che, quattro anni fa, generava una crisi politica sciogliendo il proprio governo tramite mozione di sfiducia. Il motivo: l’allora premier dava segni preoccupanti di insubordinazione nei confronti dell’ex leader supremo del partito, Liviu Dragnea, attualmente incarcerato per corruzione. Dal punto di vista costituzionale, chiedere la revoca di un membro del governo è un attributo incontestabile del primo ministro.


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Publicat: 2021-07-09 11:56:00
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