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25.02.2021

Le aziende romene offrono 12.042 posti di lavoro nell’intero Paese, per la maggior parte destinati alle persone in possesso di titoli di studio liceali, postliceali o professionali. I dati dell’Agenzia Nazionale per l’Occupazione indicano che il 23% delle disponibilità, ossia 2.748 posti, sono destinati alle persone in possesso di titoli di studi liceali o postliceali, mentre il 7% (858 posti) si rivolgono ai laureati. A gennaio, il tasso di disoccupazione a Bucarest è sceso all’1,27%. Nella Capitale si contano 15.074 disoccupati, di cui oltre 8000 donne.

L’attività mineraria nella Valle del Jiu non ha più alcuna chance. Lo ha dichiarato nel corso di una conferenza il consulente Răzvan Nicolescu, ex presidente dell’Agenzia europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia. Ex ministro dell’Energia, Nicolescu spiega che i minatori della zona dovrebbero essere assunti nei nuovi impianti di sfruttamento di uranio e grafite, risorse particolarmente pregevoli in Romania. Nell’ambito della stessa conferenza, il primo vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans, ha dichiarato che la Romania deve presentare presto un piano di rinuncia totale all’utilizzo del carbone nella generazione di energia, dal momento che questa risorsa è priva di qualsiasi futuro.

Tre quarti dei romeni considerano i telefonini portatili come principale fonte di radiazioni. Lo rilevano i dati di uno studio condotto dall’Autorità Nazionale di Gestione e Regolamentazione delle Comunicazioni, indicando che il 19% degli intervistati ritiene che la tecnologia 5G abbia degli effetti nocivi sulla salute della popolazione, sulla flora e sulla fauna. Stando allo stesso documento, oltre il 60% delle persone che hanno sentito di 5G esprimono preoccupazione sulla diffusione delle notizie false sulla nuova tecnologia mobile.

Gli esperti di sicurezza informatica di Bitdefender ammoniscono su una nuova campagna di e-mail fraudulente. I messaggi sembrano inviati da banche note sul mercato locale, quali Banca Transilvania, BCR, CEC Bank, ING, Raiffeisen Bank e UniCredit Bank, per convincere la gente di accedere a link o a scaricare file pericolosi, che possono svuotare i loro conti.

Categories: Info business
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