Il Governo e l'Istituto per l'Investigazione sui Crimini del Comunismo e la Memoria dell'Esilio Romeno stanno preparando un piano per sensibilizzare l'opinione pubblica sui crimini del comunismo in Romania.
Le proiezioni mostrano che, entro il 2080, la popolazione romena potrebbe ridursi fino a un quarto rispetto al livello attuale.
Le aziende sono alla ricerca di efficienza e produttività e coloro che impareranno a utilizzare la tecnologia si assicureranno un posto nel mercato del lavoro del futuro.
Lo studio "Un giorno nella vita di un lavoratore migrante" analizza la percezione che i migranti hanno del sistema giuridico romeno, nonché il modo in cui vivono il loro rapporto con i cittadini romeni e le loro famiglie in patria.
La Presidenza romena ha lanciato il progetto sociale "Romania in Light", che mira a portare all'attenzione dell'opinione pubblica temi come la salute, l'istruzione o il benessere di bambini, giovani, donne e categorie vulnerabili. Il primo evento nell'ambito del progetto è stato rivolto ai neonati prematuri.
Le organizzazioni non governative in Romania chiedono che il femminicidio sia riconosciuto dalla legge come una forma distinta di reato.
Gli atti di violenza di strada contro i lavoratori stranieri stanno facendo sempre più notizia in Romania.
Il 26 ottobre del 2025 è passato alla storia come il giorno della grande consacrazione della Cattedrale Nazionale di Bucarest.
La Romania era l'unico Paese al mondo a maggioranza ortodossa a non avere una Cattedrale Nazionale: un desiderio che esisteva da oltre un secolo e mezzo e che ora è diventato realtà.
Secondo i dati europei, il 54% dello spreco alimentare proviene dalle famiglie.
Sempre più bambini in Romania soffrono di problemi legati al peso, come rileva anche il rapporto UNICEF 2025.
Il numero di incidenti con monopattini è esploso in Romania nei primi sette mesi del 2025.
Nel Parlamento di Bucarest è stata istituita una commissione speciale per contribuire a inasprire la legislazione in materia di violenza domestica.
La presenza dei lavoratori asiatici è stata ultimamente oggetto di dibattito sui media e fonte di divisione nell'opinione pubblica romena ultimamente. L'aggressione xenofoba in strada a un fattorino nepalese ha messo in luce la vulnerabilità di queste persone, che arrivano in numero crescente per svolgere lavori che i romeni non vogliono o preferiscono svolgere nei paesi occidentali.
La migrazione è uno shock culturale che molti romeni che vivono e lavorano all’estero avvertono profondamente. Uno studio sociologico pubblicato dal Dipartimento per i Romeni all'Estero nel 2023 ha mostrato che episodi di discriminazione basata sull'etnia, così come la paura di perdere l'identità nazionale, erano tra i rischi e le vulnerabilità più importanti menzionati dai romeni all’estero.