I “Cârnați din topor din Vâlcea”, salsicce che vengono preparate tagliando la carne a cubetti con l’ascia, sono diventati il quindicesimo prodotto romeno riconosciuto a livello europeo. E’ stato inserito nel Registro delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP), insieme ad altri preparati a base di carne di Romania, come il Salame di Sibiu, le Salsicce di Pleșcoi e i Salinate di Turda.
Nonostante la concorrenza con hamburger e altri prodotti simili di tipo fast food, le chiftele (polpette) restano ancora tra i piatti preferiti dei romeni. Sono preparate con carne macinata o con verdure, hanno una forma rotonda, appiattita o allungata e vengono fritte in olio, in padella o nel paiolo. Possono essere servite sia come antipasto, sia come piatto principale, accompagnate da salsa e contorno.
Frutto giallo e aromatico, tipico dell’autunno, la cotogna può essere conservata a lungo senza guastarsi. Va benissimo per i piatti salati o dolci, e nella tradizione popolare romena rappresenta anche un modo per predire se l’inverno sarà mite o rigido.
Poiché le prugne violacee, dolci e succose, si trovano in abbondanza nei mercati agroalimentari della Romania, vi proponiamo due varianti di dolce con questo frutto autunnale.
In Romania, la conservazione delle verdure in salamoia o in aceto rappresenta una vera tradizione per moltissime famiglie, con ricette tramandate di generazione in generazione.
La vellutata si sta espandendo nella cucina romena. Dalla vellutata di zucca, la cui ricetta è stata identificata nei quaderni e registri delle cucine aristocratiche dello spazio romeno, nei menù dei ristoranti di oggi troviamo molte altre varianti di vellutate, una delle quali è quella di peperoni rossi.
Il 14 settembre, il calendario liturgico celebra l’Esaltazione della Santa Croce. Nello stesso giorno, la tradizione popolare romena ricorda “Cârstovul viilor”, quando iniziano la raccolta delle noci e la vendemmia.
Anche se è raramente presente nelle dispense o nei negozi, la confettura di anguria viene preparata anche in Romania. È un processo laborioso e il risultato può sembrare scoraggiante, poiché da un’anguria grande si ottiene una quantità ridotta di confettura.
In Romania, il pranzo pasquale unisce a tavola le prelibatezze tipiche: uova dipinte, agnello arrosto, pasca - la torta di pastafrolla farcita con ricotta e uva sultanina o frutta candita, e cozonac - la colomba tradizionale.
Secondo la tradizione, il 20 dicembre, quando i cristiani ortodossi venerano Sant'Ignazio di Antiochia, nelle masserie di campagna si svolge anche il sacrificio rituale del maiale che fornisce tutta la materia prima per i piatti tradizionali di Natale.
Misto di verdure alla griglia tritate, la zacusca è un ottimo antipasto, che viene servito su fette di pane.
Servono quattro melanzane, una cipolla, quattro cucchiai di olio, sale e pepe.
Anche per i romeni la Pasqua è da sempre una festa da passare in famiglia, riunita intorno alla tavola piena di prelibatezze tipiche: uova dipinte, agnello, pasca e panettone tradizionale.
Nella tradizione ortodossa, dall'inizio della Quaresima, celebrata quest'anno in rito bizantino il 19 aprile, la regola prevede che non si mangiano la carne e i suoi derivati, prodotti lattiero-caseari e uova.
Il 9 marzo, i cristiani celebrano i Quaranta Martiri di Sebaste. In Romania, Paese a maggioranza ortodossa, a questa giornata è legata la tradizione di un dolce chiamato Mucenici, in romeno Martiri.