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Calendario degli eventi climatici internazionali in un anno politicamente difficile

Lumanità, o almeno una parte di essa, sembra sempre più consapevole dellassoluta necessità e urgenza per quanto riguarda lapplicazione di politiche climatiche che, prima di tutto, mirino a ridurre le emissioni di gas serra. Il riscaldamento globale difficilmente può essere ancora negato, i suoi effetti stanno diventando visibili ad occhio nudo quasi ovunque. Secondo i dati del Servizio Nazionale di Meteorologia del Regno Unito, la Terra ha recentemente superato 1,5°C di riscaldamento globale rispetto ai livelli preindustriali. Si tratta di una soglia critica che gli scienziati ammoniscono da tempo potrebbe causare effetti irreversibili: ondate di caldo (comprese quelle marine), nonché siccità e inondazioni più intense; innalzamento accelerato del livello del mare (negli ultimi 3 decenni, i dati della NASA mostrano un aumento di circa 10 cm dellOceano Planetario); maggiore estinzione delle specie; peggioramento della carenza di cibo e acqua; aumento della diffusione delle malattie; destabilizzazione delle calotte glaciali della Groenlandia e dellAntartide occidentale. Per prevenire o almeno limitare tutto ciò, le emissioni globali di gas serra devono diminuire di circa il 45% rispetto ai livelli del 2010 entro il 2030 e raggiungere lo zero netto entro il 2050. Le diverse combinazioni di azioni che potrebbero servire al raggiungimento di questo obiettivo sono, secondo il sito specializzato “Infoclima”:



– Eliminare gradualmente i combustibili fossili – carbone, petrolio e gas naturale – il più rapidamente possibile e sostituirli con fonti di energia pulita come lenergia eolica, solare, geotermica e nucleare avanzata.


– Aumentare drasticamente lefficienza energetica negli edifici, nei trasporti e nellindustria per ridurre la domanda di energia. Intensificare gli sforzi per rimuovere il carbonio migliorando la gestione del territorio per il sequestro del carbonio e attraverso tecnologie come la cattura diretta.


– Ridurre la deforestazione e ripristinare le foreste e altri pozzi naturali di carbonio.


– Passare ai veicoli elettrici e a più spostamenti a piedi, in bicicletta e con i trasporti pubblici.


– Ridurre lo spreco di materiali, la perdita di cibo e cambiare la dieta verso alimenti a base vegetale.


– La transizione dei processi industriali verso alternative a basse emissioni di carbonio. Investire nella cattura del carbonio presso i grandi emettitori come fabbriche e centrali elettriche.



Non esiste una soluzione valida per tutti e gli approcci statali o regionali possono avere solo risultati parziali. In quanto tale, lo sforzo deve essere globale, e il 2024 si preannuncia molto ricco di incontri internazionali sui temi ambientali, nel tentativo di concordare i diversi approcci e interessi. Ecco alcuni dei momenti salienti: lanno è iniziato con la conferenza virtuale IRENA, a cui seguirà ad aprile quella fisica ad Abu Dhabi, in parallelo con il World Future Energy Summit. IRENA – lAgenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili – è unorganizzazione intergovernativa incaricata di facilitare la cooperazione, far avanzare la conoscenza e promuovere ladozione e luso sostenibile delle energie rinnovabili. Lanno scorso essa ha riunito i leader mondiali e i decisori energetici in una conferenza per fare il punto sui piani operativi e sulle politiche ed evidenziare le azioni intraprese per attuare la transizione energetica in tutto il mondo. Lottava Conferenza internazionale sui cambiamenti climatici si terrà il mese prossimo a Colombo, nello Sri Lanka, e il tema principale sarà trovare soluzioni efficaci e innovative per raggiungere lo zero netto globale. Altri temi riguarderanno: la valutazione dellimpatto sui vari ecosistemi, risposte tecniche, economiche e sociali al cambiamento climatico, il cambiamento climatico e la salute, lagricoltura e la sicurezza alimentare, ecc. Seguirà a marzo, a Bali, in Indonesia, la decima edizione del Forum Mondiale sullAcqua, un importante evento organizzato dallONU e volto a trovare soluzioni concrete per rispondere alle sfide nel settore, soprattutto nel continente africano e nella regione del Medio Oriente.



Un mese dopo, nella città francese di Pau, verrà organizzata la “Conferenza internazionale sui cambiamenti climatici: impatto e risposte”. È la sedicesima edizione, dominata da una preoccupazione condivisa per la scienza e le risposte sociali al cambiamento climatico. Più tardi in autunno, ad ottobre, si terrà la terza Conferenza mondiale sui cambiamenti climatici e la sostenibilità, questa volta a Barcellona, ​​in Spagna. Parteciperanno climatologi, biologi, agronomi, esperti di energia, ma anche personaggi importanti di diverse industrie e organizzazioni governative, scrive il sito romeno Infoclima. Infine, il grande evento sul clima del 2024 si svolgerà a Baku, in Azerbaigian, un paese membro dellOPEC Plus. La città ospiterà la COP 29 che dovrà trovare soluzioni alla serie di politiche e misure proposte alla COP 28 di Dubai, che sono state rinviate, e dove i negoziati sono stati estremamente difficili e con pochi risultati concreti. Tutto si svolge in un contesto politico internazionale altamente instabile, con due gravi crisi – Ucraina e Gaza – che possono incidere seriamente sugli sforzi ambientali di tutti.




Categories: Terra Verde
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