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I cambiamenti climatici colpiscono anche la Romania

Il clima si sta riscaldando anche in Romania, al passo
con il cambiamento climatico globale. Il 2022 è stato il terzo anno più caldo
nella storia delle misurazioni meteorologiche romene, la temperatura media è
stata di 11,77 gradi Centigradi e la deviazione termica di 1,55 gradi rispetto
alla media del periodo 1981-2010. Lo rileva un’analisi dell’Amministrazione
meteorologica nazionale. Inoltre, i cinque anni più caldi dal 1900 al 2022 sono
stati: il 2019, il 2020, il 2022, il 2015 e il 2007, e il periodo dal 2012 al
2022 rappresenta il periodo di 11 anni consecutivi più caldi, un fatto che
ovviamente conferma la tendenza al rialzo delle temperature anche nel nostro
paese. Inoltre, questo mese si e’ registrata la giornata di gennaio più calda
della storia, con 22,5 gradi nel sud del Paese. Questa statistica
dimostra quello che tutti sentiamo da molti anni, che il cambiamento climatico
minaccia e colpisce l’intero pianeta, non possiamo più parlare di un problema locale
o di un problema nazionale, afferma il ministro dell’Ambiente, Tanczos Barna.
Della stessa opinione la climatologa Roxana Bojariu, alla quale abbiamo chiesto
come spiegare questo prematuro cambiamento del tempo in Romania.


Non è arrivato all’improvviso, è da tempo che
avvertiamo il riscaldamento globale, ma si sta accelerando, si è accelerato
negli ultimi anni e, purtroppo, sta continuando questo processo di
accelerazione con l’accumulo di gas serra nell’atmosfera. E in Romania sentiamo
questa accelerazione. E anche se abbiamo avuto inverni miti o episodi con
temperature elevate nella stagione fredda, i record di quest’anno sono molto
fuori dal normale, e non solo in Romania, in tutta Europa. E se ci sono stati
episodi con temperature più basse nell’emisfero nord, se facciamo il bilancio
nell’intero emisfero, le temperature risultano sempre troppo alte, il che
conferma ancora una volta questo riscaldamento globale accelerato, con questi
episodi di temperature elevate, non solo in inverno. Vi ricordo che la scorsa
estate, l’estate del 2022, è stata l’estate più calda mai registrata in Europa
e abbiamo avuto una siccità unica negli ultimi 500 anni in Europa.


C’è
stata siccità anche in Romania, e il ministro dell’Ambiente assicura di avere
le risorse necessarie per combattere i cambiamenti climatici. Il ministro ha
spiegato che, attraverso la componente Foreste e protezione della biodiversità
del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, esiste un budget totale di quasi
1,2 miliardi di euro con cui è possibile aumentare l’area forestale. Tanczos
Barna sottolinea che le foreste sono le più resistenti agli effetti del
cambiamento climatico, possono combattere al meglio questi eventi meteorologici
e contribuire alla regolazione del clima. Il ministro ha ricordato che, lo
scorso autunno, è stata adottata la Strategia forestale nazionale, che
stabilisce norme obbligatorie per l’imboschimento e il rimboschimento e per le
foreste e le aree con vegetazione forestale nelle zone vulnerabili ai
cambiamenti climatici. Inoltre, i proprietari di foreste e terreni sono
ora incoraggiati e stimolati affinché le aree di loro proprietà siano
conservate e sfruttate al loro vero potenziale. Ricevono 456 euro/anno/ha, per
20 anni, per la trasformazione di questi terreni in foreste. Con un premio annuale stimoliamo la trasformazione di
quanti più terreni possibile in future foreste, ha spiegato Tanczos Barna.
Cosa aspettarsi in futuro dal punto di vista climatico in Romania, ci dice
Roxana Bojariu.


Non ci fermiamo affatto allo stato attuale, anche nello
scenario ottimistico che riusciremo a limitare l’aumento della temperatura media
globale a 1,5 gradi centigradi, secondo l’Accordo di Parigi, continueremo ad
avere un aumento della temperatura. Solo che non saranno così
grandi come quegli aumenti di temperatura nello scenario in cui le emissioni
continuerebbero a salire indefinitamente. E ovviamente questo significa non
solo un riscaldamento uniforme nello spazio e nel tempo, ma anche fenomeni estremi,
come abbiamo già iniziato ad avere. Questi fenomeni estremi continueranno a farsi
sentire anche in Romania, anche nello scenario ottimistico, ma saranno tanto
più gravi quanto più forti saranno le emissioni a livello globale e maggiore
sarà la concentrazione di gas serra. Ogni decimo di grado in piu’ nella
temperatura media globale è accompagnato da un maggior grado di severità delle
ondate di calore. In Romania avremo ondate di calore più intense, più frequenti
e più persistenti. E queste ondate di caldo, purtroppo, favoriranno gli
incendi di vegetazione anche in Romania, anche se non all’altezza di quelli dei
Paesi che si affacciano sul Mediterraneo: quelli in Grecia, nel sud della
Francia, e anche in Portogallo.


Le statistiche degli allarmi meteorologici del periodo
2017 – 2022 in Romania evidenziano l’intensità, la frequenza e l’espansione
dell’area dei fenomeni pericolosi con un impatto sull’attività socio-economica.
Nel 2022, sono state emesse in totale 130 allerte meteo generali, di cui cinque
in codice rosso. Le allerte di nowcasting sono state quasi 3 mila, di cui 95 in
Codice Rosso. Allo stesso tempo, la siccità pedologica dell’annata
agraria 2021-2022 è stata di lunga durata, intensificandosi di mese in mese e
allargandosi progressivamente in tutte le aree agricole del Paese.

Categories: Terra Verde
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