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Progetti ambientali per la capitale romena Bucarest

La Piattaforma per lAmbiente della capitale romena Bucarest ha recentemente annunciato il sostegno a tre progetti per il secondo anno consecutivo e il finanziamento di quattro nuovi, che prevedono laumento della qualità degli spazi verdi della città. I promotori descrivono Bucarest come una città soffocata dalla mancanza di verde e scollegata dalla natura, il che contribuisce allinquinamento, allo stress, allaumento delle temperature, allo spazio limitato per la ricreazione e lo sport. Ecco perché gli spazi verdi urbani aperti alla comunità sono una priorità per il prossimo anno e sono il tema principale del secondo round di finanziamenti. Uno dei progetti riguarda laria nella capitale della Romania, e le ragioni della promozione di simili progetti sono presentate da Alexandru Oprița – coordinatore della Piattaforma per lAmbiente della capitale romena Bucarest.



“Per quanto riguarda la qualità dellaria, prima di iniziare a lavorare sulla piattaforma, abbiamo lanciato un rapporto di ricerca sullo stato dellambiente a Bucarest, un rapporto che ci mostra ciò che già sapevamo: la qualità dellaria in città non è buona e le fonti dellinquinamento, la maggior parte di esse, sono legate allattività umana – sia che si parli di traffico, sia che si parli di gestione dei rifiuti, sia che si parli di scarsa qualità degli spazi verdi. Innanzittutto dobbiamo chiderci in che tipo di città vogliamo vivere, perché in qualche modo siamo arrivati ​​a un punto, universalmente valido, non solo per Bucarest, in cui il benessere economico non basta più. Abbiamo bisogno di vivere in un ambiente migliore, e il nostro impatto sulla lambiente è molto grande. Il 21° secolo arriva con due grandi cambiamenti di mentalità che dobbiamo fare se vogliamo avere un tenore di vita migliore. Il primo è il modo in cui ci relazioniamo con la natura. Dobbiamo imparare a non lavorare più contro la natura, ma con essa. E il secondo è correlato al modo in cui facciamo le cose. Dobbiamo imparare a pensare alle cose non solo da un punto di vista individuale, ma soprattutto per la comunità, per iniziare a farle insieme, per iniziare a dare priorità ai beni comuni, perché non importa quanto bene vadano le cose per noi, per ognuno di noi, a casa nostra, quando usciamo per strada respiriamo tutti la stessa aria, tutti ci imbattiamo nel traffico, tutti ci imbattiamo in congestioni e spazi pubblici di una qualità che non ci piace.”



Alexandru Oprița, coordinatore della Piattaforma per lAmbiente della capitale romena Bucarest, ci ha presentato anche le modalità di sviluppo del progetto. “Per quanto riguarda il progetto che stiamo finanziando sulla qualità dellaria, si chiama aerlive.ro ed è un progetto realizzato dallassociazione Ecopolis. Quello che abbiamo capito, o meglio quello che hanno capito loro, è che prima di elaborare politiche pubbliche per migliorare la qualità dellaria, dobbiamo disporre di dati trasparenti per vedere quali componenti del nostro comportamento influiscono maggiormente sulla qualità dellaria. Di seguito, loro hanno creato una rete indipendente di monitoraggio della qualità, proprio perché la rete pubblica non è abbastanza trasparente e i dati possono in qualche modo essere messi in discussione. E attraverso il progetto finanziato da noi questa rete è stata ampliata con altri 20 sensori. E questa espansione continuerà. Inoltre, parte delle comunità di Bucarest e intorno a Bucarest, tre comunità, hanno scritto insieme allassociazione Ecopolis una serie di politiche pubbliche per migliorare la qualità dellaria”.



La Piattaforma per lAmbiente della capitale romena Bucarest riunisce organizzazioni senza scopo di lucro, gruppi di iniziativa civica, autorità pubbliche e aziende per creare limpatto collettivo necessario per trasformare la capitale della Romania in una città in cui gli abitanti vivano una vita sana e si sentano bene. Lo sviluppo dello spirito civico è quindi una componente particolarmente importante. Ecco cosa ci ha spiegato Alexandru Opriţa. “Attraverso la piattaforma ambientale abbiamo deciso di cambiare un po lapproccio, di iniziare a lavorare, per creare una comunità ambientale che includa sia la società civile, che la pubblica amministrazione e le aziende, cosicchè possiamo cambiare questa cultura della collaborazione. Infatti, il più delle volte, manca la fiducia. Noi, nella società civile, abbiamo imparato a fare advocacy, come opporci a certe azioni della pubblica amministrazione. La pubblica amministrazione ha imparato a difendersi, quello che ci manca è imparare a costruire insieme. Perché i problemi ambientali di Bucarest sono così complessi e quello che constatiamo è che è necessario un approccio strategico, a cui tutte le parti contribuiscano in ugual misura. Dobbiamo imparare a smettere di sabotarci a vicenda, imparare a basare le nostre politiche pubbliche sul dialogo e trovare quella ricetta per lassunzione congiunta di alcuni obiettivi, in modo che alla fine non sempre abbattiamo ciò che costruisce laltro. Dobbiamo cercare di non partire sempre da zero, di imparare in qualche modo a costruire sulle fondamenta poste dallaltro. È chiaro che se parliamo di qualità dellaria, ci sono cose che possono fare le pubbliche amministrazioni, ma ci sono anche cose che possono fare i cittadini. Anche la decisione di rinunciare allauto o di usarla un giorno si, un altro no è una decisione personale dei cittadini, ma per questo servono dati, servono consapevolezza e alternative. Allo stesso tempo, possiamo porre nello stesso modo il problema degli spazi verdi della capitale. Spesso vediamo che mancano in alcune aree – i residenti di certi quartieri non hanno accesso a uno spazio verde – e in altre aree, dove ce ne sono, sono molto mal tenute”.



Nei suoi 11 anni di esistenza, la Fondazione Comunitaria Bucarest ha finanziato più di 700 progetti e ha concesso sovvenzioni per un valore totale di quasi 4 milioni di euro. Essa fa parte di una rete nazionale, insieme ad altre 18 simili organizzazioni in Romania.




Categories: Terra Verde
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