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Il percorso turistico-culturale „Le Porte della Transilvania”

Braşov (foto RRI)

Il percorso turistico-culturale “Le Porte della Transilvania” è lungo 1141 km e vanta oltre 100 siti turistici, visitabili in auto in 16 giorni. Si tratta di un prodotto turistico sviluppato a livello nazionale, su iniziativa del Museo Etnografico di Brașov, del Comune di Rășinari della Provincia di Sibiu e dell’Associazione per lo sviluppo e il turismo intercomunitario di Bistrița Năsăud.

Gli itinerari turistico-culturali sono uno strumento attraverso il quale la Commissione Europea e i Ministeri del turismo dei paesi dell’Unione Europea cercano di creare un quadro per uno sviluppo unitario e armonico delle attività turistiche e la valorizzazione del patrimonio culturale locale, regionale, nazionale o internazionale, in modo coerente. Il percorso delle Porte della Transilvania è stato progettato per offrire esperienze autentiche, racconta il dottor Alexandru Stănescu, direttore del Museo Etnografico di Brașov. “Non è un caso che siano state scelte città come Sibiu, Brașov e Bistrita, che, di fatto, erano le porte del Principato della Transilvania, del Regno d’Ungheria. Sono porte attraverso le quali l’Occidente ha incontrato l’Europa orientale e l’Impero Ottomano, in un certo momento. Le porte funzionavano in entrambe le direzioni, cioè trasportavano beni, cultura e civiltà orientali verso l’Europa occidentale e centrale, ma hanno anche consentito ad alcuni beni e oggetti e a idee e influenze culturali dall’Occidente di attraversare i Carpazi, in Romania e nei Balcani. Abbiamo pensato che un percorso del genere sarebbe stato, da un lato, in linea con l’evoluzione storica di quest’area, e dall’altro avrebbe incluso alcune idee generose, come il multiculturalismo, l’idea di tolleranza ed esperienze culturali e turistiche uniche. Dato che si tratta di tre porte, si può partire da qualsiasi di esse alla scoperta del percorso. Da Sibiu verso Brașov, attraverso la zona dei Szekler, fino a Bistrița. Da Brașov verso Sibiu o Bistrița. Oppure si può partire da Bistrita verso le altre zone.”

L’itinerario turistico-culturale Le Porte della Transilvania è stato concepito come fiore all’occhiello del turismo romeno nella zona montana e nel sud e nell’est della Transilvania, continua il dottor Alexandru Stănescu, direttore del Museo Etnografico di Brașov. “Abbiamo antiche città sassoni e romene, borghi medievali, fortezze e castelli, che sono forse i più famosi. Ad esempio, abbiamo Sibiu, Brașov, Bistrița, poi, se parliamo di castelli e fortezze, abbiamo Bran e la Fortezza di Făgăraș. Abbiamo le chiese fortificate sassoni in tutte e tre le province. Abbiamo l’area delle dimore signorili, nella zona dei Szekler. Abbiamo monasteri ortodossi, come il monastero di Sâmbăta de Sus, che è speciale. In sostanza si tratta di destinazioni molto conosciute, particolari e che offrono quasi tutte le tipologie di turismo. Ad esempio, il turismo culturale vuol dire visite ai musei, come il Museo della Fortezza di Făgăraş, il Museo Etnografico di Brașov, il Museo di Storia, il Castello di Bran, la Fortezza di Râșnov, il Museo della Provincia di Bistrița, il Museo delle guardie di frontiera a Năsăud. Tutti questi musei danno un quadro completo della multiculturalità, degli abitanti della zona e delle tradizioni.”

Il viaggio sull’itinerario turistico-culturale „Le Porte della Transilvania” potrebbe iniziare proprio dal Museo Etnografico di Brașov. Si tratta di un museo regionale, che presenta la vita e il patrimonio culturale di almeno tre comunità della Transilvania sudorientale: romeni, sassoni e magiari. “Da un altro punto di vista, rappresenta anche un’area speciale. La Brasov medievale e moderna ha svolto per il Principato della Transilvania e per la Moldavia e la Valacchia il ruolo che, forse, Venezia ha svolto per buona parte dell’Italia. Era una porta dell’Oriente verso l’area europea, verso l’area cristiana. È un luogo che ancora oggi attrae con la sua architettura speciale e i suoi paesaggi speciali. I costumi tradizionali di questa zona sono molto ben conservati e hanno un alto grado di autenticità tra romeni, magiari e sassoni. Nel museo abbiamo presentato i costumi tradizionali dei Juni di Șcheii Brașovului e dell’Antica Brașov, abbiamo interi costumi dei sassoni, abbiamo manufatti, abbiamo impianti che mostrano l’inventiva e il livello di prosperità che questa comunità ha avuto fin dal Medioevo. I visitatori hanno delle esperienze indimenticabili, hanno l’occasione di vedere un museo che riflette una comunità sempre moderna e sempre prospera.”

La seconda tappa del percorso turistico-culturale „Le Porte della Transilvania”, proposta da Alexandru Stănescu, direttore del Museo Etnografico di Brașov, è il villaggio di Rășinari. Grazie al modo in cui le tradizioni locali vengono gelosamente custodite, ma anche alla sua incredibile bellezza, Rășinari ha ricevuto ufficialmente il titolo di “Miglior villaggio turistico”, assegnato dall’Organizzazione Mondiale del Turismo. “Abbiamo una straordinaria tradizione pastorale, bellissime chiese ortodosse, un antico centro di pittura di icone e un museo meraviglioso. Qui i turisti potranno soggiornare negli agriturismi, dove scopriranno un turismo diverso, potranno respirare l’aria pulita della zona e degustare le prelibattezze a base di latte di pecora. Parliamo di formaggi, ma anche di piatti a base di carne, soprattutto di montone. Circa 10-12 anni fa, al villaggio di Rășinari è stato assegnato il titolo di destinazione EDEN per la cultura gastronomica, un progetto lanciato dalla Commissione Europea. I turisti scopriranno un villaggio romeno straordinariamente bello, con case antiche, con portoni in legno, e potranno gustare piatti saporitissimi.”

D’altra parte parte, Bistrița, una delle porte d’ingresso in Transilvania, vanta un nuovo museo: il Castello Teleki, nel villaggio Teaca. È una delle più nuove simili destinazioni turistiche locali. “La zona è famosa perché è anche molto vicina a Lechința, comune noto per i suoi vini. Ci sono sette associazioni di viticoltori, presso i quali si può degustare uno dei migliori vini della Transilvania. Con questo castello di Teleki, a Teaca, che è la sezione del Museo regionale di Bistrita-Năsăud, si conclude una sorta di tour delle dimore signorili, che inizia nella zona di Făgăraş con il Palazzo dei Brâncoveanu, continua con i palazzi degli Szekler e termina con questa dimora assolutamente favolosa, circondata da un grande frutteto.”

Il percorso delle „Porte della Transilvania” è uno dei primi percorsi turistico-culturali certificati in Romania. Informazioni dettagliate su tutte le destinazioni si possono trovare presso i punti di informazione turistica di Bistrița, Sibiu e Brașov, ma anche in tutti i musei locali.

Categories: Terre e sapori
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