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Candidati al Parlamento Europeo

foto: Frederic Koberl unsplash.com

15 partiti e alleanze elettorali o politiche, ai quali si uniscono sette indipendenti, hanno presentato le loro candidature per le europee del 9 giugno, quando si svolgeranno anche le amministrative, secondo una decisione del governo social-liberale contestata con veemenza dall’opposizione. A settembre si svolgerà la corsa più appassionata, quella per la carica di presidente, mentre a dicembre le elezioni politiche chiuderanno questo anno superelettorale. Secondo la decisione dell’Ufficio Elettorale Centrale e il calendario, la scadenza per la presentazione delle liste dei candidati alle elezioni europee e dei loro fascicoli è stata stabilita per il 10 aprile.

Per accogliere le candidature, insieme ai dossier, i partiti politici, le alleanze e le organizzazioni delle minoranze nazionali hanno presentato anche le liste dei sostenitori, comprendenti almeno 200.000 persone. Nel caso dei candidati indipendenti, le liste dei sostenitori ammontano ad almeno 100.000 persone.

Le europee rappresentano un test importante per tutte le formazioni, ma soprattutto per la neonata Alleanza elettorale PSD-PNL. I socialdemocratici e i liberali governano insieme da quasi 3 anni, avendo alle spalle una coalizione parlamentare per il momento inespugnabile e dicono che, se la loro alleanza elettorale darà i suoi frutti, andranno insieme anche alle prossime elezioni. I due partiti mirano a conquistare più della metà dei seggi che spettano alla Romania nell’Eurocamera e così a tenere sotto controllo la corrente estremista.

Il principale esponente di questa corrente è considerata, quasi all’unanimità, l’Alleanza per l’Unione dei Romeni (AUR), partito parlamentare sovranista, populista e ultranazionalista. Si è fatta conoscere, negli ultimi anni, attraverso le proteste al limite e oltre la legalità contro vaccini e divieti imposti dalla pandemia, il linguaggio e anche i gesti violenti dei leader. L’AUR condivide con una sua dissidenza – il Partito S.O.S. Romania, a sua volta aspirante al Parlamento Europeo, l’appetito per le teorie del complotto e un antioccidentalismo spesso virulento. I sondaggi indicano entrambi, ma soprattutto l’AUR, con buone chances di inviare rappresentanti a Bruxelles.

Un concorrente democratico per l’alleanza elettorale PSD-PNL è l’Alleanza Destra Unita, formata dall’Unione Salvate Romania, dal Partito del Movimento Popolare e da Forza della Destra, quest’ultima scissa dal PNL. Le tre formazioni sostengono che i liberali hanno capitolato al PSD, hanno accettato la deriva a sinistra delle politiche governative e quindi non rappresentano più l’elettorato di centrodestra. Anche l’Unione Democratica dei Magiari di Romania è indicata con chances di avere eurodeputati dopo le elezioni del 9 giugno. Il 29 aprile verranno annunciate le candidature definitive per le europee.

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