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La Giornata dell’Ascoltatore 2018

Il 1 novembre del 2018 sono ricorsi 90 anni dal primo programma radiofonico mandato in onda ufficialmente dalla Romania. 90 anni pieni di storia, in cui i professionisti della Radio sono sempre stati vicini al pubblico e in cui la Radio è stata uno specchio delle epoche attraversate dalla Romania. La Radio ha vissuto il primo dopoguerra, poi gli anni della Seconda Guerra Mondiale e il secondo dopoguerra, ha vissuto i decenni di comunismo in Romania e di Guerra Fredda, ha assistito nel dicembre del 1989 al crollo del comunismo, poi ha vissuto il percorso della Romania verso la democrazia. Dal vecchio apparecchio radio dei nonni siamo giunti attualmente alla radio ascoltabile sul cellulare. E quando vogliamo cercare unemittente radio possiamo rivolgerci agli assistenti vocali! La voce che vi ha raccontato cosa succede in Romania, vi ha spiegato la Romania e ha cercato sempre di avvicinarvi alla Romania è stata ed è Radio Romania Internazionale. Perciò, alledizione 2018 della Giornata dellAscoltatore a RRI vi abbiamo invitato a raccontarci il ruolo della radio nella vostra vita e cosa significa per voi RRI.



In tanti gli auguri dai colleghi della Comunità Radiotelevisiva Italofona, di Radio Rai, della Radiotelevisione Svizzera Italiana e di Italradio: Andrea Borgnino, responsabile di Rai Radio Techetè e membro dellEuropean Broadcasting Union (EBU) Radio Committee, Dino Balestra, presidente in carica della Comunità Radiotelevisiva Italofona, la nuova segretaria generale della Comunità, Maria du Bessé, del Dipartimento Comunicazione, Relazioni Esterne, Istituzionali e Internazionali della RAI,Maurizio Canetta, direttore della Radiotelevisione Svizzera Italiana, Luigi Cobisi, responsabile di Italradio.



I nostri saluti e ringraziamenti vanno a tutti loro, unitamente ai nostri affezionati ascoltatori. “Durante la mia vita la presenza di questo oggetto favoloso di macchina parlante chiamata Radio cè sempre stata,sin da quando ero bambino trafficavo con le vecchie radio a valvola dei nonni fino ad arrivare ai nostri giorni.La casa dove vivo ora o il mio locale composto da apparecchi radio antenne libri sulla radio.E uno strumento da me molto utilizzato durante la giornata.Vengo cosi accompagnato dalla sua musica e da tutte le altre informazioni che trasmette.Questo favoloso strumento di comunicazione inventato dall uomo a fine ottocento effettuando esperimenti con le onde elettromagnetiche ha permesso per la prima volta le trasmissioni di contenuti sonori da una parte allaltra del pianeta. Grazie agli scienziati dell epoca oggi giorno mi è possibile ascoltare una radio favolosa come radio romania internazionale che per me significa molto perché mi sta riempendo di conoscensa che non sapevo minimamente prima sulla romania.Seguendo i vostri programmi mi tengono sempre aggiornato sulla romania di ieri e di oggi ed ora per me è divenuto un ascolto giornaliero molto importante”, ci ha scritto Marco Botatti.



Ecco anche il messaggio del nostro amico Giovanni Alotto: “Dal mio primo contatto con lapparecchio radio di tempo ne è passato molto ma, ancora oggi, conservo in mente proprio il ricordo della “Radio del nonno”. Quelli erano infatti gli anni in cui si stava passando dalla tecnologia a “valvole” a quella dei transistors e dei circuiti integrati, i quali hanno poi consentito in poco tempo levoluzione impressionante dellelettronica e dellinformatica, con la conseguente nascita di prodotti sempre più sofisticati e performanti. La radio per me ha il ruolo di mezzo semplice per conoscere i “fatti del mondo” a 360 gradi, unito al ruolo di oggetto rievocativo di momenti e persone che ormai non ci sono più. Il legame con la “radio del nonno” mi ha inoltre influenzato così tanto che oggi, con molto più tempo a disposizione, ne ho costruita una sperimentale, col desiderio di mantenere vivi passato e presente. Spartana ma molto sensibile, è diventata in breve tempo loggetto che più utilizzo per la ricezione in onde medie, corte e VHF. Detto questo, ritengo inoltre meritevole il fatto che ci sia stata una evoluzione dellapparecchio radio, cosa che le ha permesso di continuare a rimanere aggiornata attraverso i decenni: sia la qualità che la varietà dei mezzi di ricezione sono ora diventate così soddisfacenti da accontentare chiunque. Il significato di RRI…mi sono avvicinato ad RRI circa sette anni fa, con lo scopo di imparare qualcosa in più della lingua romena. Dopo alcuni mesi però, superate le prime difficoltà linguistiche, sono rimasto piacevolmente coinvolto dai vostri programmi, al punto da preferirli spesso ad altri locali. Apprezzo inoltre molto, come più volte ho già affermato in passato, la vostra scelta di mantenere le trasmissioni in onde medie e corte, affiancandole ai mezzi attuali (satellite, internet e telefono), e il vostro modo calmo e preciso di fare “Radio”, separando inoltre opportunamente musica e notizie. (quando sono a casa spesso inizio il pomeriggio alle 15 ora locale con il programma in onde corte 11950 kHz “Obiectiv Romania”, condotto da Mirela Bazavan e Johann Pohrib, per poi passare alla mezzora in italiano condotta da voi della sezione italiana su 5910 kHz e così via, a volte fino a tarda ora…) E… per finire questa lunga lettera? I 90 anni di Radio Romania confermano che la radio è stata, e rimane tuttora, uninvenzione vincente: auguri a voi quindi, e complimenti. Buon primo Novembre, buon compleanno RRI!



Diamo voce anche al messaggio ricevuto dal nostro amico, Adrian Micallef da Malta: “La radio, in ogni epoca, e nella vita di noi tutti è stata fondamentale. Radio Romania ha tagliato un importante traguardo, nei suoi anni di attività ha visto mutare sia dal lato storico, politico e anche di technologia. La radio scandisce la vita dellascoltatore, con i suoi ritmi e orari, da un ritmo al tran tran della vita quotidiana. Per me e così, e con la vita lavorativa ci vuole, si inizia dalla mattina, esempio con la radio maltese so che alle 06.00 inizia la programmazione su radio malta, poi le altre radio e così via. Ascolto i programi di Radio Romania, alle 13.00 in inglese, alle 16.00 in italiano, replica alle 18.00 con i programmi che uno impara a memorizzare ti orienti fino al momento di andare a dormire. La technologia poi, con i molti apparecchi, non hai difficoltà ad ascoltare, anche se hai perso un programma lo puoi sempre riascoltare con calma, quando vuoi. A parere mio, sono tutti buoni, ma il mio primo posto lo do alla radio storica, sempre viva che non morira mai. Augurando ancora molti anni e un fantastico avvenire a Radio Romania, auguri a tutti gli ascoltatori un grandissimo giorno della radio a tutti, sempre nel segno della radio. Viva Radio Romania, viva la Radio!”




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