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Rotazione governativa a Bucarest

Questo mese si è verificato un evento senza precedenti nella politica romena: un anno e mezzo prima delle elezioni politiche, il primo ministro liberale Nicolae Ciucă ha rassegnato il suo mandato, secondo il protocollo politico siglato a fine 2021, e il suo collega di coalizione, il leader del PSD Marcel Ciolacu, ha assunto la carica di capo dellEsecutivo di Bucarest. Il fondamento politico di questa rotazione è laccordo firmato nel novembre 2021, con la costituzione della Coalizione Nazionale per la Romania. Il documento a 12 punti conteneva alcune rotazioni precise di ministri, ma queste sono state modificate dopo una serie di discussioni. I negoziati alla fine hanno portato a conseguenze tangibili in due direzioni: da un lato, è risultato un governo con un minor numero di ministri e, dallaltro, lUDMR è passata allopposizione. Il nuovo premier afferma che le sue priorità sono la riduzione dellinflazione, laumento del potere dacquisto, ma anche una percentuale più alta di investimenti prevista nel bilancio per il prossimo anno. Il mandato di questo Governo riguarda le riforme e leconomia, più concretamente, come facciamo in modo che leconomia produca più valore e posti di lavoro, e i risultati si vedano concretamente nelle tasche dei cittadini, afferma Marcel Ciolacu, secondo il quale il primo e più concreto risultato del buon governo è il calo dellinflazione, che la gente percepisca nei prezzi dei prodotti di base. Insieme a questo approccio, afferma il premier, abbiamo altre misure destinate a sostenere lagricoltura, ledilizia e lenergia, dal mio punto di vista sono questi i settori che fanno la differenza per le persone. Ospite a Radio Romania, il professore universitario Andrei Țăranu ha fatto una radiografia della situazione politica a Bucarest.



“La Romania ha avuto, diciamo, un ascendente sui paesi dellEuropa centrale e orientale con questa costruzione alquanto insolita. È stato davvero ed è tuttora un modello di successo, perché ha portato ciò che la Romania non aveva da molto tempo, vale a dire la stabilità politica o almeno lapparenza di stabilità politica. Anche la Macedonia del Nord guarda con grande interesse al modello romeno. Dopo le elezioni del 26 giugno in Grecia, se non si otterrà una netta maggioranza per Mitsotakis, probabilmente si penserà a una formula del genere anche là. Cosicchè, in un sistema di coalizione, il modello romeno potrebbe essere un modello di successo, almeno per i Paesi circostanti”.



Per la Romania il 2024 sarà un anno elettorale per eccellenza, con elezioni politiche, locali, presidenziali ed europee. Tutti stanno già guardando la scena politica romena, intendo i cittadini della Romania, perché le cose sono in continuo cambiamento, spiega Andrei Țăranu. “Certo che abbiamo partiti che stanno crescendo, soprattutto quelli estremisti, altri che segnano il passo e altri che sono in calo. Oppure, quelli che sono in calo cercano di trovare nuovi pilastri, in modo che si possa fermare questa caduta e poi provare a risalire. Sarà unestate calda non solo dal punto di vista termico, ma anche dal punto di vista politico, perché è lestate prima delle elezioni e il 6 giugno del prossimo anno, quindi tra meno di un anno, comincerà la grande battaglia elettorale in Romania, per il 6 giugno essendo programmate le elezioni al Parlamento Europeo. Ma queste sono elezioni in cui ogni partito vede molto chiaramente qual è la sua posizione sulla scena politica. E alcuni partiti non stanno molto bene nei sondaggi”.



I partiti, almeno quelli al governo, PSD e PNL, non avranno certo unestate tranquilla, perché in Romania devono succedere tante cose, spiega Andrei Ţăranu. “Purtroppo il nostro modello politico, la pandemia, tante cose si sono sovrapposte e si sovrappongono a una crisi che vediamo diffondersi in tutta lUnione Europea. Una Germania che ha uninflazione superiore al 9%, cosa inaudita nella Germania del secondo dopoguerra, intendo la Repubblica Federale di Germania e poi la Germania di oggi, fa sì che molti mercati da cui la Germania dipende, inclusivamente la Romania, siano molto volatili. Tuttavia, quando ciò accade, soprattutto durante lestate, i politici devono reagire rapidamente, trovare politiche pubbliche che prevengano crisi molto grandi. Ricordiamo, nel caso della Romania, lanno 2010, che in estate ha portato ad ampie proteste e forti tensioni sociali. Tuttavia, il Governo Ciolacu non avrà, indubbiamente, un anno molto semplice da molti punti di vista, economico, elettorale, politico, ecc.”



Anche il presidente romeno Klaus Iohannis ha detto ai membri del Governo che li attende un periodo difficile, con tanti problemi da risolvere. Il capo dello stato è comunque fiducioso che il mandato di Marcel Ciolacu sarà caratterizzato da stabilità, efficienza e serietà, proprio come il mandato esercitato dal suo predecessore. Abbiamo ancora sei mesi in cui possiamo risolvere molte cose, dopodiché entreremo in un anno super-elettorale, che di per sé è già una sfida per una società, avremo quattro tornate elettorali, e, allo stesso tempo, il Paese deve essere governato in modo responsabile e con buoni risultati, ha richiamato lattenzione il capo dello stato, che ha apprezzato, allo stesso tempo, il fatto che la rotazione governativa – una procedura unica nel suo genere per la Romania – sia stata eseguita rapidamente e senza intoppi.




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