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16.04.2024

Economia – Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso le stime relative alla crescita dell’economia romena quest’anno, dal 3,8% stimato a ottobre fino al 2,8%. Secondo le nuove previsioni, dopo una crescita del 2,1% registrata l’anno scorso e del 2,8% quest’anno, seguirà un aumento del 3,6% nel 2025. Per quanto riguarda l’inflazione, il FMI anticipa che la Romania registrerà una media annua del 6% quest’anno e del 4% l’anno prossimo, dal 10,4% rilevato nel 2023. Inoltre, l’istituzione finanziaria prevede che il deficit delle partite correnti della Romania rimarrà al 7,1% del PIL nel 2024, simile al livello previsto a ottobre e a quello del 2023. Per quanto riguarda la disoccupazione, il FMI stima un livello del 5,6% nel 2024 e del 5,4% nel 2025.

Elezioni – In Romania è iniziata la registrazione delle candidature per le elezioni amministrative del 9 giugno. I partiti politici, le alleanze, le organizzazioni appartenenti alle minoranze nazionali, nonchè i candidati indipendenti potranno, fino alla mezzanotte del 30 aprile, inoltrare agli uffici elettorali le candidature per le amministrazioni pubbliche locali. Sempre oggi, è iniziato anche il periodo di registrazione delle alleanze elettorali per le amministrative. Il 9 giugno, i romeni aventi diritto al voto saranno chiamati alle urne anche per le elezioni europee.

Diplomazia – Accompagnato da diversi membri del Governo, il primo ministro romeno, Marcel Ciolacu, ha iniziato una visita a Doha, capitale del Qatar. Gli incontri con le autorità sono incentrati sul rafforzamento della cooperazione bilaterale in settori chiave come l’agricoltura, le infrastrutture di trasporto, le nuove tecnologie o l’energia. Un ruolo importante sarà svolto dal dialogo tra gli ambienti imprenditoriali dei due stati, nonché dalle discussioni sull’organizzazione di un futuro forum imprenditoriale congiunto. Il premier Marcel Ciolacu è accompagnato dai ministri degli Esteri, dei Trasporti, dell’Economia, dell’Energia, dell’Agricoltura e della Digitalizzazione. Dopo il Qatar, la delegazione del Governo romeno si recherà negli Emirati Arabi Uniti.

 

Schengen – Il ministro degli Interni romeno, Cătălin Predoiu, ha dichiarato a Bucarest che la storia dello spazio Schengen non conosce esempi in cui uno Stato aderisca solo con una parte dei suoi confini allo spazio di libera circolazione. La dichiarazione ha fatto seguito all’ incontro avuto con la sua omologa tedesca, Nancy Faeser. “Crediamo che la storia sarà confermata quest’anno, nel 2024, e che la Romania potrà completare questo dossier con il sostegno degli stati membri, della Commissione e in buona collaborazione con l’Austria”, ha sottolineato il ministro. Predoiu ha precisato che la Romania rispetta tutti i criteri tecnici per aderire all’area di libera circolazione da 14 anni. Dal canto suo, Nancy Faeser ha ribadito il sostegno della Germania all’adesione della Romania. “Continuiamo a sostenere la piena adesione della Romania allo spazio Schengen anche con le frontiere terrestri. Schengen è una conquista importante del nostro progetto europeo. Ora è molto importante dimostrare solidarietà e forza”, ha sottolineato la ministra tedesca.

Marcia Minatori – L’ex primo ministro Petre Roman e l’ex vice premier Gelu Voican Voiculescu possono essere sottoposti a inchiesta penale nel fascicolo relativo alla Marcia dei Minatori del 1990, dopo il via libera da parte del presidente Iohannis alle sollecitaioni della procura di avvio dei procedimenti penali nei cofronti dei due, per reati contro l’umanità. Nello stesso fascicolo, il presidente Iohannis ha approvato anche l’inizio del procedimento penale contro l’ex capo dello stato Ion Iliescu, accusato di aver ordinato l’evacuazione forzata dei manifestanti dalla Piazza dell’Università di Bucarest. I tre si trovavano alla guida del Paese durante il periodo della Marcia dei Minatori, dal 13 al 15 giugno 1990, quando le manifestazioni contro il governo furono violentemente represse dalle forze dell’ordine, con l’aiuto dei minatori.  Nelle violenze,  quattro persone hanno perso la vita e oltre 1.000 sono rimaste ferite.

 

Difesa – Il presidente Klaus Iohannis ha sollecitato l’approvazione del Parlamento per la partecipazione dell’Esercito romeno alle operazioni condotte sotto gli auspici della task force MCM BLACK SEA Sea Mine Countermeasures 2024. A causa dell’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina, è aumentata anche la minaccia delle mine marine alla deriva, che mettono a rischio la sicurezza della navigazione e della popolazione, come dimostrano i numerosi incidenti registrati nel Mar Nero, vicino ai confini della Romania, si legge nella lettera analizzata dagi Uffici permanenti del Senato e della Camera dei Deputati. La Turchia ha proposto la creazione di un gruppo di sminamento navale nel Mar Nero, la Mine Counter-Measures Task Group Black Sea/MCM BLACK SEA).

 

Profughi – A Bucarest, la Camera dei Deputati di Bucarest ha adottato, come organo decisionale, l’Ordinanza d’Urgenza del Governo con la quale lo Stato romeno concede sostegno e assistenza umanitaria ai cittadini stranieri o apolidi provenienti dalla zona di conflitto armato dell’Ucraina e che si trovano in situazioni speciali. Viene così stabilita la possibilità di concedere una somma mensile, per un periodo di massimo 4 mesi consecutivi, al termine del quale i soggetti hanno accesso al sistema di assicurazione contro la disoccupazione e alle misure di incentivazione dell’occupazione.

 

Biennale Venezia – La ministra della Cultura romena, Raluca Turcan, ha iniziato una visita di cinque giorni in Italia, dove partecipa alla 60esima edizione della Biennale d’Arte di Venezia. L’agenda include la partecipazione all’inaugurazione della mostra “What Work Is” di Şerban Savu, presentata al Padiglione romeno della Biennale, nonché alla Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

Categories: Topnews
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