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Al via le iscrizioni dei candidati alle amministrative

foto: AEP

Il super anno elettorale in Romania, come lo definisce la stampa, in cui ci saranno elezioni presidenziali a settembre e politiche a dicembre, prevede una prima assoluta il 9 giugno: le elezioni per il Parlamento Europeo si svolgeranno simultaneamente a quelle amministrative. 15 formazioni politiche hanno già inoltrato le loro liste di virtuali eurodeputati, sfidate da sette candidati indipendenti. Martedì iniziano anche le iscrizioni per chi aspira a incarichi di sindaco, presidente di consiglio provinciale, consigliere locale e provinciale. I partiti politici, le alleanze, le organizzazioni dei cittadini appartenenti alle minoranze nazionali e i candidati indipendenti possono inoltrare le loro candidature agli uffici elettorali entro il 30 aprile a mezzanotte.

Secondo una decisione dell’Ufficio Elettorale Centrale, la documentazione deve includere la lista dei candidati, la lista di sostenitori per ogni candidato, una copia del suo documento di identità, la dichiarazione di accettazione della candidatura, la dichiarazione patrimoniale e degli interessi, un’autocertificazione in cui sia menzionato che non ha lavorato per la Securitate, la polizia politica dell’ex regime comunista, o non ha collaborato con la stessa. Sulle emittenti radio e televisive, la campagna elettorale per le euro-elezioni inizia il 10 maggio alle ore 0:00 e si conclude l’8 giugno alle ore 7:00. Invece per le amministrative, la campagna elettorale nell’audiovisivo inizia sempre il 10 maggio alle ore 0:00 e si conclude il 7 giugno alle ore 7:00.

La stampa si aspetta a una campagna rumorosa e spesso cacofonica, a causa dell’inusuale sovrapposizione tra le europee e le amministrative. Secondo gli analisti, ciò rischia di contaminare i dibattiti sulle politiche di Bruxelles, come il famoso e impopolare Green Deal, con liti tra i candidati sui buchi esistenti sulle strade di una qualsiasi località romena. I mass-media notano che la situazione più bizzarra è quella della coalizione governativa formata dal PSD e dal PNL. Quando hanno deciso l’accorpamento delle amministrative e delle europee, i rappresentanti del governo hanno invocato la diminuzione delle spese per l’organizzazione degli scrutini, nonché la partecipazione al voto, sempre più numerosa quando le persone devono eleggere i sindaci rispetto a quando si tratta di eleggere eurodeputati.

In più, una prima assoluta è il fatto che i due partiti al governo abbiano una lista comune per le europee, sebbene facciano parte di famiglie politiche europee diverse: il PSD è affiancato ai socialisti, mentre il PNL ai popolari. Nel territorio, nella maggior parte delle località, i socialdemocratici e i liberali avranno candidati propri per le cariche di sindaco e di presidente di consiglio provinciale, il che promette una competizione elettorale spietata. E, sebbene la campagna elettorale non sia nemmeno iniziata, i dibattiti politici in TV sono già pieni di attacchi reciproci tra i rappresentanti dei due partiti al governo.

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