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Come si può salvare TAROM?

foto: fb.com / TAROM

La compagnia di bandiera romena TAROM riceverà aiuti dalla Commissione Europea entro fine aprile e successivamente entrerà in una fase di riorganizzazione economica, ha annunciato il ministro dei Trasporti, Sorin Grindeanu. Di proprietà dello Stato romeno, l’azienda si trova da anni in una situazione economica instabile e i numerosi piani per salvarla non hanno prodotto i risultati attesi dai governi.

Secondo i dati relativi alla prima metà dello scorso anno, la TAROM ha registrato perdite per oltre 50 milioni di lei (circa 10 milioni di euro), molto inferiori a quelle registrate nello stesso periodo del 2022, quando aveva già perdite per oltre 208 milioni di lei (41,8 milioni di euro). A questo punto, il ministro dei Trasporti ha spiegato che il nuovo piano di salvataggio è volto a “collocare la TAROM su principi economici solidi”.

“Una volta ricevuto questo aiuto dalla Commissione Europea, dobbiamo entrare in una fase di riorganizzazione della TAROM e siamo aperti a qualsiasi tipo di proposta che porti a collocare la TAROM su solidi principi economici. Non è in discussione la nostra volontà di salvare questa azienda, non è in discussione la nostra volontà di trovare qualsiasi tipo di soluzione, compresa quella dei partenariati, che porti a questo felice scenario”, ha dichiarato Sorin Grindeanu.

Il ministro ha suggerito che il piano di riorganizzazione della TAROM potrebbe includere il licenziamento di circa il 50% del personale, dato che la compagnia aerea ha attualmente un numero di dipendenti insostenibile, ha detto Sorin Grindeanu. “Un’azienda delle dimensioni della TAROM, posta su solide basi economiche, conta normalmente circa 500-600 dipendenti, di cui il 90% personale navigante. Noi ne abbiamo il doppio”, ha precisato il ministro, sottolineando che lo Stato romeno non può offrire aiuti diretti alla TAROM poichè violerebbe le leggi sulla concorrenza e le direttive europee sugli aiuti di stato.

Sorin Grindeanu è del parere che, in queste condizioni, si debbano cercare soluzioni alternative per uscire da quello che chiama il “circolo vizioso”, e una potrebbe essere l’identificazione di investitori per aerei più nuovi e affinchè la TAROM migliori i servizi offerti. Grindeanu ha precisato che le soluzioni per salvare l’azienda sono state esplorate anche durante la visita che una delegazione governativa, guidata dal primo ministro romeno, Marcel Ciolacu, ha effettuato per 4 giorni nel Medio Oriente.

Fondata nel 1954, la TAROM svolge la sua attività sotto l’autorità del Ministero dei Trasporti. La compagnia è membro dell’International Air Transport Association dal 1993, e dell’Alleanza SkyTeam dal 2010. Possiede una flotta di 18 aerei e ha nel suo portafoglio 70 destinazioni operate dagli aerei propri e dei suoi partner.

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