10.12.2025
Corte Costituzionale: rinviata al 28 dicembre decisione su segnalazione dell'Alta Corte di Cassazione e Giustizia in merito al nuovo ddl del governo su riforma pensioni magistrati/ Stipendi: il Consiglio Nazionale Tripartito, che riunisce rappresentanti del governo, dei sindacati e dei datori di lavoro, discute il valore del salario minimo nel 2026/ UE: Romania si candida ad ospitare la futura Autorità Doganale
Newsroom, 10.12.2025, 16:39
Pensioni magistrati – La Corte Costituzionale della Romania ha rinviato al 28 dicembre una decisione sulla segnalazione dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia in merito al nuovo ddl del governo sulla riforma delle pensioni dei magistrati. I giudici della Corte Suprema ritengono che la legge discrimina i magistrati rispetto ad altre categorie di beneficiari di pensioni di servizio, intacca brutalmente sull’indipendenza della magistratura, eliminando de facto la pensione di servizio per i magistrati. La bozza, per la quale l’esecutivo di Bucarest ha posto la fiducia nel Parlamento, innalza gradualmente l’età pensionabile dei magistrati fino a 65 anni e limita il valore delle pensioni al 70% dell’ultima indennità netta. La normativa ha già ricevuto giudizio negativo dal Consiglio Superiore della Magistratura. La prima forma della legge, che rappresenta uno degli obiettivi inclusi nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è stata già bocciata dalla Corte Costituzionale per motivi procedurali. Sempre oggi, la CCR ha bocciato la segnalazione dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni (all’opposizione), relativa alla legge che prevede, tra l’altro, l’aumento di alcune imposte e tasse locali a partire dal prossimo 1° gennaio.
Deficit – Nei primi dieci mesi dell’anno, il deficit della bilancia commerciale della Romania è stato di 27,493 miliardi di euro, in aumento di 275,7 milioni di euro (+1%) rispetto al valore registrato nello stesso periodo del 2024. Secondo i dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica, nel periodo menzionato, le esportazioni sono ammontate a 81,054 miliardi di euro, in aumento del 4,3% rispetto al periodo gennaio-ottobre 2024, mentre il valore delle importazioni è stato di 108,547 miliardi di euro, in crescita del 3,4%. Quote importanti nella struttura delle esportazioni e delle importazioni sono detenute da macchinari e attrezzature di trasporto e altri prodotti manifatturieri.
Stipendi – A Bucarest, il Consiglio Nazionale Tripartito, che riunisce rappresentanti del governo, dei sindacati e dei datori di lavoro, discute il valore del salario minimo nel 2026. I sindacalisti sottolineano che il congelamento degli stipendi rappresenta una violazione della legislazione nazionale ed europea, mentre IMM Romania sostiene il mantenimento del salario minimo a 4.050 lei lordi (800 euro). Il punto di vista dei datori di lavoro è sostenuto anche dal primo ministro liberale Ilie Bolojan, il quale ha affermato di recente che le realtà economiche non consentono aumenti. Dal canto suo, il PSD, che fa parte della coalizione di governo, sostiene l’aumento del salario minimo e ritiene che la misura sia, in primo luogo, equa per i dipendenti e, in secondo luogo, necessaria per l’economia. D’altra parte, i sindacati del settore dell’istruzione hanno annunciato manifestazioni contro le misure fiscali adottate dal governo in autunno.
Politica – A Bucarest, i parlamentari dell’AUR hanno inoltrato al Senato una mozione semplice contro la ministra dell’Ambiente, Diana Buzoianu. I promotori la accusano di ignoranza, irresponsabilità e mancanza di un piano centralizzato per la gestione delle situazioni di crisi. Il dibattito e la votazione del documento si terranno il 15 dicembre. Nello stesso giorno, il Parlamento di Bucarest si pronuncia su una sfiducia contro il governo, presentata da un gruppo formato da parlamentari eletti lo scorso dicembre sulle liste SOS Romania e POT, che ora hanno abbandonato le loro formazioni. I partiti della coalizione di governo (PSD, PNL, USR e UDMR) assicurano che la mozione non sarà votata.
Diritti umani – “Negli ultimi tre decenni, la Romania ha costruito istituzioni e meccanismi più solidi per proteggere i diritti dei cittadini e combattere gli abusi. I progressi sono reali, ma non definitivi”. Il messaggio è stato inviato dal primo ministro Ilie Bolojan in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani. Secondo Bolojan, il rispetto dei diritti fondamentali inizia con la responsabilità di ogni individuo, ma deve essere garantito da istituzioni che funzionino correttamente. Dal canto suo, il Ministero degli Affari Esteri ha assicurato che la Romania è e rimarrà attiva per quanto riguarda le azioni della comunità internazionale per affermare e rispettare i diritti umani. Il Ministero degli Affari Esteri ricorda che quest’anno sono celebrati 80 anni dalla fondazione delle Nazioni Unite e 70 anni dall’adesione della Romania all’ONU.
Autorità Doganale – La Romania ha presentato la sua candidatura per ospitare la futura Autorità Doganale dell’Unione Europea, istituzione che aiuterà gli stati membri nella semplificazione delle procedure doganali e nella garanzia di una riscossione efficiente di imposte e dazi, attraverso una piattaforma digitale che centralizzerà e gestirà tutti i dati doganali dell’UE. Nel dossier presentato alla Commissione Europea, il Ministero delle Finanze ha sottolineato che la Romania è uno dei Paesi con la frontiera esterna più estesa dell’Unione che gestisce, ogni anno, un volume significativo di flussi commerciali. Oltre al nostro Paese, hanno presentato candidature anche Belgio, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Portogallo.