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27.08.2016

Roma – Giornata di lutto nazionale, oggi, in Italia, per le vittime del sisma nel centro del Paese. Il più recente bilancio indica oltre 290 morti, quasi 400 feriti e 2.500 sfollati. Nessun superstite è stato più trovato da giovedi. Il numero dei romeni morti in seguito al sisma è salito a 10, stando al Ministero romeno degli Esteri, che ha annunciato inoltre che sono 16 i romeni dati per dispersi. Unequipe consolare è stata inviata oggi da Bucarest a sostegno delle missioni diplomatiche a Roma e Bologna. Lo ha reso noto il dicastero.

27.08.2016
27.08.2016

, 27.08.2016, 18:19

Roma – Giornata di lutto nazionale, oggi, in Italia, per le vittime del sisma nel centro del Paese. Il più recente bilancio indica oltre 290 morti, quasi 400 feriti e 2.500 sfollati. Nessun superstite è stato più trovato da giovedi. Il numero dei romeni morti in seguito al sisma è salito a 10, stando al Ministero romeno degli Esteri, che ha annunciato inoltre che sono 16 i romeni dati per dispersi. Unequipe consolare è stata inviata oggi da Bucarest a sostegno delle missioni diplomatiche a Roma e Bologna. Lo ha reso noto il dicastero.



Bucarest – Il premier romeno, Dacian Ciolos, ha dichiarato, oggi, a Gura Humorului (nel nord-est della Romania), allincontro con la collega polacca Beata Szydlo, che i rapporti bilaterali tra i due Paesi sono molto intensi e che ci sono tutte le premesse per il loro rafforzamento e per il coordinamento dei punti di vista sulla problematica europea. Alla fine dellincontro, Dacian Ciolos ha affermato che è importante che sia mantenuto il dialogo tra lUe e la Turchia, inclusivamente per quanto riguarda gli impegni che questultima si è assunta sulla questione della migrazione illegale verso lUe. Inoltre, Ciolos ha precisato che anche per la Romania e per la Polonia il mantenimento del partenariato orientale sullagenda europea è un argomento importante. Stando al premier, la Romania e la Polonia sono interessati che lUe mantenga sullagenda la cooperazione con lUcraina e la Moldova.



Bucarest — In Romania è stato commemorato anche oggi un secolo dall’ingresso nella Prima Guerra Mondiale, che ha portato alla più importante realizzazione della storia nazionale, la Grande Unione del 1 Dicembre del 1918. Cento anni fa, il 27 agosto del 1916, la Romania dichiarava guerra all’Austro-Ungheria e l’esercito attraversava i Carpazi in Transilvania, che faceva allora parte del Regno d’Ungheria. Fino alla fine della guerra, oltre 330.000 soldati sono caduti al dovere. Cerimonia si sono svolte a Fundata (nel centro del Paese), dove è caduto al dovere il primo ufficiale romeno, ma anche a Curtea de Arges, alla tomba di Re Ferdinando. La Principessa Margareta, Custode della Corona Romena, ha trasmesso un messaggio in cui evoca il ruolo del bisnonno, re Ferdinando, nell’ingresso della Romania nella prima conflagrazione mondiale e nella realizzazione della Grande Unione. È il motivo per cui re Ferdinando si valse il soprannome di “l’Unificatore”, sottolinea la Principessa Margareta. “Nonostante la superiorità delle forze ostili, i romeni sono resistiti e hanno raggiunto, in soli due anni, l’ideale supremo, consolidando la loro identità e il loro futuro”, si legge ancora nel messaggio della Casa Reale.



Chisinau – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha trasmesso, oggi, un messaggio al suo collega moldavo, Nicolae Timofti, in occasione della Festa dellIndipendenza della Moldova (repubblica ex – sovietica, a maggioranza romenofona), in cui afferma la ferma decisione della Romania di sostenere i progetti di miglioramento della vita dei cittadini di questo Paese e di compimento del loro destino europeo. Inoltre, in un comunicato del Ministero romeno degli Esteri, si mostra che la Romania ribadisce il suo sostegno al processo di riforme democratiche e di ammodernamento dello stato. Chisinau ha celebrato, oggi, 25 anni dalla proclamazione dellindipendenza. Il 27 agosto del 1991, nel centro di Chisinau, è stata convocata la Grande Assemblea Nazionale, e, nello stesso giorno, si è tenuta la seduta straordinaria del Parlamento, che ha adottato a maggioranza assoluta di voti la dichiarazione di indipendenza della Moldova dallUrss. La Romania è stata il primo stato ad aver riconosciuto lindipendenza della Moldova. (traduzione di Adina Vasile)





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