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24.02.2016

Bucarest – Una prima serie di circa 15 profughi dalla Grecia e dall’Italia arriverà in Romania a inizio marzo, in seguito alla ripartizione tramite il meccanismo delle quote obbligatorie di riallocazione nell’UE. Loro saranno alloggiati a Galaţi (est). Nel 2016 e 2017, la Romania deve ricevere almeno 4.180 profughi. Attualmente, in Romania sono allestiti 6 centri di alloggio per i profughi e richiedenti d’asilo, che non fanno fronte al numero totale di oltre 6.200 immigrati che la Romania dovrebbe ospitare nei prossimi anni. Secondo le cifre delle Immigrazioni, la capienza dei centri è di solo 1.500 persone.

24.02.2016
24.02.2016

, 24.02.2016, 17:21

Bucarest – Una prima serie di circa 15 profughi dalla Grecia e dall’Italia arriverà in Romania a inizio marzo, in seguito alla ripartizione tramite il meccanismo delle quote obbligatorie di riallocazione nell’UE. Loro saranno alloggiati a Galaţi (est). Nel 2016 e 2017, la Romania deve ricevere almeno 4.180 profughi. Attualmente, in Romania sono allestiti 6 centri di alloggio per i profughi e richiedenti d’asilo, che non fanno fronte al numero totale di oltre 6.200 immigrati che la Romania dovrebbe ospitare nei prossimi anni. Secondo le cifre delle Immigrazioni, la capienza dei centri è di solo 1.500 persone.



Bucarest — I minatori della Valle del Jiu (centro-ovest della Romania) hanno continuato mercoledì le proteste contro il piano di ristrutturazione del Complesso Energetico Hunedoara. I minatori sostengono che l’amministrazione non abbia presentato loro soluzioni concrete affinché sia evitata la chiusura accelerata delle miniere, e che i loro posti di lavoro non siano garantiti. Il Complesso Energetico Hunedoara ha più di 6.000 dipendenti nelle miniere di Lonea, Lupeni, Livezeni e Vulcan e nelle centrali termiche di Mintia e Paroşeni. Dopo aver accumulato debiti di quasi 1,7 miliardi di lei (circa 380 milioni di euro), la compagnia è entrata in insolvenza.



Bucarest — L’ex eurodeputato socialdemocratico romeno Adrian Severin è stato condannato martedì dall’Alta Corte di Cassazione e Giustizia, a tre anni e tre mesi di carcere con esecuzione per tangenti e traffico d’influenza. La decisione non è definitiva. Severin ha dichiarato che farà ricorso e che lotterà per dimostrare la propria innocenza. Stando ai procuratori, Adrian Severin ha accettato la promessa di due giornalisti della pubblicazione britannica “The Sunday Times” che lo hanno assicurato di pagargli 100.000 euro in cambio all’inoltro di alcuni emendamenti alle commissioni di specialità del Parlamento Europeo. Nella stessa situazione si sono trovati anche due eurodeputati, uno sloveno e l’altro austriaco, i quali hanno rassegnato le dimissioni dal PE, mentre Severin si è rifiutato di farlo.



Bucarest — Il Senato di Bucarest ha approvato mercoledì la domanda di avvio dell’inchiesta penale nei confronti dell’ex vicepremier e ministro dell’interno Gabriel Oprea, attualmente senatore dell’Unione Nazionale per il Progresso della Romania. Oprea è indagato dalla Direzione Nazionale Anticorruzione per abuso d’ufficio in un secondo fascicolo, in cui sono sotto inchiesta ex capi nel Ministero dell’Interno. In un altro caso, la Camera dei Deputati ha approvato la domanda della DNA di approvazione della custodia cautelare nei confronti di Nicolae Păun, il rappresentante nel Parlamento della comunità rrom. Păun assieme al deputato socialdemocratico Mădălin Voicu, avrebbero messo a punto un piano tramite cui avrebbero dirottato per interessi personali più di 6 milioni di euro destinati al sostegno dei rrom.



Bucarest — Il futuro dell’emittente televisiva pubblica romena (TVR), che ha accumulato debiti enormi, è stato il tema di un dibattito svoltosi presso il Parlamento di Bucarest. Si è accennato tra l’altro alla modifica della legislazione, di modo che la TVR possa entrare in insolvenza, o che sia creata una nuova struttura in seguito al fallimento dell’attuale istituzione. Alcuni leader politici partecipanti ai colloqui hanno criticato la proposta di unificare le emittenti di radio e di televisione pubbliche, nel contesto in cui la Società Romena di Radiodiffusione funziona bene e non si confronta con i problemi finanziari della TVR. Al dibattito ha partecipato anche il premier tecnocrate Dacian Ciolos, il quale ha dichiarato che l’esecutivo è disposto a impegnarsi nell’individuazione di soluzioni adeguate.



Bucarest — Lo stato romeno ha incassato a gennaio più di 16,5 milioni di euro in seguito alla vendita sulla piattaforma di asta comune dell’UE dei certificati di emissioni di gas ad effetto serra, informa il Ministero delle Finanze Pubbliche (MFP). La Romania partecipa allo schema dell’UE di vendita dei certificati a cominciare dalla data di adesione all’UE, il 1 gennaio 2007. Secondo i dati MFP, lo schema di commercializzazione dei certificati di emissioni di gas ad effetto serra nell’ambito dell’UE è stato applicato nella prima tappa per il periodo 2005 –2007, mentre la seconda tappa riguarda il periodo 2008 – 2012. La terza tappa dello schema dell’UE di commercializzazione delle emissioni di gas ad effetto serra ha una durata di 8 anni, dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2020.



Chisinau — Una delegazione del FMI si trova a Chişinău per valutare la situazione macroeconomica della Moldova. La visita giunge nel contesto in cui l’ex repubblica sovietica, a maggioranza romenofona, ha bisogno di finanziamento esterno per evitare un crollo finanziario. Gli analisti di Chişinău affermano però che, se si arriverà ad un accordo con i finanziatori internazionali, i soldi non potrebbero essere ricevuti prima del mese di ottobre. Nella loro opinione, nell’ultimo anno, la Moldova ha accumulato più arretrati che realizzazioni, fatto che fa aumentare il livello di scetticismo già abbastanza elevato dei rappresentanti del FMI per quanto riguarda l’intento di Chisinau di superare certe carenze legislative e finanziarie.



Doha — La tennista romena Monica Niculescu (n.37 WTA) ha perso, mercoledì per 7-5, 6-1, la partita negli ottavi di finale del torneo di Doha (Qatar) contro la polacca Agnieszka Radwanska, n.3 mondiale e terza favorita. Nella stessa tappa della competizione, favorita n.2 del torneo e n.4 mondiale, la romena Simona Halep, è stata sconfitta nel secondo turno dalla russa Elena Vesnina (n.118 WTA). Halep ha perso la partita inaugurale del terzo torneo consecutivo, dopo essere stata eliminata nel primo turno all’Australian Open, negli ottavi del torneo di Dubai e adesso nel secondo turno a Doha. Dall’inizio dell’anno la romena ha registrato tre vittorie e cinque sconfitte nel circuito WTA e probabilmente perderà anche il quarto posto, attualmente occupato. (traduzione di Gabriela Petre)




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