Regina Maria di Romania
Nata nel 1875 a Eastwell Park, Kent, in Inghilterra, come Maria Alessandra Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha, la futura Regina Maria di Romania sposò il 29 dicembre del 1892 il principe ereditario Ferdinando di Hohenzollern-Sigmaringen.
Steliu Lambru, 23.10.2017, 13:15
Nata nel 1875 a Eastwell Park, Kent, in Inghilterra, come Maria Alessandra Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha, la futura Regina Maria di Romania sposò il 29 dicembre del 1892 il principe ereditario Ferdinando di Hohenzollern-Sigmaringen. La sua enorme popolarità fu dovuta all’energia dimostrata al servizio della sua nazione. Durante la prima Guerra mondiale, fu diplomatico, soldato e soprattutto infermiera.
Lo storico Alin Ciupala dell’Università di Bucarest racconta come Maria scese in mezzo alla gente, ancora prima di salire al trono e di essere sovrana: La regina svolse il ruolo principale in tutto quello che significò l’impegno della società romena e soprattutto delle donne di sistemare degli stabilimenti in cui venivano curati i feriti, ma anche di appoggiare le famiglie dei soldati romeni andati sul fronte. La regina Maria aveva fatto l’apprendistato ancora prima del conflitto mondiale, durante la seconda guerra balcanica, nel 1913, cui anche la Romania prese parte. A quei tempi principessa ereditaria, fu Maria ad aver organizzato il servizio sanitario sia al nord del Danubio che nel teatro operativo dell’esercito romeno in Bulgaria. Nel 1913, moltissimi soldati romeni morirono per un’epidemia di colera. Siccome si rischiava che l’epidemia dilagasse anche in Romania, Maria agì con molto coraggio e creò un cordone sanitario che fermò la diffusione della malattia.
Il 1914 trovò in stato di neutralità la Romania, che due anni dopo non poteva più rimanere così. La guerra fu un peso molto più duro. Però la nuova regina dimostrò di essere degna dell’incarico. Lo storico Alin Ciupala aggiunge: Grazie alle sue connessioni negli ambienti diplomatici e ai legami di famiglia, riuscì ad ottenere per la Romania un importante sostegno finanziario e logistico che le consentirono di organizzare servizi alternativi di ambulanza, allestire ospedali da campo, impegnarsi nel sostenere gli orfani, i bambini rimasti in balia della sorte a causa del rifugio e della perdita di entrambi i genitori. Inoltre, la regina svolse un ruolo importante anche durante il rifugio a Iasi, dove continuò ad impegnarsi per organizzare un sistema sanitario che dipendeva da lei e della sua capacità di individuare i mezzi finanziari. La presenza fisica della regina Maria, il suo esempio personale ebbero una forza straordinaria. Le testimonianze parlano senza equivoci dell’effetto particolarmente positivo della sua presenza in mezzo alla gente: in ospedali, località dietro il fronte e persino sul fronte. La Regina Maria non esitò e parecchie volte arrivò in prima linea, assumendosi tutti i rischi.
La vittoriosa Maria veniva coronata insieme al consorte Ferdinando come regina della Grande Romania nel 1922 ad Alba Iulia. Come sovrana, Maria di Romania scriveva nel suo testamento: Benedico te, amata Romania, Paese delle mie felicità e dei miei dolori, Paese bello vissuto nel mio cuore, i cui sentieri conobbi tutti. Paese bello che vidi unificato, il cui destino mi fu consentito di vedere compiuto. Sii tu per sempre benestante, grande e piena di virtù, ergiti sempre orgogliosa tra le nazioni, sii tu onorata, amata e ingegnosa. Confido di avervi capito: non ho giudicato, ho amato. (traduzione di Iuliana Anghel)