Raccontare la cultura alla radio, seminario a Roma
Stimolare l'immaginazione e la curiosità nel racconto radiofonico e come interagire meglio con il pubblico: questo il filo conduttore del terzo incontro di lavoro, organizzato dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona e Radio Rai.
Iuliana Sima Anghel, 27.03.2018, 10:41
Stimolare l’immaginazione e la curiosità nel racconto radiofonico e come interagire meglio con il pubblico: questo il filo conduttore del terzo incontro di lavoro per comunicatori, redattori, produttori e animatori radiofonici, organizzato il 22 e il 23 marzo alla sede della Rai a Roma dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona e Radio Rai. Parola d’ordine: raccontare la cultura alla radio, proprio nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale. Come per le altre edizioni, il seminario sarà seguito da una coproduzione sullo stesso tema.
Il progetto ha ottenuto il patrocinio dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale ed è previsto nell’elenco del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. L’incontro ospitato dalla Rai ha riunito rappresentanti di PBS Malta, Radio Capodistria, Radio Colonia (WDR), Radio Fiume, Radio ICN New York, Radio Tunisi, RAI Radio Friuli Venezia Giulia, RAI Radio Sardegna, RAI Radio Sicilia, RAI Radio 3, RAI Radio Techetè, Radio Romania, RSI e, via skype, RAE Argentina.
Intervenendo in apertura dei lavori, Simona Martorelli, vicedirettore responsabile delle Relazioni internazionali della RAI e Francesco Angelo Siddi, membro del Consiglio di Amministrazione della RAI, hanno espresso apprezzamenti per i progetti promossi dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona, soprattutto alla luce delle attuali evoluzioni tecnologiche. Presente anche il direttore di Rai Radio 3, Marino Sinibaldi.
In riferimento al ruolo dei servizi pubblici radiotelevisivi nella valorizzazione del patrimonio culturale attraverso le nuove tecnologie, Simona Martorelli ha sottolineato l’importanza del forum Innovation meets culture: Digital Media and Cultural Heritage, organizzato il 20 e il 21 marzo a Roma da RAI e ABU (Asia Pacific Broadcasting Union), al quale Radio Romania è stata rappresentata dal suo Presidente Direttore Generale, Georgică Severin.
D’altronde, in un’intervista a Radio Romania Internazionale, Simona Martorelli ha sottolineato il contributo essenziale dei servizi pubblici radiotelevisivi nella promozione del dialogo interculturale, nonchè il ruolo proattivo di Radio Romania nel paesaggio mediatico internazionale.
Da parte sua, il consigliere Francesco Angelo Siddi, ha sottolineato, sempre in un’intervista a Radio Romania Internazionale, l’importanza della cooperazione tra le emittenti a livello globale. Mentre Andrea Borgnino ha presentato un biglietto da visita di Rai Radio Techetè, di cui è responsabile editoriale, il Presidente della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Dino Balestra, e la Segretaria Generale, Loredana Cornero, hanno presentato le conclusioni dell’incontro: riuscire ad essere stimolatori di curiosità nel racconto radiofonico, attraverso l’immaginazione.
Un saluto anche dai Manetti Bros, che, da trionfatori della 63/a edizione dei Premi David di Donatello, con ben cinque statuette, per il musical Ammore e malavita, sono stati ospiti del programma Hollywood Party di Rai Radio 3, mandato in onda il 22 marzo.