“La Fragilità dell’Eterno. Da Pompei al Grand Tour fino a oggi”, in mostra a Timișoara
Dal 28 novembre 2025 al 29 marzo 2026, il Museo Nazionale d’Arte di Timișoara ospita la mostra “La Fragilità dell’Eterno. Da Pompei al Grand Tour fino a oggi”.
Iuliana Sima Anghel, 22.12.2025, 18:57
Organizzata dal Museo Nazionale d’Arte di Timișoara e dal Consiglio Provinciale di Timiș, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, nonché con la prestigiosa istituzione italiana Civita Mostre e Musei, la mostra esplora l’impatto dei cataclismi sulle civiltà, dall’antica tragedia di Pompei al modo in cui ha ispirato l’arte e la cultura europea, dal Grand Tour ai giorni nostri, precisa l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.
Presso il Palazzo Barocco, il pubblico può ammirare oltre 100 opere di patrimonio – affreschi, dipinti, sculture, grafica, fotografia e artefatti rari – provenienti dai principali musei italiani, tra cui: Museo Archeologico Nazionale di Napoli; Certosa e Museo di San Martino – Napoli; Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina in Villa Floridiana – Napoli; Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea – Roma; Museo e Real Bosco di Capodimonte – Napoli; Galleria Lia Rumma Milano – Napoli; Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo – Roma.
Riuniti in un’eccezionale narrazione visiva e curatoriale, gli oggetti in mostra ricostruiscono la vita culturale di una prospera, cosmopolita e dinamica città romana, colta nel momento del cataclisma che ne arrestò temporaneamente il destino, ma che paradossalmente la conservò per l’eternità come effigie culturale e come archetipo di sopravvivenza e perpetuazione attraverso l’arte. La mostra offre anche un’esperienza immersiva e narrativa, guidata dalla voce di un personaggio virtuale ispirato da un’iscrizione archeologica, rinvenuta su un altare commemorativo, che attesta la presenza in Dacia di un sopravvissuto all’eruzione del Vesuvio, precisa la fonte.
La curatela scientifica è affidata al professor Massimo Osanna, Direttore Generale dei Musei d’Italia, insieme al curatore generale Filip A. Petcu, direttore del Museo Nazionale d’Arte di Timișoara. Il progetto beneficia del sostegno della Presidenza della Commissione Cultura della Camera dei Deputati del Parlamento italiano e dell’Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana.
L’inaugurazione della mostra ha anticipato il programma strategico “Anno Culturale Romania-Italia 2026”, iniziato il 1° dicembre 2025 a Roma, e segna un nuovo capitolo nel dialogo culturale tra i due Paesi. Radio Romania Internazionale ha parlato con la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Laura Napolitano.