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Le prospettive della difesa europea, in dibattito a Bucarest

Il futuro della difesa europea ha costituito il tema centrale della riunione informale dei ministri degli stati membri dell’UE, svoltasi dal 30 al 31 gennaio a Bucarest, nell’ambito del semestre romeno di Presidenza del Consiglio dell’UE, e presieduta dall’Alto Rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini. I titolari della Difesa dei 28 hanno deciso di consolidare le iniziative in questo campo, con particolare riguardo al Fondo europeo della difesa, ha spiegato l’Alto Rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, in una conferenza stampa congiunta con il ministro della Difesa romeno, Gabriel Leş. Affrontata anche la necessità di integrare gli strumenti europei nel campo della difesa nei sistemi nazionali, ha aggiunto Federica Mogherini, sottolineando che l’operazione Sophia nel Mediterraneo, volta a combattere il traffico di esseri umani, si annovera tra i maggiori successi esterni dell’Unione. Tutti i ministri hanno definito l’operazione Sophia come fondamentale, necessaria, vitale, ha detto la Mogherini, lanciando agli stati membri dell’Unione l’appello di raggiungere un consenso per portarla avanti.

Un incontro fruttuoso quello di Bucarest, che ha generato uno scambio positivo di opinioni sulla problematica attuale in materia di sicurezza e sulle prospettive della difesa europea, ha detto, da parte sua, il ministro della Difesa romeno, Gabriel Leş. Alla luce dei recenti sviluppi a livello regionale e internazionale, va concessa un’attenzione particolare a queste dimensioni, ha spiegato il ministro nella conferenza stampa congiunta con Federica Mogherini, passando in rassegna anche i temi affrontati ieri sera, nel corso di una cena di lavoro dal tema Le donne, la pace e la sicurezza, un settore di interesse comune per l’Unione Europea e la NATO, cui erano presenti anche il segretario generale dell’Alleanza Nord-Atlantica, Jens Stoltenberg, e il vicesegretario generale dell’ONU per le operazioni di mantenimento della pace, Jean-Pierre Lacroix.

I colloqui hanno evidenziato la necessità di continuare a consolidare la cooperazione tra l’UE, la NATO e l’ONU in un contesto molto più generale, ha detto il ministro Gabriel Leş, che ha fatto il punto sui temi affrontati oggi: le prospettive della difesa europea.Abbiamo cominciato con un’analisi degli impressionanti sforzi compiuti dagli stati membri e dalle istituzioni dell’Unione, nell’applicare la strategia globale dell’UE in materia di politica estera e di sicurezza. A questo punto, abbiamo esaminato i mezzi pratici per assicurare la coerenza tra le varie iniziative nel campo della difesa. Abbiamo affrontato l’impatto delle tendenze nel campo dell’innovazione tecnologica sulle forze armate e il modo in cui gli strumenti dell’UE possano contribuire alla soluzione delle sfide derivanti. I ministri della Difesa hanno ribadito l’appoggio all’attuazione delle nuove iniziative nel campo della difesa come la cooperazione permanente strutturata (PESCO) e il Fondo europeo della difesa, al fine di continuare a valorizzare le sinergie e a migliorare il loro coordinamento, ha spiegato Gabriel Leş. La mobilità militare è un altro settore che richiede azioni congiunte, coerenza e coordinamento, sia a livello nazionale e dell’UE, che tra la NATO e l’Unione, ha aggiunto il ministro, sottolineando che la Romania concederà un’attenzione particolare al piano di azione riguardante la mobilità militare, tramite un approccio coordinato e pragmatico nell’UE.

Categories: Romania2019.eu
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