07.08.2025 (aggiornamento)
Morto Ion Iliescu: lutto nazionale in memoria del primo presidente della Romania post 1989, sepolto oggi con gli onori militari / Diplomazia: visita ufficiale in Ucraina della ministra degli Esteri romena, Oana Ţoiu
07.08.2025, 18:43
Morto Ion Iliescu – Il primo presidente della Romania post 1989, Ion Iliescu, è stato sepolto oggi con gli onori militari in un cimitero militare di Bucarest. Per due giorni, in memoria della persona che ha guidato la Romania nei periodi 1990-1996 e 2000-2004, sono stati organizzati funerali di Stato, mentre oggi è stato dichiarato giorno di lutto nazionale. I funerali si sono svolti solo alla presenza di familiari e amici intimi. In conformità con le disposizioni di legge vigenti, tutte le istituzioni nonchè le autorità pubbliche centrali e locali hanno esposto la bandiera romena a mezz’asta. Le stazioni radiofoniche e televisive, così come le istituzioni culturali, hanno adattato i loro programmi alla giornata. Ion Iliescu è morto martedì, all’età di 95 anni. Figlio di un militante del partito comunista interbellico – una formazione illegale all’epoca -, Iliescu ha avuto una costante ascesa durante la dittatura instaurata dalle truppe di occupazione sovietiche. Sotto il regime di Nicolae Ceaușescu, fu Ministro della Gioventù tra il 1967 e il 1971. Sospettato di filosovietismo e caduto in disgrazia, fu collocato da Ceaușescu in posizioni considerate, all’epoca, di secondo piano. Fu ampiamente pubblicizzato, percepito come il leader della Rivoluzione romena del 1989 ed eletto nella carica di presidente con l’85% dei voti il 20 maggio del 1990, nell’ambito delle prime elezioni presidenziali libere. Sempre allora, il suo partito, un mix di rivoluzionari autentici e comunisti di secondo piano, intitolato Fronte della Salvezza Nazionale, ottenne due terzi dei mandati nel Parlamento. Iliescu sarebbe stato rieletto nel 1992 e nel 2000. Durante il suo ultimo mandato, la Romania è diventata membro della NATO. D’altra parte, Ion Iliescu è stato rinviato a giudizio per crimini contro l’umanità, nel facicolo della Rivoluzione del 1989, periodo in cui oltre 800 persone hanno perso la vita dopo il momento in cui aveva di fatto assunto il potere, nonchè nel fascicolo della Marcia dei Minatori del 13-15 giugno 1990, quando ha chiamato i minatori della valle del Jiu a Bucarest per reprimere con la violenza le proteste contro il suo regime. I casi restano ancora aperti.
Romania-Ucraina – La Ministra degli Esteri romena Oana Ţoiu, in visita ufficiale a Kiev, ha incontrato il Primo Ministro ucraino Yulia Svyrydenko nonchè il Presidente della Verkhovna Rada, Ruslan Stefanciuk. I colloqui sono stati incentrati sull’integrazione europea nonchè sulla necessità di sbloccare il processo negoziale relativo all’adesione dell’Ucraina all’UE, rispettivamente sulla cooperazione in campo economico, compreso nel settore della difesa. Durante l’incontro con il Primo Ministro ucraino, sono stati esaminati i progressi compiuti in diversi progetti, come il ponte in costruzione sul fiume Tibisco. Il capo della diplomazia di Bucarest ha menzionato, nel contesto, gli investimenti effettuati dalla Romania in progetti transfrontalieri, dall’inizio dell’aggressione russa contro l’Ucraina, nel febbraio 2022, con impatto positivo a livello regionale, anche dal punto di vista economico. Dal canto suo, la premier ucraina ha invitato la Romania a partecipare al processo di ricostruzione dell’Ucraina nonchè a effettuare investimenti nel Paese. Inoltre, ha sottolineato l’importanza del pieno rispetto dei diritti delle persone appartenenti alle minoranze nazionali. “Apprezziamo molto la posizione ferma di Bucarest nel condannare l’aggressione russa, l’aiuto pratico multidimensionale, nonché la volontà di continuare a sostenere gli ucraini che hanno trovato rifugio in Romania”, ha sottolineato, d’altra parte, Ruslan Stefanciuk, decrivendo la Romania come un partner importante e un alleato affidabile dell’Ucraina. Le parti hanno discusso della situazione della sicurezza nella regione, del rafforzamento della difesa aerea ucraina, dell’evoluzione del processo di pace nonchè dell’importanza di raggiungerre una pace giusta nelle condizioni stabilite dall’Ucraina.
Restore – La Romania ha attivato per la prima volta il meccanismo europeo di risposta rapida alle catastrofi RESTORE in seguito alla situazione creata nelle provincie di Suceava e Neamţ (nord-est). Le esondazioni del mese scorso hanno distrutto nella zona oltre 40 abitazioni. Le autorità di Bucarest devono proporre la modifica di un programma operativo, regionale o nazionale, per essere in grado di reindirizzare i fondi di sostegno verso le aree colpite dal disastro, ha dichiarato in esclusiva a Radio Romania il portavoce della Commissione europea Maciej Berestecki. La richiesta di modifica di un programma nell’ambito del meccanismo RESTORE deve essere presentata entro sei mesi dalla data in cui i danni causati dalle inondazioni sono stati centralizzati. Una volta approvata la modifica del programma, la Commissione verserà il 25% della somma stanziata come prefinanziamento eccezionale. Dopo il prefinanziamento, la Commissione rimborserà anche il resto dei soldi verificando l’efficienza delle misure attuate.
Cinema – Una selezione di film contemporanei sarà presentata al pubblico romeno nell’ambito del Ukrainian Film Festival, programmato tra il 15 agosto e il 14 settembre, presso l’Happy Cinema di Bucarest. L’evento, organizzato in collaborazione con l’Ambasciata d’Ucraina in Romania, è aperto a tutti gli appassionati di cinema. “Il festival rappresenta un’opportunità unica per scoprire il cinema ucraino, Attraverso questi film, ci avviciniamo non solo a una cultura, ma anche a storie di vita universali – sul coraggio, l’amore, la sopravvivenza o la riscoperta” – afferma la fonte citata. Secondo l’ambasciata, “nonostante l’aggressione armata della Federazione Russa contro l’Ucraina, i film raccontano storie di vita, amore, perdita e speranza”. Tutti le pellicole film saranno sottotitolate in inglese.