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08.05.2014

Bucarest — I redditi dei dipendenti romeni sono aumentati del 5% a marzo rispetto allo stesso mese del 2013. I dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica indicano che lo stipendio medio netto ha superato i 1700 lei, con una crescita inferiore per i pubblici dipendenti: il 2,6% nell’insegnamento, quasi il 2% nella sanità e meno dell’1% nella pubblica amministrazione. Le maggiori crescite salariali sono state registrate nell’industria del tabacco, settore in cui lo stipendio medio è ammontato a marzo a quasi 7300 lei. Nei settori alberghiero e ristorazione si è registrato il più basso livello (970 lei), mentre nei settori estrazione del greggio e del gas, IT, assicurazioni e intermediazioni finanziarie sono stati pagati stipendi netti pari a circa 4000 lei. Lo stipendio medio netto nelle costruzioni è stato di 1250 lei, nei settori insegnamento e salute di quasi 1500 lei, nella pubblica amministrazione di 2300 lei, mentre nell’agricoltura o nell’industria alimentare di circa 1100 lei.

08.05.2014
08.05.2014

, 08.05.2014, 16:01

Bucarest — I redditi dei dipendenti romeni sono aumentati del 5% a marzo rispetto allo stesso mese del 2013. I dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica indicano che lo stipendio medio netto ha superato i 1700 lei, con una crescita inferiore per i pubblici dipendenti: il 2,6% nell’insegnamento, quasi il 2% nella sanità e meno dell’1% nella pubblica amministrazione. Le maggiori crescite salariali sono state registrate nell’industria del tabacco, settore in cui lo stipendio medio è ammontato a marzo a quasi 7300 lei. Nei settori alberghiero e ristorazione si è registrato il più basso livello (970 lei), mentre nei settori estrazione del greggio e del gas, IT, assicurazioni e intermediazioni finanziarie sono stati pagati stipendi netti pari a circa 4000 lei. Lo stipendio medio netto nelle costruzioni è stato di 1250 lei, nei settori insegnamento e salute di quasi 1500 lei, nella pubblica amministrazione di 2300 lei, mentre nell’agricoltura o nell’industria alimentare di circa 1100 lei.



Bucarest — L’evoluzione dell’inflazione in Romania è ormai sulla giusta strada. Lo assicura il Governatore della Banca Centrale, Mugur Isarescu. La Banca ha rivisto al ribasso le previsioni per questo fine anno dal 3,5 al 3,3% ed ha individuato dei forti segnali che indicano prospettive migliori rispetto alle previsioni attuali. I cali dei prezzi registrati nei primi tre mesi dell’anno rappresentano uno di questi indici, ha spiegato Mugur Isarescu, presentando l’evoluzione inflazionistica nel primo trimestre. Il Governatore ha spiegato che i valori di circa l’1% per quanto riguarda la crescita dei prezzi di consumo sono dovuti anche alla buona annata agricola nel 2013, ma anche alla diminuzione dell’IVA dal 24 al 9% per i prodotti di panetteria.



Bucarest — La Romania è diventata uno dei più grossi centri per affari IT nell’UE, grazie alla manodopera altamente qualificata e ai costi bassi dei servizi nel settore. I dati della compagnia di ricerca americana Gartner, citati da uno studio Bloomberg, indicano che, alla luce di un enorme deficit di specialisti a livello europeo, i vantaggi della Romania potrebbero offrire una strategia di uscita dopo 24 anni di transizione. Con oltre 64.000 esperti IT, la Romania è leader nell’UE come numero di dipendenti nel settore pro capite, e si piazza al sesto posto a livello mondiale. Negli ultimi dieci anni, oltre 50 compagnie dell’alta tecnologia, tra cui IBM, Microsoft, Oracle o Intel, hanno aperto rappresentanze in Romania.



Bucarest — La Romania deve garantire la stabilità legislativa, fiscale e delle politiche pubbliche, per mantenere l’interesse degli investitori per il settore energetico, è del parere il Consiglio degli Investitori Stranieri. I rappresentanti del Consiglio hanno ribadito oggi ad una riunione cui a partecipato anche il ministro con delega all’energia, Răzvan Nicolescu, che la nuova Strategia energetica della Romania deve offrire chiarezza, stabilità e prevvedibilità per attirare gli investimenti necessari e mantenere la competitività a lungo termine dell’economia. Secondo le proposte del Consiglio degli Investitori Stranieri, la Romania ha bisogno di investimenti significativi nell’intero settore energetico (sviluppo di nuove fonti di energia, produzione di elettricità, trasporti, distribuzione e stoccaggio dell’energia, interconnessione). Il Consiglio degli Investitori Stranieri è l’associazione dei più importanti investitori stranieri della Romania e include 120 compagnie, con investimenti totali di 35 miliardi di euro.



Bucarest — Sei aerei da combattimento di tipo CF-18 Hornet delle forze aeree canadesi partecipano a esercitazioni e attività di addestramento con i militari romeni. I circa 230 canadesi, piloti e tecnici, sono arrivati alla base militare aerea di Câmpia Turzii (centro-ovest della Romania), dove resteranno per cinque mesi. L’Ambasciatore canadese a Bucarest, Joanne Lemay, ha dichiarato che, sullo sfondo della crisi in Ucraina, il suo Paese è deciso a contribuire alla stabilità nella zona e alla sicurezza dell’Europa, assieme alla Romania e ad altri alleati della NATO.



Bucarest — Il presidente Traian Băsescu ha accolto oggi il nuovo ambasciatore di Francia a Bucarest, Francois Saint-Paul. Secondo un comunicato dell’Amministrazione presidenziale, il capo dello stato ha chiesto alle autorità di Parigi di sostenere l’adesione della Romania all’area Schengen, tenuto conto che Bucarest ha adempiuto alle condizioni tecniche previste. Inoltre, nei colloqui con il diplomatico francese, il presidente ha ribadito che, nell’attuale contesto internazionale segnato dal conflitto in Ucraina, è necessario approfondire la cooperazione politica bilaterale, ma anche all’interno dell’UE e della NATO, per il rafforzamento della sicurezza e della stabilità nella zona del Mar Nero. D’altra parte, il capo dello stato ha affermato che la Romania non accetterà la limitazione del diritto alla libera circolazione dei cittadini di etnia rrom, diritto fondamentale garantito dai trattati UE.



Chisinau — La Commissione Europea ha reso noto che la prossima settimana avrà, a Bruxelles, una riunione con il governo filo-occidentale della Moldova, per esaminare l’attuazione di riforme-chiave nei settori giustizia, imprenditoria ed energia in Moldova. D’altra parte, il Presidente del Senato romeno, Calin Popescu Tăriceanu, ha incontrato a Chisinau il capo dello stato confinante, Nicolae Timofti. In precedenza, nei colloqui col premier Iurie Leancă e col presidente del Parlamento, Igor Corman, Calin Popescu-Tariceanu ha dichiarato che la Romania sarà il primo Paese a ratificare l’Accordo di associazione della Moldova all’UE, un segno chiaro e privo di ogni equivoco del sostegno della Romania al suo percorso europeo.



Atene — Il ministro degli Esteri romeno, Titus Corlatean, ha partecipato a Salonicco a una serie di riunioni organizzate dalla Presidenza greca dell’UE. Insieme ai colleghi di Bulgaria e Grecia, il capo della diplomazia romena ha esaminato temi riguardanti la promozione degli interessi comuni dei tre Paesi, principalmente all’interno dell’UE, ma anche in sede regionale, nonché le prospettive di integrazione europea degli stati dei Balcani occidentali. Corlatean ha espresso il sostegno della Romania all’acceleramento dell’ingresso dei Paesi di Balcani Occidentali nell’UE. In Grecia si è trovato anche il ministro dei Trasporti romeno, Dan Sova, per un consiglio informale insieme ai colleghi comunitari. La riunione è stata dedicata, tra l’altro, allo sviluppo dell’infrastruttura, soprattutto stradale, nell’UE.



Torino — Per il sesto anno consecutivo, la Romania partecipa al Salone Internazionale del Libro di Torino, che quest’anno ha come tema “Il Bene” e come Paese ospite la Santa Sede. Lo stand del nostro Paese riunirà 50 ospiti romeni e italiani, tra scrittori, traduttori, giornalisti, editori, critici letterari, professori, romenisti. Tra gli scrittori invitati Lăcrămioara Stoenescu, Bujor Nedelcovici, Micaela Ghiţescu, Cezar Paul Bădescu e Stelian Tănase. Non mancheranno i dibattiti, tra cui “L’eterno ritorno a Mircea Eliade”, “25 anni dalla Rivoluzione del 1989”, “Nina Cassian, l’ultima modernista dell’Europa” o “La Romania nella visione di Eliade e Cioran”.



Copenaghen — I cantanti romeni Paula Seling e Ovi sono in gara con la canzone “Miracle” per un posto nella gran finale dell’Eurofestival, in programma il 10 maggio, nella capitale danese Copenaghen. 15 canzoni si contenderanno i 10 posti nella finale. I Paesi concorrenti sono, nell’ordine della partecipazione al concorso: Malta, Israele, Norvegia, Georgia, Polonia, Austria, Lituania, Finlandia, Irlanda, Bielorussia, Macedonia, Svizzera, Grecia, Slovenia e Romania. Paula Seling e Ovi hanno partecipato all’Eurofestival anche nel 2010, quando si sono piazzati al terzo posto con la canzone “Playing with Fire”.

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