14.11.2025
PNRR: incontro del ministro dei Progetti Europei, Dragoş Pîslaru, con la responsabile della task force per i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza, Céline Gauer/ Inflazione: Banca Nazionale della Romania rivede al rialzo, fino a 9,6%, previsioni di fine anno/ Sindacati: BNS chiede riforma reale della tassazione del lavoro
Newsroom, 14.11.2025, 16:48
PNRR – La Romania sta preparando la quarta richiesta di pagamento dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilianza, per un valore di 2,62 miliardi di euro. Si tratta di 62 traguardi, basati esclusivamente su fondi non rimborsabili. Lo ha dichiarato il ministro dei Progetti Europei, Dragoş Pîslaru, che incontra a Bruxelles la responsabile europea dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza, Céline Gauer, per discutere sul calendario di presentazione della nuova richiesta di pagamento.
Inflazione – La Banca Nazionale della Romania ha rivisto al rialzo, dall’8,8 fino al 9,6%, la previsione relativa all’inflazione per la fine del 2025, anticipando un valore del 3,7% per la fine dell’anno prossimo, rispetto al stimato 3% in precedenza. Secondo il governatore della BNR, Mugur Isărescu, il ritorno nell’intervallo mirato è previsto per il primo trimestre del 2027. Il tasso d’’inflazione annuo ha accelerato nel terzo trimestre, principalmente a causa dell’eliminazione del price cap ai prezzi per l’elettricità, dell’aumento dell’IVA e delle accise, ma anche a causa di un forte aumento del costo del lavoro, ha spiegato il governatore. Per quanto riguarda il debito a lungo termine, Mugur Isărescu ha sottolineato che “per i prestiti a 10 anni, il premio di rischio della Romania è sceso sotto il livello dell’Ungheria”, segnalando un miglioramento nella percezione del rischio sovrano da parte degli investitori.
PIL – Nel terzo trimestre del 2025, il Prodotto Interno Lordo della Romania è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre anteriore. Secondo i dati presentati dall’Istituto Nazionale di Statistica, nel secondo trimestre il PIL aveva registrato un aumento dell’1%. Rispetto allo stesso trimestre del 2024, il Prodotto Interno Lordo è aumentato dell’1,6%. Il Fondo Monetario Internazionale anticipa per l’economia romena nel 2025 una crescita dell’1%, previsione al ribasso rispetto a quella primaverile. Previsioni più pessimistiche arrivano invece dalla Banca Mondiale, secondo cui l’economia romena registrerà nel 2025 un aumento di solo il 0,4%.
Sindacati – Il Blocco Sindacale Nazionale (BNS) chiede una riforma reale della tassazione del lavoro, attraverso la riduzione dei contributi sociali e tutelando i redditi bassi e medi, con il trasferimento di una parte dei contributi sociali dovuti dal dipendente al datore di lavoro al fine di recuperare parzialmente il potere d’acquisto perso nell’ultimo periodo. Secondo il BNS, dovrebbe essere attuata la Risoluzione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, che sollecita alla Romania di ripristinare l’equilibrio nel finanziamento dei sistemi di previdenza sociale e in base alla quale i dipendenti non possono assicurare più del 50% del finanziamento del sistema. Le richieste sono state incluse in un documento preparato per gli incontri con i rappresentanti dei partiti al governo. I sindacalisti sono stati invitati a partecipare a discussioni in seguito alla protesta organizzata mercoledì a Bucarest contro “la diminuzione del potere d’acquisto e le politiche contro i dipendenti promosse dal governo”. La protesta, alla quale hanno partecipato oltre 5.000 persone, è stata seguita da un corteo, con soste simboliche davanti alle principali istituzioni responsabili con le politiche economiche e sociali del paese.
Moldova – Il nuovo primo ministro della Repubblica di Moldova, Alexandru Munteanu, ha effettuato ieri a Bucarest la sua prima visita ufficiale dall’insediamento. Ha incontrato il presidente Nicuşor Dan, il premier Ilie Bolojan, i presidenti delle due camere del Parlamento, nonchè Sua Maestà Margareta, Custode della Corona di Romania. Sul tavolo dei colloqui il processo di adesione della Moldova all’Unione Europea, nonchè i progetti di interesse comune dei due paesi nell’attuale contesto geostrategico. Ilie Bolojan ha affermato che la Romania è e sarà il più stretto sostenitore del percorso europeo di Chişinău, nonchè un partner strategico.