15.06.2025 (aggiornamento)
Politica: colloqui su misure necessarie per il risanamento del bilancio stanno per riprendere tra i quattro partiti pro-europei che potrebbero formare il governo – PSD, PNL, USR e UDMR/ MO: MAE romeno raccomanda ai connazionali che si trovano in Israele o Iran di annunciare la loro presenza presso le rappresentanze diplomatiche di Bucarest nei due paesi

15.06.2025, 19:20
Politica – A Bucarest, le discussioni sulle misure necessarie per il risanamento del bilancio – un pacchetto che costituirebbe anche la base del programma governativo – stanno per riprendere tra i quattro partiti pro-europei che potrebbero formare il governo – PSD, PNL, USR e UDMR. Gli ultimi giorni sono stati caratterizzati da tensioni e divergenze, ma solo un accordo su queste misure consentirebbe il proseguimento del dialogo in vista della creazione di una formula di governo, della quale il PSD non ha ancora deciso se farne parte. Il coinvolgimento dei socialdemocratici è necessario per la formazione di una maggioranza parlamentare stabile, in grado di sostenere decisioni definite come difficili, ma inevitabili, dato che, da anni, le spese del paese sono di molto superiori alle entrate. La riduzione del deficit di bilancio, viene invocata come un’emergenza, sia dagli specialisti che dai politici, perché la situazione attuale influisce sull’evoluzione economica e finanziaria, diminuendo la fiducia delle istituzioni di credito internazionali, che impongono tassi di interesse più elevati sui prestiti necessari alla Romania. D’altra parte, la Commissione Europea dovrebbe ricevere entro il 20 giugno un piano concreto assunto dalle autorità di Bucarest per la ripresa e l’attuazione delle riforme previste nel PNRR. Il 20 giugno scaden anche l’interim dell’attuale governo. La settimana che segue assume un’importanza speciale anche perché è prevista la nomina del futuro primo ministro.
Sindacati – Il Ministero dell’Istruzione di Bucarest ha convocato per martedì discussioni con i rappresentanti dei sindacati dell’istruzione. Insoddisfatti delle misure che saranno adottate nel settore dell’istruzione per ridurre il deficit di bilancio, i dipendenti hanno annunciato uno sciopero alla giapponese per mercoledì 18 giugno. D’atra parte, domani, i rappresentanti delle principali organizzazioni sindacali sono attesi alla sede della presidenza per colloqui con il capo dello stato, Nicuşor Dan.
MO – Il Ministero degli Affari Esteri romeno esprime preoccupazione per l’escalation della situazione di sicurezza nel Medio Oriente, auspicando azioni diplomatiche volte all’individuazione di una soluzione negoziata verificabile in merito al programma nucleare iraniano. La diplomazia di Bucarest ribadisce “il diritto di Israele a difendersi, nonchè di proteggere il suo popolo”, ritenendo che “la sicurezza regionale richiede un impegno diplomatico attivo”. La Romania continuerà a collaborare con i suoi partner e alleati per contribuire al raggiungimento di una stabilità regionale sostenibile. In tutta la zona interessata, ci stiamo impegnando per garantire la sicurezza di tutti i cittadini romeni”, ha precisato il Ministero degli Affari Esteri.
MO – Il Ministero degli Affari Esteri romeno raccomanda ai connazionali che si trovano in Israele o Iran di annunciare la loro presenza presso le rappresentanze diplomatiche romene dei due paesi. D’altra parte, viene raccomandato a tutti i romeni di seguire e rispettare rigorosamente le istruzioni delle autorità locali, nonchè di mantenere i contatti con i rappresentanti delle compagnie aeree per informazioni aggiornate sulla situazione dei voli. L’esercito israeliano ha lanciato venerdì un’operazione militare senza precedenti contro l’Iran, prendendo di mira centinaia di siti militari e nucleari iraniani, con l’obiettivo dichiarato di impedire alla Repubblica Islamica di ottenere la bomba atomica. Da allora, i due paesi si sono bombardati a vicenda, provocando numerose vittime da entrambe le parti. “Israele continuerà gli attacchi contro l’Iran, poiché ci sono ancora obiettivi importanti da raggiungere”, ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar. Dal canto suo, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi ha dichiarato che “gli Stati Uniti devono condannare gli attacchi israeliani contro gli impianti nucleari iraniani se vogliono dimostrare la loro buona fede”. Da Washington, Donald Trump ha avvertito l’Iran che l’esercito americano reagirà con “tutta la sua forza” nel caso di attacchi contro gli Stati Uniti, ribadendo che Washington “non ha nulla a che fare” con gli attacchi israeliani contro Teheran, informa l’AFP. Germania, Francia e Gran Bretagna sono pronte ad avviare immediatamente colloqui con l’Iran sul programma nucleare di Teheran, nel tentativo di disinnescare la situazione nel Medio Oriente, ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, citato da Reuters.