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28.09.2025

Elezioni politiche Moldova: circa 3,3 milioni di cittadini aventi diritto attesi alle urne / Manovra finanziaria: bozza presentata dal Ministero delle Finanze lunedì, via libera dal Governo di Bucarest la prossima settimana

28.09.2025
28.09.2025

, 28.09.2025, 17:00

Elezioni Moldova – Oltre 1,2 milioni di cittadini moldavi si erano recati alle urne entro le 17:00 per eleggere i loro 101 rappresentanti nel Parlamento unicamerale di Chișinău. Secondo la Commissione Elettorale Centrale, l’affluenza alle urne, entro le 17.00, era stata di oltre il 42%. Sono circa 3,3 milioni i cittadini aventi diritto della Repubblica di Moldova attesi alle urne. Loro devono eleggere il parlamento che deciderà il futuro dell’ex repubblica sovietica, a maggioranza romenofona. Lo stato confinante con la Romania ha due opzioni, mantenere la sua linea e avviare i negoziati di adesione con l’Unione Europea oppure abbandonare le riforme democratiche e tornare nella sfera d’influenza russa. La battaglia elettorale si svolge principalmente tra il Partito Azione e Solidarietà, partito filoeuropeo al governo, e diversi blocchi elettorali filorussi, sostenuti da Mosca. Il voto si svolge in un contesto segnato da tentativi di corruzione degli elettori, disinformazione, tentativi di destabilizzazione e attacchi informatici che le autorità moldave attribuiscono alla Russia. I cittadini moldavi all’estero hanno a disposizione oltre 300 seggi elettorali, la maggior parte dei quali in Italia, Germania, Francia, Regno Unito e Romania. In Romania, possono votare in 23 seggi allestiti su tutto il territorio. I seggi sono aperti fino alle 21:00.

Elezioni Moldova – La Russia vuole prendere il controllo della Repubblica di Moldova per poterla usare contro l’Ucraina e alcuni stati dell’Unione Europea, ha dichiarato oggi la Presidente Maia Sandu, poco dopo aver esercitato il suo diritto di voto. La presidente sostiene che, se prendesse il potere a Chisinau, il Cremlino potrebbe lanciare droni da qui contro gli stati membri dell’Unione Europea, come fa dalla Bielorussia. Riferendosi alla propaganda di Mosca, che suggerisce che le elezioni nella Repubblica non siano regolari, Maia Sandu ha affermato che la Russia non è in grado di dare lezioni di democrazia, considerando che è un paese in cui il presidente e il partito al governo non cambiano da decenni. Sandu ha consigliato ai cittadini moldavi di non cadere preda di false narrazioni e ha affermato che la democrazia è solo nelle loro mani. Da Bucarest, il presidente del Paese, Nicuşor Dan, ha esortato i cittadini moldavi in Romania ad andare alle urne in un giorno “decisivo” e “storico” per la Repubblica di Moldov. A sua volta, il ministro della Difesa romeno Ionuţ Moşteanu ha affermato che, per lo stato sulla sponda sinistra del Prut, rimanere sulla strada europea significa pace, diritti rispettati e la possibilità di un futuro migliore.

Manovra finanziaria – Il Ministero delle Finanze di Bucarest presenterà lunedì il progetto di manovra sui conti pubblici che sarà approvato nella riunione di governo della prossima settimana. Il ministro delle Finanze, Alexandru Nazare, ha sottolineato che la procedura è rilevante anche per la valutazione del Paese che la Commissione Europea effettuerà il mese prossimo. Egli ha ricordato che l’Esecutivo romeno ha negoziato con Bruxelles un obiettivo di deficit dell’8,4% del PIL, rispetto al 7,7% precedentemente stabilito, che consentirà di garantire le risorse necessarie per coprire i bisogni essenziali della Romania, come pensioni, stipendi, spese sanitarie e investimenti. Secondo alcune fonti politiche, lo stanziamento più consistente sarà destinato al rimborso dei prestiti precedentemente contratti dalla Romania, nonché al pagamento dei relativi interessi. Tra i ministeri, i beneficiari principali saranno il Ministero dei Trasporti e dello Sviluppo per il sostegno agli investimenti, il Ministero del Lavoro per il finanziamento dell’assistenza sociale e il Ministero dell’Energia per il pagamento dei fornitori.

Sicurezza – La ministra degli Esteri romena Oana Ţoiu ha chiesto progressi nella riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, in modo che un Paese aggressore non abbia più il potere di bloccare le decisioni su guerre da esso stesso iniziate senza provocazione. Nel suo discorso di ieri all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la ministra degli Esteri romena ha sottolineato la solidarietà dei Paesi membri dell’Organizzazione con Romania, Polonia, Estonia e Danimarca, dopo la recente violazione del loro spazio sovrano. Ţoiu ha accolto con favore gli sforzi dei leader americani ed europei per raggiungere una pace giusta e duratura in Ucraina e ha chiesto un cessate il fuoco immediato, completo e incondizionato. La ministra ha affermato che il sostegno della Romania all’Ucraina è stato sostanziale, diversificato e continuerà finché necessario. Lei ha valutato il fatto che la sicurezza e la pace degli ucraini siano direttamente legate alla sicurezza e alla prosperità dei romeni, considerando che i due Paesi hanno un confine comune di quasi 700 chilometri.

Difesa – Il Ministero della Difesa romeno annuncia per il prossimo periodo importanti spostamenti di equipaggiamento militare per l’esercitazione “Dacian Fall 2025”, una delle più grandi dell’anno. Pertanto, 2.400 militari francesi della 7a Brigata Corazzata entreranno in Romania, entro il 30 settembre, attraverso i valichi di frontiera nel sud del Paese. L’esercitazione coinvolgerà 5.000 militari con 1.200 mezzi tecnici provenienti da Belgio, Bulgaria, Francia, Italia, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Polonia, Portogallo, Romania e Spagna. L’esercitazione è il culmine di un periodo di addestramento triennale ed è di natura strettamente difensiva, ha dichiarato a Radio Romania il Maggiore Generale Dorin Toma, capo del Comando Multinazionale della Divisione Sud-Est. Le manovre si svolgeranno tra il 20 ottobre e il 13 novembre e si svolgeranno contemporaneamente in nove aree di addestramento in Romania e una in Bulgaria.

Proteste – Lunedì, all’inizio dell’anno accademico, gli studenti romeni organizzeranno proteste a Bucarest e in diverse città universitarie del Paese. Lo ha annunciato l’Alleanza delle Organizzazioni Studentesche. Tra le principali insoddisfazioni, la riduzione del 40% del fondo per le borse di studio e la limitazione dello sconto concesso per i viaggi in treno solo per la tratta università-casa. “Ci aspettiamo che l’intera comunità studentesca scenda in piazza per opporsi a una governance che manca di collaborazione e che non dà priorità agli investimenti e al sostegno per il futuro del Paese”, hanno dichiarato i rappresentanti degli studenti. Anche gli insegnanti stanno proseguendo le proteste iniziate in estate, insoddisfatti delle misure di austerità del governo romeno volte a ridurre il deficit di bilancio del Paese. Gli insegnanti contestano l’aumento delle ore di lezione, la fusione di alcune scuole, la riduzione del numero di posti di insegnamento, ma anche la riduzione del fondo per le borse di studio per gli studenti.

Campionati del Mondo di canottaggio a Shanghai – La Romania ha vinto oggi la medaglia d’oro nella gara mista di 8+1, nell’ultimo giorno dei Campionati del Mondo di canottaggio a Shanghai. In questa gara, introdotta per la prima volta nella competizione, l’equipaggio romeno ha superato quelli di Italia e Nuova Zelanda. Sabato, l’equipaggio femminile di 8+1 ha vinto l’argento nella gara regina della competizione. Le romene, vincitrici dell’oro alle Olimpiadi di Parigi, erano le campionesse del mondo in carica. Sono state battute dalle atlete olandesi, ma hanno concluso davanti a quelle britanniche. La Romania ha concluso i Campionati del Mondo di Shanghai con due medaglie d’oro e quattro d’argento, partecipando con 12 equipaggi. Nel medagliere, la Romania si è piazzata al 4° posto. I Paesi Bassi si sono classificati al primo posto, seguiti dalla Gran Bretagna e dal paese ospitante, la Cina.

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