Romania, partner degli USA
La presenza del generale americano Christopher Donahue alla Base Mihail Kogălniceanu è un segnale molto positivo per la Romania, ha dichiarato il ministro della Difesa, Ionuț Moșteanu.
Leyla Cheamil, 26.11.2025, 11:04
Il generale Christopher Donahue, comandante delle Forze Terrestri degli Stati Uniti in Europa e Africa, che martedì ha fatto visita ai militari americani dislocati presso la base Mihail Kogălniceanu (sud-est), ha affermato che la Romania rimarrà sempre una figura centrale in questa parte dell’Alleanza Nord Atlantica. “Ci siamo impegnati per la nostra presenza qui e così sarà sempre”, ha sottolineato Christopher Donahue.
Secondo il generale, un sistema di combattimento contro i droni entrerà presto în dotazione delle Forze Aeree Romene e offrirà una capacità aumentata di abbattere i droni che penetrano illegalmente nello spazio aereo del Paese. Nel contesto della guerra in Ucraina, il generale americano ha dichiarato che si sta lavorando allo sviluppo di un sistema avanzato di difesa antidroni, destinato a proteggere lo spazio aereo della NATO.
“Abbiamo sviluppato una nuova capacità, in grado di abbattere questi droni. È nella fase finale e stiamo lavorando con l’intero esercito romeno per assicurarci che queste capacità possano essere implementate il più rapidamente possibile”, ha affermato Christopher Donahue. Ha inoltre precisato che i soldati romeni e quelli alleati sono già stati addestrati su questo nuovo sistema.
Presente a Costanza, il ministro della Difesa, Ionuț Moșteanu, ha dichiarato che la presenza del generale americano alla Base 57 Mihail Kogălniceanu rappresenta un buon segnale per la Romania, poiché ci sono ancora molte cose da costruire. “Siamo su un percorso di oltre 30 anni di partenariato e questa cosa ci aiuta a essere ottimisti per il futuro. Il fatto che abbiamo queste truppe qui, che abbiamo la bandiera americana sul territorio della Romania, è qualcosa di prezioso anche per la sicurezza della Romania”, ha dichiarato il ministro della Difesa.
Ionuț Moșteanu ha annunciato che, dopo il ritiro delle truppe della 101ª Divisione Aviotrasportata degli Stati Uniti, la Base Mihail Kogălniceanu continuerà a ospitare circa 800 militari americani. Secondo il ministro, in questo modo si tornerà al livello degli effettivi precedente allo scoppio della guerra in Ucraina. In totale, insieme a quelli di Câmpia Turzii e di Deveselu, saranno circa 1.000 i militari americani presenti sul territorio della Romania.
I militari della leggendaria 101ª Divisione si sono trovati per la seconda volta in Romania, dopo un primo dispiegamento nel 2022. Nel giorno della visita del generale americano Christopher Donahue, nei pressi del confine tra la Romania e l’Ucraina un drone è penetrato più in profondità che mai nello spazio aereo romeno, un’azione che le autorità di Bucarest hanno definito una provocazione russa. I droni russi avevano colpito durante la notte porti ucraini vicini al confine con la Romania, che si trova oltre il fiume Danubio. L’incursione di martedì è stata la tredicesima riferita dalla Romania nel proprio spazio aereo dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022.