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Insegnamento online in tempi di isolamento

Come l'intero pianeta, anche la società romena si sta adattando continuamente ai cambiamenti di paradigma imposti dalla pandemia di coronavirus.

Insegnamento online in tempi di isolamento
Insegnamento online in tempi di isolamento

, 05.05.2020, 15:24

Come l’intero pianeta, anche la società romena si sta adattando continuamente ai cambiamenti di paradigma imposti dalla pandemia di coronavirus. I più colpiti sono, come in ogni grave crisi, i gruppi sociali vulnerabili. Un pilastro importante, come quello dell’istruzione, viene riconfigurato anche dalle nuove regole della distanza sociale. L’alternativa alle tradizionali attività didattiche frontali in aula rimane l’ambiente virtuale in cui gli studenti delle scuole medie e superiori cercano di tenere il passo con le materie di insegnamento. La Young Initiative Association ha invitato gli insegnanti a scambiare buone pratiche in un webinar dedicato agli strumenti di insegnamento online. Ana Andronache e Maria Stan, entrambi insegnanti, insieme a degli specialisti nello sviluppo delle risorse umane nel campo dell’istruzione, hanno parlato dei vantaggi e gli svantaggi dell’insegnamento a distanza attraverso le piattaforme web.

Ana Andronache fa l’insegnante di inglese presso il liceo Horia Hulubei di Magurele (provincia di Ilfov, sud del Paese). Per lei, l’insegnamento online ha reso molto più facile l’utilizzo delle risorse digitali. Mi piace che non dobbiamo più stampare tanto, sprecare carta e altri materiali. Ora, è molto facile per noi mostrare loro dei materiali online, video e immagini, che comunque gli volevamo far vedere in aula, ma non avevamo la tecnologia necessaria. Un altro vantaggio che ho scoperto durante questo periodo è che la didattica online è una grande opportunità di apprendimento per noi – per me, almeno, lo é. Ho imparato a lavorare con molte nuove piattaforme che non avrei avuto il tempo di esplorare altrimenti e vedere cosa potevano offrirmi, se non fosse stato per questo periodo di isolamento, spiega Ana Andronache.

Maria Stan insegna inglese al Liceo Internazionale di Informatica di Bucarest. Quello che le manca di piú é il contatto diretto con i suoi alunni. Il più grande svantaggio dell’insegnamento online è la limitazione del contatto umano. Inizialmente, eravamo tutti entusiasti di aver trovato un modo per vederci e tenerci in contatto. D’altra parte, la maggior parte degli studenti mi ha detto che non salteranno mai piú le lezioni in quanto gli manca tantissimo l’aula, quell’ambiente scolastico, dice Maria Stan.

Ma la mancanza di accesso alla tecnologia è una delle carenze più importanti che il sistema dell’istruzione in Romania sta affrontando. Gli insegnanti cercano di improvvisare metodi di insegnamento speciali per gli alunni che non hanno un computer connesso a Internet. Lo svantaggio è anche per coloro che non hanno accesso alla tecnologia tanto quanto quelli nelle aree urbane. Alcuni dei miei colleghi hanno usato WhatsApp e il telefono dei genitori, perché il piú delle volte c’è solo uno smartphone in una casa. Ma, parlando con i genitori, gli insegnanti hanno trovato un arco di tempo affinché i bambini possano avere accesso a quel telefono. Così sono stati in grado di tenersi in contatto con loro, inviando loro registrazioni delle lezioni, video, foto e tutti i materiali necessari. In questo modo, si è risolto parzialmente il problema dei bambini con accesso limitato a Internet, aggiunge Ana Andronache.

Di sicuro c’è bisogno del recupero dello stato emotivo e psicologico tipico della didattica in aula che rendeva possibile il processo di insegnamento. La gestione del comportamento di ogni studente che, stavolta, si trova davanti al monitor, può essere una vera sfida. Un altro aspetto a cui abbiamo pensato è il passaggio dall’insegnamento in aula a quello online. In seguito all’esperienza dei giorni in cui abbiamo lavorato online con i nostri studenti, abbiamo deciso di insistere su ciò che chiamiamo classroom management, un approccio che vogliamo continuare anche durante la didattica online. Dalla mia esperienza, ho notato che gli studenti tendono a parlare non rispettando i turni durante le lezioni online. Poi tendono a inviare tante emoticon. Quindi gli insegnanti devono applicare una serie di regole specificamente progettate per l’insegnamento in aula, ma anche per l’ambiente online. È bene stabilire queste regole fin dall’inizio. Le regole renderanno l’interazione online molto più efficace, spiega ancora Ana Andronache.

Un’altra cosa a cui tutti coloro che sono coinvolti nell’insegnamento online durante questo periodo devono badare è il rispetto per la privacy e lo spazio personale di coloro che si collegano alle piattaforme web. Se l’accesso al microfono é obbligatorio, le webcam degli alunni possono essere disattivate su richiesta. In questo ambiente online si parla molto anche di limiti, rispetto per lo spazio e l’identità di ognuno di noi. Per noi é stato importante capire chi non voleva avviare la webcam e rispettare quella decisione, aggiunge la professoressa.

Certamente, si può continuare anche nell’ambiente online la routine dell’insegnamento in aula che preparava gli studenti all’inizio delle lezioni. Piccoli esercizi di dizione, giochi di parole, ma anche certe attivitá fisiche che possono aumentare la capacità di concentrazione durante la lezione. Un’altra cosa che vale la pena ricordare quando parliamo del passaggio dalla didattica frontale a quella online è quella della routine dell’insegnamento in aula. Da quello che ho notato anche nell’ambiente online é ncessario avere questa opzione soprattutto per gli studenti delle scuole medie, aggiunge Ana Andronache.

Fino a quando gli studenti non potranno tornare in aula, gli insegnanti continueranno a sperimentare e valutare i migliori metodi di insegnamento online. Indubbiamente, ciò sarà possibile solo con l’aiuto e il sostegno tempestivo degli alunni e dei genitori.

Foto: Gospodari, la Obor / Facebook
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