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Alba Iulia – città dell’Unità

Soprannominata la città dell'Unità, Alba Iulia, capoluogo della provincia di Alba, si trova nella regione storica Transilvania, nel centro della Romania.

Alba Iulia – città dell’Unità
Alba Iulia – città dell’Unità

, 29.11.2019, 19:40

Soprannominata la città dell’Unità, Alba Iulia, capoluogo della provincia di Alba, si trova nella regione storica Transilvania, nel centro della Romania. Ad Alba Iulia, nel 1918, l’Assemblea Nazionale dei romeni si riunì per proclamare l’unione della Transilvania, del Banato, della Crisana e del Maramures al Regno di Romania. Il 1 dicembre del 1918, dopo la sconfitta dell’Austroungheria nella Prima Guerra Mondiale, l’assemblea di 1.228 delegati romeni si pronunciò ad Alba Iulia per l’unione di queste regioni con le altre regioni storiche dell’odierna Romania. La città di Alba Iulia fu scelta per ospitare questo evento storico alla memoria della prima unità di tutte le province romene proclamata qui dal principe romeno Michele il Bravo, nel 1600. Dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989, il 1 dicembre è diventato Festa Nazionale dei romeni.



Alba Iulia è chiamata dai romeni anche l’altra capitale, in quanto la prima capitale della Grande Romania. Alba Iulia ospitò anche la cerimonia di incoronazione di Re Ferdinando, il secondo re salito sul trono della Romania e il primo della Romania unita, che avvenne, il 15 ottobre del 1922, nella Cattedrale dell’Incoronazione, all’interno della Fortezza Alba Carolina.



Alba Iulia sorge, infatti, sul posto dell’antica città di Apulum, fondata dai Romani nel II secolo. Apulum era la maggiore città della Dacia romana, con 2 castri, tra cui uno appartenente alla famosa Legio XIII Gemina, l’unica stazionante in Dacia per tutta la durata dell’occupazione romana. Alba Carolina, destinazione imperdibile per il turista che giunge in Transilvania, risale al 18esimo secolo e sorge sul posto di questo antico castro romano (del 106 d.C.) e, successivamente, di una fortezza medievale (del XVI-XVIIesimo secolo). Fu progettata dall’architetto italiano Giovanni Morando Visconti, sepolto nella Cattedrale Romano-cattolica di Alba Iulia, su commissione dell’imperatore austriaco Carlo VI di Asburgo. Dopo l’assedio di Vienna e la sconfitta dell’esercito turco nel 1683, la regione romena Transilvania fu occupata dalle truppe austriache. Per assicurare il dominio austriaco sulla zona e difendere i nuovi confini dell’impero, vennero erette cinture di fortificazioni e Alba Carolina fu parte di questo sistema militare asburgico.



La fortezza Alba Carolina è stata valorizzata come tappa turistica tramite l’inclusione nel cosiddetto Tragitto delle tre fortificazioni, circuito turistico nato nel 2004 grazie ad un progetto congiunto di un’impresa privata di restauro dei monumenti storici e del Consiglio Provinciale Alba, finanziato dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo. Grazie a questo circuito, si può fare un viaggio di due millenni nel tempo, alla scoperta delle vestigia di tre fortificazioni di tre epoche diverse: il castro romano, la fortezza medievale e la Fortezza Alba Carolina. Il Tragitto delle tre fortificazioni inizia dalla Porta della Zecca, dove si possono vedere le rovine del castrum che ospitò nel passato la legione romana incaricata di difendere le miniere aurifere della zona e la vie di trasporto dell’oro verso Roma. Uno dei portoni del castro è ancora visibile ai nostri giorni. Se vi fermate sul luogo dell’antico accampamento militare romano, sarete accolti da locandiere in costumi d’epoca e potrete assaggiare le bevande tipiche del posto in tazze di argilla. Ma il fiore all’occhiello del Tragitto delle tre fortificazioni è la piattaforma di artiglieria, dove sono esposti tre cannoni d’epoca, ancora funzionanti. Il sabato i turisti possono anche sentire, di solito, la cannonata che accompagna, a mezzogiorno, l’issamento della bandiera della città di Alba Iulia sulle mura della Fortezza Alba Carolina. La cannonata è preceduta da una sfilata dei membri della Guardia del Tragitto delle tre fortificazioni, che indossano divise militari tipiche dell’inizio del XVIIIesimo secolo. I cannoni venivano fabbricati proprio nelle officine della fortezza. Il Tragitto delle tre fortificazioni finisce con la Fortezza Alba Carolina.



La Fortezza di Alba Iulia, che ospita numerosi festival culturali ogni anno, come il Festival Romano Apulum, è unica nell’architettura militare dell’Europa Orientale per i suoi portoni monumentali in stile barocco, con bassorilievi raffiguranti personaggi e scene mitologiche, di cui si conservano ancora 4. Tra gli scultori che decorarono i portoni, l’italiano Giuseppe Tencalla. Per la costruzione delle mura furono usati, tra l’altro, pezzi dell’antico castro romano e della fortezza medievale. Alba Carolina si stende su settanta ettari, racchiusi in sette bastioni posti a stella e solide mura di difesa, elementi tipici dello stile Vauban. Vauban, considerato ai suoi tempi un genio dell’arte fortificatoria, fu l’architetto militare di re Luigi XIVesimo. Con un perimetro delle mura di circa 12 chilometri, la Fortezza Alba Carolina ospita edifici civili ed ecclesiastici di gran pregio architettonico e rappresentativi della storia della Transilvania, tra cui la Cattedrale romano-cattolica San Michele, contraddistinta dal mix di elementi romanici, gotici, rinascimentali e barocchi, il Palazzo Signorile, sede per breve tempo del principe Michele il Bravo, e la Cattedrale dell’Incoronazione, eretta tra il 1921-1922, in stile neo-romeno, con elementi di tradizione bizantina, dove furono incoronati Re Ferdinando e Regina Maria, il Palazzo Apor, del 16esimo secolo, tipico del Tardo Rinascimento e uno dei più importanti in Transilvania, la Biblioteca Batthyaneum, e il Museo dell’Unità, che custodisce reperti dell’epoca preistorica, dell’epoca romana e di quella medievale e che ha una sezione di etnografia transilvana, ospitato dall’edificio Babilonia. Davanti al Museo si trova la Sala dell’Unità, dove si riunirono i 1228 delegati romeni che votarono l’Unità del 1918.






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